Il terzo episodio del Batman di Telltale è buono più o meno come il secondo, quindi ho un po’ finito gli argomenti
Da un po’ di tempo a questa parte, in Telltale Games hanno deciso che gli episodi delle loro serie che seguo escono sempre quando io sono via da casa e non ho modo di giocarci. Maledetti infami. E infatti, il terzo capitolo di Batman: The Telltale Series è uscito il giorno in cui io sono partito per andare a farmi una settimana in trasferta milanese, causa primo compleanno della prole. Ne consegue che ci ho giocato solo al mio ritorno e, dato che una cosa tira l’altra e, quando non hai scadenze, la procrastinazione regna sovrana, la recensione arriva solo oggi. Ma d’altra parte, via, potrò ben prendermela comoda con la recensione di una roba a episodi che leggeranno i quattro che stanno seguendo la serie mano a mano fra i dodici che ci leggono regolarmente?
D’altra parte, una volta giunti al terzo episodio, a meno di colpi di scena clamorosi, recensioni di questo tipo diventano stantie e poco interessanti. Voglio dire, come funzioni il gioco, quali siano le due idee in croce che Telltale ha tirato fuori questa volta, ormai lo sappiamo. Inoltre, con la seconda uscita il livello qualitativo e d’interesse delle vicende è cresciuto e qui, al limite, resta da appurare se si continua con il saliscendi o se la terza puntata si mantiene su quegli standard. Quindi tanto vale dirlo subito: anche il terzo episodio mi ha convinto, il ritmo rimane buono, le idee non mancano, le scelte da compiere sono interessanti e c’è perfino un colpo di scena che, magari per limiti miei, onestamente non mi aspettavo. Bene così, insomma.
Un paio di cose su New World Order, comunque, posso fare lo sforzo di scriverle, dato che in fondo il suo punto forte sta nel modo in cui conferma la bonta dell'approccio scelto da Telltale Games. Quello raccontato da questa serie è un nuovo pipistrellone, ma soprattutto è nuovo ciò che gli ruota attorno. La sensazione clamorosa di già visto che permeava il primo episodio costituiva forse, col senno di poi, un rischio calcolato, stabilito dagli sviluppatori per creare una menzognera sensazione di sentirsi a casa e levare poi il tappeto da sotto ai piedi dei giocatori con la raffica di svolte avviata già in conclusione di quella prima tranche. In Telltale hanno deciso di prendersi svariate libertà coi personaggi e il risultato è un bel mix fra evoluzioni prevedibili e altre che lo sono molto meno.
E non è solo una questione di colpi di scena, comunque fino adesso tutti abbastanza forti, sono anche le piccole cose, le caratterizzazioni di certi personaggi e il discreto agio con cui vengono tratteggiati gli atteggiamenti che possiamo far seguire al protagonista. Improvvisamente, un Batman che sembrava molto familiare diventa tutto sommato nuovo e fresco, dando alla serie di Telltale una personalità abbastanza forte e poco scontata. Considerando che si tratta della miliardesima storia di Batman, e che è oltretutto un prodotto su licenza, quindi non controllato direttamente da DC Comics, non era scontato aspettarsi questo genere di divagazioni, anche abbastanza forti nel caso di alcuni personaggi.
L'altro minimo spunto che si vede nel terzo episodio sta in un lieve cambio di equilibri nella gestione dei minuti dedicati a Batman e Bruce Wayne, o comunque del peso in termini narrativi. Là dove nelle prime due uscite era soprattutto il personaggio in abiti civili a dominare, qui ho avuto la sensazione che fosse l'uomo pipistrello a prendere in mano la situazione, tanto sul piano dell'azione, quanto in quello dei rapporti con i personaggi. E non è probabilmente un caso, considerando che stanno iniziando a venire fuori per davvero un po' tutti i villain coinvolti, in previsione degli sviluppi finali. Anche questa è una scelta azzeccata, perché contribuisce al pizzico di imprevedibilità e di varietà offerto dal racconto.
Insomma, come del resto ho scritto fin dall'inizio, il terzo episodio di Batman: The Telltale Series conferma i buoni spunti visti nei due precedenti, ribadisce i miglioramenti osservati nella seconda uscita e consolida il livello qualitativo della serie, che a questo punto mi aspetto di veder rimanere tale fino alla fine. Fermo restando che, ehi, stiamo pur sempre parlando di una serie Telltale Games, quindi il motore grafico, per quanto stilisticamente adeguato al tema, mostra brutalmente i suoi anni e ci sono svariati problemi tecnici che si rischia di incontrare a seconda della propria fortuna. A me in genere va molto bene, ma qui ho visto qualche scatto onestamente di troppo.
Ho giocato al terzo episodio di Batman: The Telltale Series grazie a un season pass per Steam ricevuto dallo sviluppatore. Non sono incappato in particolari problemi di funzionamento, al di là di qualche scatto che, con questo motore grafico, fa onestamente sempre un po’ ridere. Ho impiegato il canonico paio d’ore scarso per completare l’episodio. E sì, questa parte in corsivo è praticamente la stessa che ho usato per il secondo episodio.