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Indie alla Nordic Game Conference: Episodio 2

Seconda giornata di Nordic Game Conference 2017, seconda doppietta di giochi indie provati passeggiando per la fiera che vado a raccontarvi in poche righe. Se ieri si parlava di luci, ombre e orrori nello spazio, oggi tocca ai ghost tecnologici e a una bizzarra avventura grafica in multiplayer.

Echo

Sviluppato dal team danese Ultra Ultra, Echo è uno sparatutto fantascientifico in terza persona che punta sull'idea di ghost, costringendo ad affrontare degli avversari basati sul nostro comportamento, un po' come accade nei giochi di guida. Ci si aggira per delle arene in cui l'obiettivo è recuperare le chiavi necessarie all'uscita, circondati da riproduzioni super tecnologiche di noi stessi. Durante degli intervalli di tempo prestabiliti, il sistema registra le nostre azioni e codifica quel che facciamo per strutturare il comportamento degli avversari nella fase immediatamente successiva. Se siamo andati in giro a sparare, ci spareranno, se abbiamo usato solo takedown alle spalle, si limiteranno a quello, se abbiamo puntato su tutte le tecniche disponibili, sapranno copiarle. Ogni tot il sistema si resetta, cancellando dalla memoria i ghost appena affrontati e generandone di nuovi, basati sulle azioni che abbiamo eseguito nel “periodo” immediatamente precedente. Questo significa quindi che non è utile, se non nello strettissimo immediato, impegnarsi a far fuori i nemici, dato che tanto verranno rigenerati al reset successivo.

Ne nasce un mix intrigante di meccaniche action e stealth, il cui ritmo cresce però molto in fretta, dato che gli intervalli fra i reset (che spediscono anche noi alla posizione iniziale) non sono particolarmente lunghi. Le azioni registrate, fra l'altro, non sono necessariamente solo quelle di combattimento: se vai a raccogliere una chiave, il sistema registrerà anche quello. I ghost hanno come priorità il tentare di ucciderti, ma se non sei nei paraggi, potrebbero a quel punto imitarti andando a prendere la chiave e, quindi, mettendoti ulteriormente il bastone fra le ruote. La storia raccontata dal gioco si snoderà lungo una serie di arene dedicate al single player e non è prevista alcuna modalità multigiocatore, che del resto sarebbe complesso implementare, vista l'idea di partenza. L'uscita è prevista per il 2017 su PC e PlayStation 4.

Tick Tock: A Tale For Two

Qui niente azione, solo enigmi da affrontare... in cooperativa. Sviluppato dallo studio svedese/danese Other Tales Interactive, Tick Tock propone delle meccaniche ispirate alle escape room e punta tutto sulla collaborazione fra due giocatori. In sostanza si tratta di un'avventura grafica incentrata su piccoli puzzle, meccanismi da interpretare, indovinelli, indizi sibillini e via dicendo, strutturata però su due varianti separate della stessa avventura, da affrontare in contemporanea. Teoricamente è possibile giocare da soli passando da una variante all'altra, ma è ovvio che il punto sta nell'affrontare gli enigmi in due, comunicando e interagendo, dato che da una parte si trovano indizi necessari per risolvere gli enigmi reperibili dall'altra e viceversa.

La cosa interessante sta nel fatto che non c'è nessuna interazione di rete e non si tratta di un videogioco multiplayer come siamo solito intenderlo. Tick Tock è sostanzialmente composto da due giochi separati, che girano su altrettante macchine scollegate fra loro. L'unica comunicazione è fra i due giocatori, che devono risolvere assieme gli enigmi interpretando la propria parte di gioco. Questo rende fra l'altro molto più semplice e dinamico il multiplayer cross-platform, se vogliamo, perché di fondo si tratta semplicemente di avviare il gioco su due macchine diverse e poco importa se siano computer o dispositivi mobili. Aggiungiamo un bello stile visivo e un design dei puzzle che, per il poco che ho visto, non sembra niente male e abbiamo un'avventura molto promettente per chi ama spremersi le cervella in compagnia.

E anche per oggi, sul fronte indie alla Nordic, direi che è tutto. E forse non ci saranno altri appuntamenti. Vai a sapere.