Outcast

View Original

One Mississippi: risate corrucciate

Io di come funzioni con Amazon Prime Video in Italia non ho ancora un'idea molto chiara, ma mi pare di capire che venerdì scorso si sia manifestata anche lì la prima stagione di quella robetta deliziosa che è One Mississippi, e quindi perché non scrivere due righe al riguardo? Scriviamole! One Mississippi è una creatura di Tig Notaro, che per quanto mi riguarda è "Quella che in Transparent era l'ex moglie di quell'altra" e "Toh, vedo su Wikipedia che era in In a World... ma non me la ricordo", ma ha soprattutto alle spalle una lunga carriera da comedian di qua e di là. Questa, però, è la prima serie televisiva realmente sua, co-creata assieme a Diablo Cody dopo essere passata per la prova dell'Amazon Pilot Season e già rinnovata per una seconda stagione. Ed è un oggetto bellissimo, incluso nel gruppone di quelle serie TV che si spacciano per commedie ma poi, fra un sorrisone e l'altro, ti fanno passare quasi tutto il tempo con la fronte corrucciata e la pupilla umida.

Un modo veloce per descrivere One Mississippi potrebbe essere "Il Louie di Amazon". Non sarebbe proprio corretto, anzi, il taglio della comicità è abbastanza diverso (altrettanto corrosivo, molto meno aggressivo), ma qualcosa che lega le due serie c'è, è non è solo la presenza di Louis C.K. nelle vesti di produttore. È il taglio parzialmente autobiografico con cui Tig Notaro racconta le vicende fittizie di Tig Bavaro, reduce da una doppia mastectomia (con, bonus, infezione all'apparato digerente) e alle prese con un amore finito e il lutto per la madre appena scomparsa. Una botta di allegria, insomma, tramite cui Notaro sostanzialmente romanza la propria vita più o meno recente, variando luoghi e nomi, aggiungendo dettagli vari, ma mettendoci dentro tantissimo di suo, con lampi di approfondimento personale che costituiscono forse il legame più forte con la serie di Louis C.K.

In questa prima stagione, Tig torna nella sua città natale per il funerale della madre e si ritrova ad immergersi in un fiume di ricordi, mostrati anche attraverso dei flashback che si intrecciano al racconto con un lavoro bellissimo nel mescolare passato e presente. C'è forse anche un pizzico di Young Adultcon cui del resto One Mississippi condivide parte della forza creativa, nel crudo e brutale realismo dei rapporti umani, ma anche nella carica a tratti autodistruttiva della protagonista. Ma, nonostante tutti questi riferimenti più o meno consapevoli, la serie trova una sua identità forte nella comicità lieve e ficcantissima, nella bravura con cui parla di morte, malattia, rapporti famigliari, nella capacità di prendere in giro qualsiasi argomento senza risultare mai fuori luogo e nella simbiosi totale con la sua protagonista, di cui esprime lo spirito alla perfezione. Sei brevi ma densissime puntate, alle quali manca forse solo la capacità di raccontare in maniera meno tirata via le relazioni amorose della protagonista, ma insomma, eventualmente per quelle potrebbe esserci la seconda stagione.

Io l'ho visto l'anno scorso, quando è stato buttato fuori da Amazon, ma sul servizio italiano ci è appunto arrivato qualche giorno fa, anche in versione doppiata nel nostro idioma.