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Old! #205 – Aprile 1997

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Ad aprile del 1997 non succede molto, nel mondo dei videogiochi, ma quel che accade è per lo più abbastanza curioso da meritare una menzione. Per esempio abbiamo la (ri)nascita di Irem Software Engineering, azienda fondata da Nanao per rimettere in sesto lo sviluppo di videogiochi targato Irem, che dal 1994 si occupava esclusivamente di tecnologia per coin-op. Il marchio rimarrà comunque legato per anni quasi solo allo sfruttamento di serie storiche come R-Type e Spelunker, per poi seguire, a partire dal 2011, la via del pachinko. Ma insomma, meglio l’ennesimo R-Type che The City of Lost Children, oscido adattamento videoludico dell’omonimo film di Marc Caro e Jean-Pierre Jeunet, noto dalle nostre parti come La città perduta. No? Sì.

Nel corso del mese si manifesta anche, ma solo sui Saturn giapponesi, l’unica edizione casalinga di Elevator Action Returns, gioco da sala del 1994 che faceva ovviamente da seguito al classico Elevator Action. La conversione è di livello eccellente (e fra l’altro include anche il gioco originale del 1983) ma, come spesso accade in quel periodo, viene accolta da molti con un tripudio di pernacchie, perché ormai il mito del coin-op traslato sulla console è passato di moda e si pretendono giochi più profondi e longevi. Col passare degli anni, però, Elevator Action Returns verrà largamente rivalutato in positivo e diventerà un piccolo gioco di culto per la console Sega. Nel 2006, il gioco verrà incluso in Taito Legends 2 per PC, PlayStation 2 e Xbox.

Il mese si chiude con l’uscita di X-Wing vs Tie Fighter, terzo episodio nella serie di simulatori spaziali nata nel 1993 con X-Wing e proseguita nel 1994 con Tie Fighter. In realtà molti non lo considerano un vero e proprio terzo episodio per l’assenza di una campagna in singolo. Si tratta infatti di un gioco profondamente incentrato sul multiplayer, che permette di affrontare le missioni volando per entrambe le fazioni (impero e alleanza ribelle) e combattendo in cooperativa nella stessa squadra. Tecnicamente molto avanzato e portatore sano di svariate innovazioni, ma appunto “antipatico” per il focus sul multiplayer online (all’epoca fenomeno già importante ma non ai livelli odierni), X-Wing vs Tie Fighter correrà in parte ai ripari con l’espansione Balance of Power e la sua campagna da quindici missioni, anch’esse affrontabili pilotando per conto di entrambe le fazioni. La serie proseguirà due anni dopo con X-Wing: Alliance, mentre proprio X-Wing vs Tie Fighter rischierà di tornare alla luce nel 2009 con un remake su cui Lucasarts e Transmission Games lavoreranno per qualche tempo prima di lasciar perdere.