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Metroid Prime: Electric Boogaloo

L’altro giorno mi ha contattato il buon giopep chiedendomi se volevo recensire Metroid Prime: Federation Force, anzi, se ricordo bene sono addirittura stato io a chiedere se c’era questa possibilità, perché da buon fan di Metroid in astinenza da tanti, troppi anni, pur condividendo con il resto del popolo un generale fastidio nel vedere un IP così fico declinato dopo anni di assenza dalle scene in uno spin-off come questo, la curiosità di giocare a qualcosa, qualsiasi cosa, ambientato nel mondo di Metroid era troppo forte.

E tutto sommato non posso dire di essermi pentito di questa richiesta, perché Metroid Prime: Federation Force, pur con tutto l’astio che si è tirato addosso per la colpa, in fondo non sua, di essere il primo gioco di Metroid da un decennio, è un titolo dignitosissimo e soprattutto uno dei pochissimi FPS disponibili per Nintendo 3DS, senz’altro l’unico pubblicato da Nintendo. E in tal senso è un gioco davvero unico nel panorama 3DS, che dimostra come forse ci sarebbe stato spazio per un intero genere, se le stelle si fossero allineate in modo leggermente diverso.

L’iconcina a forma di riccio sulla destra indica il tipo di munizione equipaggiato (in questo caso mine). Giocando in gruppo, ci si può anche organizzare per portare da casa munizioni di tipo complementare, in singolo ci si attacca.

Ma vabbé, iniziamo dal principio! Metroid Prime: Federation Force è un gioco ambientato nel mondo di… Metroid! Il primo spin-off di questa serie, nonché il primo gioco che cerca di esplorare un po’ l’universo di Samus e degli Space Pirates, un mondo praticamente inesplorato che ha visto un po’ di world-building a spizzichi e mozzichi solo in titoli come Metroid Prime 3 e, purtroppo, Metroid: Other M, che forse, se non diceva la, sua stavamo tutti meglio. Pur lasciando l’aspetto narrativo piuttosto in secondo piano, Federation Force apre il sipario su di un gruppo di marine spaziali, operante nell’ambito delle operazioni autorizzate dalla Federazione del mondo di Metroid, che non viene presentata granché, perché in fondo, quando in un gioco sci-fi dici “federazione” non serve aggiungere altro.

Samus, ricordiamolo, è invece una cacciatrice di taglie che si fa un po’ i cazzi suoi, ma in fondo sta anche lei dalla parte dei buoni, un po’ come quegli investigatori privati che non seguono le regole e ce l’hanno sempre su con il capo della polizia ma poi risolvono i casi e a tre giorni dalla pensione vanno nei casini. Samus è un po’ così, per cui in questo gioco non è la protagonista, ma compare come personaggio non giocante che svolge missioni parallele a quelle della Federazione, di solito per raccogliere dati di intelligence o andare in avanscoperta. L’aspetto molto positivo della presenza di Samus è che questa Samus è quella di Metroid e Metroid Prime, ovvero una fraggolosissima macchina da guerra, non la ragazzina in tuta di lattice che la sostituisce in giochi come Other M o Smash Bros.. Samus è comunque un personaggio completamente di contorno, i protagonisti del gioco sono gli anonimi marine della Federazione, che da buoni soldati si occupano di eseguire gli ordini senza fare domande.

Questo è il baracchino che porta i nostri eroi al luogo della missione e li recupera alla fine. Quando si gioca in singolo è sempre desolantemente vuoto, sob.

Federation Force è un gioco che si svolge in modo piuttosto lineare: scelta della missione da completare, preparazione del marine, svolgimento della missione, che di solito è ambientata in un’area relativamente ristretta, rientro e ricompense. E si ricomincia. Al netto della personalizzazione del marine, o meglio del suo esoscheletro, incentrata sulla scelta di mod (+25% al danno da fuoco, -20% ai danni subiti e così via) e delle munizioni (fuoco, ghiaccio, megamissile, cura, ecc... ), il resto è ordinaria amministrazione, per un gioco d’azione di questo tipo. Le missioni si basano infatti su temi come il recupero di oggetti o informazioni, l’esplorazione di aree, lo spostamento di oggetti e a volte (non troppe, per fortuna), anche sequenze stealth a piedi (senza esoscheletro).

