Old! #3 – Febbraio 1993
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".
A inizio febbraio 1993, stavamo tutti giocando a Super Mario Land 2: 6 Golden Coins, deliziosa nuova incarnazione portatile delle avventure di Mario, uscita il 28 gennaio in Europa, con i classici tanti mesi di ritardo rispetto a Giappone ed America. Io, in realtà, mi sa che non ci stavo giocando, dato che la confezione che ho qua in casa risale a molti anni dopo. Mboh, chisseloricorda. Di sicuro, il 18 febbraio non ero lì in fila davanti ai negozi per mettere le mani su Battletoads per NES, dato che all'epoca io mi dedicavo alle console Sega, mentre quelle Nintendo andavo a pasticciarle a casa di amici.
Il febbraio di quell'anno, comunque, si distingue bizzarramente per il lancio di due titoli storici, e per molti versi lontanissimi fra loro, nell'ambito dei simulatori di combattimento spaziale. Il mondo PC abbraccia X-Wing, primo episodio della splendida saga con cui Lucasarts inizia filmanente a realizzare giochi basati sulla licenza di Guerre Stellari e tira un violento guanto di sfida al Wing Commander di Chris Roberts, che l'anno successivo avrebbe risposto in grande stile col suo terzo episodio. Intanto, in Giappone – l'Europa avrebbe dovuto attendere fino a giugno – si manifesta Star Fox su Super NES. Io, per i motivi detti sopra, Star Fox non lo giocai, quindi lascio un attimo la parola al nostro simpatico Lorenzo "Fotone" Antonelli:
"Non si trattò d'un capolavoro al pari d'altri capolavori di Nintendo, eppure Star Fox ebbe un'importanza significativa, ancora oggi degna di un'appassionata memoria videoludica. La versione per SNES sfoggiava le avanzate doti tecnologiche del chip Super FX, risultando di fatto il primo videogioco di Nintendo ad utilizzare una grafica poligonale tridimensionale. Votate Falco Lombardi, è fregno."
Chiudiamo con le solite divagazioni extra-videoludiche. Mentre si avviava l'anno in cui Atari avrebbe fatto la gran mossa di lanciare sul mercato il suo Jaguar (decisamente le annate che si concludono in 3 non hanno mai portato bene all'azienda americana) e avremmo visto nascere Nvidia, Take-Two e Croteam, si manifestava al cinema uno fra i film di culto più amati da almeno due o tre generazioni: Ricomincio da capo (Groundhog Day), di Harold Ramis, con Bill Murray. Ma se vogliamo parlare di film più o meno di culto, beh, diciamo tranquillamente che si trattò di un mese particolarmente carico: Michael Douglas che gli prendono i cinque minuti in Un giorno di ordinaria follia, il fulminante esordio di Robert Rodriguez con El Mariachi e l'apoteosi del periodo horror di Peter Jackson con Splatters – Gli schizzacervelli (per la precisione, febbraio del 1993 è l'anno in cui arrivò negli iuessei, perché giungesse dalle nostre parti bisognò attendere l'estate del 1995. Io intanto l'avevo visto a un qualche Dylan Dog Horror Fest).