La normale eccellenza che è propria di New Super Mario Bros. U
Il mio rapporto con New Super Mario Bros. U è un po' strano, perché per qualche motivo, pur riconoscendogli immense doti e qualità, come del resto penso sia testimoniato dal voto là in fondo, che ho deciso di dargli senza alcun ripensamento, non sono riuscito a farmi trascinare da quell'entusiasmo magico che invece, bene o male, mi ha colpito con tutti i Mario recenti. Voglio dire, ne riconosco alcuni limiti, ma i due Galaxy, i primi due New e 3D Land mi sono piaciuti da matti. E, anzi, guarda, vi linko quel che ne avevo scritto sul mio blog, così, casomai c'aveste proprio voglia di leggere la mia logorrea: New Super Mario Bros, Super Mario Galaxy, New Super Mario Bros. Wii, Super Mario Galaxy 2, Super Mario 3D Land. Ecco, quella molla lì, quella molla di totale immersione nel piacere musicale, estetico e ludico che in genere i giochi Nintendo riescono a darmi, non è scattata più di tanto. Non mi sono ritrovato a ridere come uno scemo come m'era accaduto col Mario pinguino visto su Wii, non ho sognato come quando ascoltavo le musiche dei Galaxy, non mi sono sorpreso per alcune bizzarre idee come di fronte a 3D Land, non ho fatto volare le bestemmie che volarono cercando di conquistare quella maledetta duecentoquarantaduesima stella. Chissà perché? Boh? Magari è che mi manca anche il senso di riscatto provato da tutti quelli che son rimasti un po' delusi da New Super Mario Bros. 2, dato che io non l'ho giocato. O magari è solo il caso, il momento sbagliato, quel che è. Poi, certo, va anche detta una cosa: parlare di molla non scattata per un gioco a cui sono rimasto appiccicato venti ore abbondanti, in una manciata scarsissima di giorni, per sbloccarne ogni singola pustola, rischia, forse, di dare l'idea sbagliata.
Il lato negativo della faccenda, quello che non mi ha fatto decollare oltre l'infinito e oltre sparandomi in faccia sorrisi di stupore, sta forse in parte nell'inevitabile sensazione di già visto figlia del quarto New in sei anni, terzo in quattro anni, secondo in due anni. E anche nel fatto che, dal punto di vista del game design spicciolo, non ho trovato qui idee colossali o colossalmente nuove. New Super Mario Bros. Wii qualcosa si inventava per davvero, proponeva un paio di trovate strepitose, buttava sul piatto un utilizzo intelligente del Wiimote. In New Super Mario Bros. U, ecco, non ho trovato quella stessa voglia di proporre cose realmente inedite, quanto piuttosto lo sforzo di realizzare come mai meglio prima quanto già disponibile. Sforzo andato a buon fine, perché a conti fatti questo è il miglior New visto fino a oggi (con la riserva di, ripeto, non aver io giocato l'ultimo uscito su NDS, ma, visti i pareri generali, dai). Ed è anche un gioco davvero degno di stare nella stessa categoria (i Mario 2D) del caro vecchio amico Super Mario World. Che comunque sì, rimane superiore, ci mancherebbe, non oserei mai.
Inoltre, se da un lato in effetti non ho visto molto più che un riproporre, lucidato al meglio, quanto già apparso su Wii (compreso proprio quell'utilizzo intelligente del Wiimote, che si manifesta per brevi tratti), dall'altro c'è un grandissimo lavoro nella struttura generale del gioco, in una concezione di una mappa globale e anche in una pianificazione dei livelli che non hanno eguali in zona New e rendono veramente leciti i paragoni con quella pietra miliare per Super NES (e non solo perché la cita direttamente nel suo gran finale per maniaci dei segreti). Il vero bello di questo episodio, insomma, non è nelle trovate sotto gli occhi di tutti, pure perfette in concezione e realizzazione, ma in ciò che si nasconde dietro i suoi pixel. E la sfida per il giocatore esigente, che pure si rallegra per una difficoltà decorosa anche nel semplice raggiungere i titoli di coda, sta nello scovare tutto tutto tutto. Si tratti di uscite segrete, monete nascoste o altra robaccia assortita, è in questo che New Super Mario Bros. U fiorisce davvero. Il che è peraltro coerente con la tradizione della serie New, ma in precedenza non era stato sviluppato, rifinito e portato alla sua massima espressione con altrettanta efficacia.