Anche se nel complesso un po’ “scolastiche” e brevi, le missioni mi hanno colpito per varietà, raramente capita di farne due di fila uguali e ogni tanto ci si imbatte in stanze davvero molto ben realizzate, sia come realizzazione tecnica che come gameplay. L’unica pecca che ho notato nella gestione delle missioni è che non esiste una funzione di salvataggio a metà livello, ogni missione va giocata in un colpo solo dall’inizio alla fine e in caso di morte o di interruzione causa forza maggiore (tipo treno che arriva in stazione), si ricomincia da capo e bella lì. Sono certo che questa scelta derivi dal fatto che la modalità single player è una costola di quella multiplayer, per cui probabilmente le missioni sono gestite in modo da non essere interrotte indefinitamente a metà per ragioni di sincronia dei dati con gli altri giocatori, ma per un giocatore pendolare che gioca per la maggior parte del tempo in singolo è onestamente una bella seccatura. Che poi, a ben vedere, i salvataggi “quando lo dico io” sono un po’ una prerogativa dei Metroid, ma rimane che in un gioco del 2016, nel mondo degli iPhone che ti lasciano interrompere e riprendere le partite dove vuoi, mi aspetto come minimo una funzionalità di salvataggio rapido. Naturalmente si può preservare la partita chiudendo la console, ma non è proprio la stessa cosa.

La mappetta è molto utile perché alcuni livelli non sono lineari o richiedono backtracking, inoltre sul touch screen ci sono anche altre utili icone, come quella per mandare messaggi ai compagni di avventura.

Parlando più in dettaglio del multiplayer, Federation Force è un gioco costruito sul cooperativo. Esiste anche una modalità competitiva (il Blast Ball, scaricabile gratuitamente dall’eShop), ma la ragione di esistere del multiplayer, e di tutto il resto del gioco, è la modalità cooperativa. Di fatto, Federation Force è un gioco multiplayer online con una modalità single player in cui gli altri giocatori sono sostituiti dalla I.A., non ci sono sostanziali differenze tra il single e il multi, le uniche cose che cambiano sono la potenza di attacco del proprio marine (in singolo è disponibile un mod che raddoppia il danno) e il modo in cui si risolvono alcune stanze, dato che in solitaria diventano più macchinose o hanno interruttori che funzionano in modo leggermente diverso. Ma parliamo davvero di piccolezze: il gioco è lo stesso, ma più divertente se giocato in tanti.

Nel corso del test ammetto di aver giocato prevalentemente in single player da treno, ma ho provato naturalmente anche la modalità multi online e nel complesso è abbastanza godibile. Ho sempre trovato partite disponibili, anche se a volte ho dovuto girare un po’ di stanze prima di incontrare giocatori abbastanza motivati da aspettare il completamento della squadra, e al netto di qualche match in cui il gioco ha cassato la partita ancora prima di iniziare causa connessione instabile, una volta in game tutto ha funzionato perfettamente ed è stato piuttosto emozionante giocare un titolo come questo, concettualmente simile a cose come Left 4 Dead o Payday, su di un 3DS.

Si sa che gli Space Pirate amano molto i color dell’arcobaleno, ai tempi del primo Metroid erano grandissimi fan di Iridella.

Prima di tirare le somme, un paio di appunti sull’aspetto tecnico e sui controlli. La grafica in generale è davvero molto ben realizzata, pur utilizzando l’escamotage dei personaggi super deformed e sempre con casco in testa per ridurre al minimo la caratterizzazione dei marine, e gli ambienti di gioco sono molto belli e “metroidosi”. Soprattutto, le mappe ambientate nel mondo gelido di Excelcion sono chiaramente ispirate a Phendrana di Metroid Prime e notevoli, giusto per infierire su quanto sarebbe stato figo avere un gioco mainline di Metroid su 3DS. 

Eccellenti anche gli effetti di luce e FX in generale, più altalenanti i nemici, generalmente ottimi, ma con gli space pirate che sono un po’ blocchettosi, come i marine. A ben vedere, la costante di tutta la grafica è che ambienti e nemici non antropomorfi sono decisamente ben riusciti, mentre tutto ciò che è umanoide è declinato in questa dimensione super deformed, che fa da minimo comune denominatore al ribasso. L’idea che mi sono fatto è che il team di Next Level Games sia specializzato in design tecnico, piuttosto che di character. Poco male: Metroid Prime è una serie basata su estetica robotica, per cui cadiamo in piedi. Comunque, nel complesso, Federation Force è un gran bel vedere.

