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Old! #169 – Luglio 1996

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Il 19 luglio del 1996, Enix pubblica su Super Famicom Star Ocean, primo episodio nella discretamente fortunata serie di giochi di ruolo e anche primo titolo sviluppato dallo studio tri-Ace, fondato poco più di un anno prima da degli esuli di Wolf Team (Tales of). Il gioco, infilato in una di quelle cartucce ad hardware potenziato utilizzate in quegli anni per spremere le ultime gocce di vita dalla console Nintendo, vanta una qualità grafica stellare e perfino brani di audio digitalizzato, ascoltabili durante l'introduzione e attraverso alcune frasi pronunciate durante le battaglie. Ma è anche un buon GdR, che propone un sistema ad incontri casuali ma con battaglie affrontate in tempo reale, seppur tramite una gestione tattica che non permette il controllo diretto dei personaggi.

Fra gli spunti di gioco più interessanti, poi, si segnala il sistema delle Private Action, che permette di portare avanti sottotrame legate ai singoli personaggi per andare poi ad influenzare le affinità fra di loro e altre caratteristiche. Un po' in stile Bioware, insomma. Il gioco ottiene un buon successo di critica e di pubblico, generando una serie il cui sesto episodio arriverà nell'anno del ventennale. Il primo capitolo, però, viene pubblicato solo in Giappone, perché Enix America ha cessato le attività a fine 1995 e in generale l'attenzione nintendara si sta spostando sulla nuova console a 64 bit. Nel 2008, comunque, arriverà in occidente Star Ocean: First Departure, un remake pubblicato su PlayStation Portable.

Nello stesso mese, si verificano un paio di movimenti corporativi non esattamente dello stesso peso. GT Interactive acquisisce Humongous Entertainment, lo studio fondato nel 1992 da Ron Gilbert e Shelley Day dopo essersene andati da Lucasarts. Humongous, nota soprattutto per una lunga serie di videogiochi per bambini, viene via a 76 milioni di dollari e sotto GT Interactive sarà responsabile per la creazione di Backyard Baseball, primo in una serie di titoli a nome Backyard. Il 24 luglio, invece, CUC International, un conglomerato che si occupa di servizi in praticamente qualsiasi ambito (viaggi, vendite, casa, finanza... ) scuce tre miliardi di dollari tramite scambio di azioni per acquisire Sierra On-Line, Blizzard Entertainment e Davidson & Associates. Centododicimila rimaneggiamenti aziendali dopo, Sierra e Blizzard, a quel punto nelle mani di Vivendi, verranno assorbite da Activision, dove vivacchia ancora il primo marchio e prospera il secondo.