Oltre a questo "macro aspetto", poi, New Super Mario Bros. U è anche il solito gioiello di platform game come non ne fa nessun altro. Magari senza idee totalmente nuove e travolgenti, ma sempre meravigliosamente morbido, splendido, appassionante, esigente e, insomma, perfetto da giocare. Nel modo in cui ti propone le sue sfide, nella capacità di suggerirti mirabilmente bene dove forse, vai a sapere, potrebbe nascondersi quel segreto che stai cercando, nell'impeccabile pulizia di design e controlli. Che davvero, poi, quando prendi in mano un Mighty Switch Force! Hyperdrive Edition a caso, per quanto ti piaccia, anche tantissimo, lo noti eccome, che non si controlla in quella stessa, fenomenale maniera. In più, questo è anche il primo Mario in HD, cosa che magari non sfrutta con una violenza grafica devastante, ma serve comunque a regalare almeno un paio di momenti dall'estetica davvero mozzafiato e, più in generale, un bel viaggio fra i mondi da sogno che questa serie sa regalare. Senza contare le musiche, sempre adorabili e perfette, anche se, francamente, pure loro un pochino tanto e troppo già sentite mille volte.
Ma insomma, Mario è quello, nel bene e nel male. Ed è comunque un Mario che si sforza anche di proporre altro, con il multiplayer che già sappiamo e che qui viene impreziosito da un supporto al GamePad davvero azzeccato, nella sua semplicità. Certo, da Nintendo, magari, uno si aspetterebbe uno sfruttamento più intensivo del controller di Wii U, ma probabilmente, in un Mario così tradizionale, sarebbe stato fuori luogo: meglio lasciarlo a Rayman Legends, che in questo senso promette benissimo. E infine ci sono le sfide, piccoli microcosmi di gameplay all'insegna del figliodibuonadonnismo spinto, che vanno dal banalmente semplice (arriva fino in fondo il più in fretta possibile, quindi senza mai fermarti o farti colpire) al davvero ingegnoso (un po' tutte le sfide legate alla raccolta di monete o vite, per esempio) e sanno regalare una difficoltà a tratti oltre il limite del brutale.
Insomma, New Super Mario Bros. U è un gioco splendido che certamente non reinventa la ruota e tutto sommato neanche cambia i cerchioni. Però non è dalla serie New che ci si deve aspettare un cambio gomme. E in ogni caso, questa prima uscita Wii U stringe i bulloni e gonfia lo pneumatico come forse mai la serie aveva fatto prima. Si accontenta di essere il primo vero nuovo Mario d'esordio su una console Nintendo dai tempi di Super Mario 64 su Nintendo 64 (alla faccia dell'eredità pesante) e di farlo con un impianto grafico finalmente al passo coi tempi, una struttura di gioco che centra come forse mai prima l'obiettivo di coniugare rispetto per i classici e mano tesa alla modernità per famiglie, e una realizzazione semplicemente perfetta. Poteva andare peggio, dai.
Ho comprato Wii U al lancio con un bel Premium Pack griffato Nintendo Land e vi ho aggiunto una copia di New Super Mario Bros. U. Ho affrontato brutalmente la modalità di gioco principale, impiegando poco meno di venti ore per completarla al 100%, con tutti i segreti, le monete, le bestemmie, le stelle e i passaggi nascosti sbloccati. Ci ho messo più del previsto perché, a furia di cercare uscite segrete, non mi ero accorto che non avevo mai usato l'uscita normale di un livello. Ho poi dedicato qualche ora alle sfide, andando ben lontano dall'agguantare tutti gli ori, e a provare il multiplayer con mia moglie, cercando inutilmente di spiegarle che no, lo scopo del gioco non è cadere nei buchi. Sembrava comunque divertirsi.