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Old! #183 – Novembre 1976

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Il 5 novembre del 1976 si manifesta in sala giochi F1, primo di una serie di giochi pubblicati da Atari su licenza Namco, secondo una pratica che si consoliderà poi nel corso degli anni Ottanta. F1 è anche il primo e ultimo gioco pubblicato da Atari a basarsi sulla tecnologia della proiezione elettromeccanica. Il percorso è costituito da un'animazione prerenderizzata immagazzinata su pellicola e proiettata sullo schermo, mentre le automobili ed effetti come quello delle esplosioni nascono da elementi statici interni al cabinato, anch'essi proiettati sullo schermo. Il meccanismo è una roba meravigliosa, guardatevelo nel video qua sotto, che lo mostra bene anche dall'interno.

Il gioco è ovviamente molto semplice, una corsa su circuito nella quale il giocatore deve evitare le auto avversarie nella speranza che non finisca tutto in tragedia. F1 si basa però su una tecnologia per l'epoca dal discreto impatto e riscuote un buon successo, scavandosi anche una nicchia nell'immaginario collettivo che lo porterà a un paio di apparizioni cinematografiche nel 1978. Lo vediamo infatti rapire uno dei personaggi di Zombi nel centro commerciale che ospita l'azione e viene mostrato nella sala giochi che ospita una scena di Un anno con tredici lune.