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Chi ha paura dei fantasmi? I boliviani

Tra una cavalcata nelle stepitose lande di Hyrule e un santo fatto cadere dal cielo in forma.8, ho iniziato a dare un'occhiata alla nuova fatica di Ubisoft, quel Ghost Recon Wildlands con cui la casa francese ha voluto dare una svolta open world ad uno dei franchise storici marchiati Tom Clancy.

Questa non è la recensione del gioco (che arriverà, eh, ma è un titolo IMMENSO e ci siamo capiti) ma dalla regia mi è stato proposto di scrivere due cose sul primo impatto ed eccomi qui, come un bravo soldato, a picchiare sui tasti.

Partiamo dal download, 42 GB, sappiatelo o voi che lo comprerete in digitale: ci sarà da mettere in conto qualche momento di attesa, magari sfruttando la nuova feature del firmware 4.5 di PS4 per scaricare il gioco su HD esterno (ah, non l'ho detto, lo sto giocando su PS4).

Luca Ward, prima cosa che salta all'orecchio, doppia il supercattivo. Opening scene fighissima, altissima qualità del filmato. Stereotipata fino al midollo, certo, ma OK, non stiamo parlando di un tie-in di Manchester by the Sea, qui ci stanno i narcos boliviani e gli yankee buonissimi ma che possono fare quello che vogliono.

Creazione del personaggio: molto standard anche se si può cambiare praticamente tutto. Lasciamogli la barba, va, però un po' meno folta. OK, figata, mi piace. Magliettina longsleeve verde scuro che va bene sia nella giungla sia ad un concerto punk rock, pantaloni con tasconi e giacca a metà tra un pescatore e un assaltatore. Pigiamo avanti.

Momento "Oibò, cos'è sta roba?": breve intro al gioco dove si conoscono gli altri membri del team e il nostro capo, una bionda con il viso che sembra uscito un po' dal passato per come è modellato. Però già dal volo in elicottero (la sequenza è chiaramente con grafica del gioco "effettata", per darle quel tocco in più) si capisce che siamo davanti a una roba immensa: chilometri e chilometri di Bolivia si estendono a perdita d'occhio davanti a noi.

Apprezzo che la sequenza duri poco e spieghi le cose velocemente, senza perdere troppo tempo in baggianate. Certo, c'è una retorica che fa impressione, ma ripeto, è Ghost Recon.

Ma... ma.... siamo sicuri che sia Ghost Recon? No, perché subito dopo mi ritrovo con i miei tre compari su un veicolo con autoradio che spara musica boliviana (immagino, le due stagioni di Narcos mi hanno un po' confuso) mentre andiamo verso il nostro primo obiettivo.

Tampono un furgoncino che occupava la carreggiata della piccola strada sterrata: niente, non capita nulla. Faccio le sgumme nei tornanti centrando stavolta una macchina di un poveraccio che probabilmente stava andando a lavorare nei campi. Anche qui nessuna conseguenza. Nessun allarme. Nessuno che ci viene a chiedere perchè quattro tizi che non dovrebbero esistere stanno facendo i tamarri con un pickup con musica a palla e fucili spinanti.

Mi pare di capire di essere di fronte ad un Ghost Recon un filino atipico, forse pure troppo. Cercherò di capirlo nelle prossime (immagino tante) ore di gioco. Ah ci sto giocando a livello di difficoltà normale. E sì l'ho iniziato in single ma magari poi mi unisco in co-op con qualcuno.

Saluti da una piovosissima Bolivia. Bella, però.