Librodrome #102: Il Mode 7 su carta stampata
Attenzione, in questa rubrica si parla di cultura. Niente di strepitoso, o che ci farà mai vincere il Pulitzer, ma è meglio avvertire, perché sappiamo che siete persone impressionabili. E tratteremo anche dei libri. Sì, quelle cose che all’Ikea utilizzano per rendere più accattivanti le Billy. E anche le Expedit. Ma solo libri che hanno in qualche modo a che fare coi videogiochi eh! Per tutti gli altri, c’è quell’altra rubrica.
Dopo aver affondato pupille e polpastrelli nelle pagine lucide in lussuoso formato gigante di Neo Geo: A Visual History, tornare alle dimensioni più umane, quasi modeste, dei Visual Compendium fa un effetto strano. Non dico che ci rimani male, ma forse un po' sì. Ma d'altra parte, quel libro sulla console arcade per eccellenza nasce come progetto ufficiale supportato da SNK e, in quanto tale, sceglie di distinguersi e astrarsi dalla serie di cui avrebbe potuto far parte. The unofficial NES/Famicom: a visual compendium, invece, come noto e come dichiara del resto il titolo stesso, va nella direzione opposta, segue i dettami di Nintendo per non rischiare di essere preso per ufficiale e si reinserisce nella splendida collana curata da Sam Dyer per la sua Bitmap Books. Perché comunque, sì, al di là dello scherzare sul fatto che sarebbe bello se tutti questi libri fossero sullo stile di quello dedicato al Neo Geo, i Compendium sono splendidi. E quello dedicato al Super Nintendo non fa eccezione.
La console a 16 bit della casa di Kyoto ha segnato un'epoca ed è stata grande protagonista (tutt'altro che unica, ma comunque grande protagonsita) del netto spartiacque tracciato in quegli anni nel mondo dei videogiochi. C'è stato un prima e c'è stato un dopo, magari non in maniera netta come nel passaggio di generazione successivo, ma in ogni caso significativo, se è vero – e lo è – che fra il metter mano oggi ai giochi del NES Mini e il farlo con quelli dello SNES Mini c'è la differenza che passa fra la notte e il giorno. Ma insomma, al Super Nintendo abbiamo dedicato un mese intero del nostro sito, quindi non è che possa aggiungere molto. Al limite aggiungo questo articolo a quella Cover Sotry, ché fa colore. E la verità è che c'è un limite anche a quanto posso inventarmi per parlare del quinto (e mezzo) Compendium, dopo aver già scritto di tutti.
Che vuoi dire? Che si tratta di libri ricchi, curati, splendidi da maneggiare e sfogliare, con i loro paginoni quadrupli che attizzano più dei paginoni centrali di Playboy (a sorpresa, ho adorato soprattutto quello di Zombies Ate My Neighbors)? Che l'apparato redazionale, pur ridotto in nome della natura "visuale" di questi libri, offre comunque approfondimenti curati e interessanti sulla storia della console, oltre che su alcuni fra i suoi attori più caratteristici (Square, Enix, Acclaim, Argonaut Software, Hudson Soft)? Che a questi si aggiungono interviste ficcanti, dolci racconti personali, sfiziose rassegne sui giochi mai usciti, analisi curate su packaging e Mode 7? Che la selezione di screenshot è spettacolare come al solito, curata nella riproduzione, accompagnata da contributi testuali solidi, interessanti, talvolta perfino emozionanti? Che le oltre cinquecento pagine di cui è composto il volume sono, come al solito, deliziose, piacevolissime tanto da sfogliare in maniera casuale, quanto da analizzare a fondo, leggendole in sequenza come per qualsiasi altro libro? Per chi ha amato lo SNES, per chi ha amato i 16 bit, per chi li ama oggi, per chi li sta riscoprendo o li vuole scoprire, probabilmente per tutti (o quasi) quelli che seguono Outcast, The unofficial NES/Famicom: a visual compendium è un libro magari non essenziale, ma di sicuro consigliatissimo. Tra l'altro, oh, sfogliandolo, capita anche di scoprire quel gioco sconosciuto di cui non sapevi nulla e che ti viene voglia di recuperare.
E adesso restiamo in attesa del prossimo Compendium, già confermato. Su che sarà?
Al momento, The unofficial NES/Famicom: a visual compendium è in fase di consegna a chi ha supportato la campagna di raccolta fondi su Kickstarter. Per tutti gli altri, dovrebbe rendersi disponibile a febbraio, tramite il sito ufficiale dell'editore, nei soliti tre formati: cartonato, brossurato e PDF. Tranquilli che, quando sarà ora, ve lo ricordo. ECCOLO! È DISPONIBILE!