Anche se la modalità specializzata nelle palle è Blast Ball, enigmi a base di sfere non mancano nemmeno nella modalità principale.

Sul lato controlli, premetto che ho testato il gioco su di un New Nintendo 3DS XL e che ho le dita piuttosto lunghe, tanto che devo sempre tenerle piegate per riuscire a premere i tasti dorsali e i giochi che ne fanno un uso intenso, di solito, mi fanno indolenzire le mani. Appena ho scaricato il gioco, ho subito impostato i controlli “da FPS”, ovvero doppio analogico per muoversi e ruotare lo sguardo e tasti dorsali per sparare. Dopo un paio di giorni ho realizzato che le mani mi facevano talmente male dopo una sessione di gioco che non avevo più voglia di prenderlo in mano.

Sono quindi passato all’altra configurazione, che prevede i tasti frontali per sparare e una buffa combinazione di tasti dorsali e giroscopio per mirare, una via di mezzo tra Splatoon e i Metroid Prime su GameCube, che secondo me hanno dei controlli anni luce migliori rispetto a quello per Wii. Ecco, con questa configurazione mi sono trovato inaspettatamente benone e senza crampi alle mani ho apprezzato di più il gioco. Purtroppo non ci sono altre configurazioni a disposizione, ma quantomeno queste due sono abbastanza diverse da soddisfare i due modelli di controllo della serie.

Per raggiungere il top della nostalgia e inondare il 3DS di lacrime bisogna sbloccare la skin di Samus, che da sola vi alza il voto da VAI A SAPERE a VAI A SAPERE +.

A questo punto ci sarebbe da tirare le somme e sulla base di quanto ho scritto fin qui, un attento lettore potrebbe pensare che il gioco sia una gran figata. La verità, però, è che Federation Force pecca in due aree molto importanti e anche un po’ soggettive, ovvero fruibilità effettiva ed esperienza di gioco. Mi spiego meglio: innanzitutto anche se il gioco in sé, provato nelle giuste condizioni, ovvero con amici con cui giocare la campagna principale e in sessioni di media lunghezza, può essere molto divertente, nella vita reale non mi aspetto che molti giocatori potranno farlo. Il pubblico dei giochi co-op online non è su 3DS e se anche lo fosse, Federation Force è molto immerso nel mondo di Metroid, tanto da renderlo di nicchia anche in questo genere.

Inoltre, l’esperienza di gioco è tarata in modo da richiedere sessioni medio lunghe senza save game in mezzo, perdendo tutto in caso di morte, e con un sistema di controllo giocoforza stancante. In queste condizioni, anche se il gioco è piacevole, spesso si finisce per non prenderlo in mano perché non si ha sufficiente tempo a disposizione per una partita, in particolare contando il setup e l’attesa per le partite online, oppure bisogna per forza giocare in singolo, allungando il tempo di completamento dei livelli in modo significativo. Questo problema emerge soprattutto nei livelli avanzati, ed è senz’altro soggettivo, ma è un fatto che le dinamiche di Federation Force non siano adatte a una console portatile.

Detto questo, se siete motivati a sufficienza, Metroid Prime: Fedration Force è senz’altro un gioco da tenere d’occhio per ogni fan di Metroid ed è anche la dimostrazione che un certo tipo di gioco action può funzionare in salsa Nintendo. Peccato solo per il bilanciamento troppo orientato verso il multiplayer e per l’online. Con una bella campagna single player e Samus come protagonista, questo gioco avrebbe potuto essere una bellissima sorpresa. Così è un originale esperimento per pochi.

Ho scaricato Metroid Prime: Federation Force dall’eShop grazie a un codice gentilmente fornito da Nintendo Italia e ho giocato all’avventura un po’ in singolo e un po’ in multi, fin quasi al completamento (l’ho piantato per via di una missione che ho dovuto rifare una volta di troppo, ma io sono uno incostante ;)). Blast Ball, ve lo dico, non l’ho provato, tanto quello è gratis e sta sull’eShop, ed è anche un ottimo modo per testare il sistema di controllo del gioco. Ho naturalmente sbloccato la skin di Samus e giocato prevalentemente in mobilità. Ah, come al solito, se acquistate il gioco su Amazon passando dai nostri link ci fate ricevere una piccola percentuale di quanto spendete, senza sovrapprezzi per voi. Potete farlo su Amazon Italia a questo indirizzo qui o su Amazon UK a quest'altro indirizzo qua.