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Warhammer: Vermintide 2 - Left for War

Normalmente, non ne faccio un segreto, non sono un amante dei giochi online. Sono sempre stato dell’opinione che un bravo scrittore assoldato da una casa produttrice possa creare trame sempre e comunque migliori di qualsiasi cosa possano fare un branco di ragazzini scalmanati che cercano di fraggarsi a vicenda.

C’è però un’eccezione.

I giochi cooperativi. La necessità di comunicare con una squadra, il potersi immergere nel mondo di gioco con le persone giuste, crea in tutto e per tutto un’esperienza che può essere più che soddisfacente. Warhammer: Vermintide 2 riprende tutte le caratteristiche del primo capitolo, e alla fin fine, inutile girarci attorno, non è altro che un Left 4 Dead in chiave fantasy con una progressione dei personaggi e un loot system un po’ più elaborati.

Le classi di base sono ben caratterizzate e molto diverse tra di loro, e le classi avanzate che si possono sbloccare andando avanti nella trama offrono opportunità di gioco aggiuntive, magari sbloccando opzioni più improntate al combattimento a corto raggio, per personaggi che invece di base partono come più adatti allo scontro a distanza (come l’elfa o la maga). Il risultato finale è un effettivo desiderio di andare avanti e sbloccare equipaggiamento e classi, cosa che aiuta a voler partecipare all’avventura più e più volte.

I livelli sono piuttosto vari e ben fatti: ambienti perlopiù cittadini, sopraffatti da un’invasione di creature non propriamente amichevoli. La maggior parte dei nemici non è altro che carne da cannone, ma talvolta si incontra qualche nemico speciale, che richiede la collaborazione tra i vari membri del party per venir sopraffatto. Non si parla mai di alta strategia, sarebbe troppo chiederlo da quello che comunque rimane un titolo online, ma almeno un minimo uso di neuroni viene richiesto.

Come in Left 4 Dead, l’esplorazione dei livelli è caratterizzata sia da momenti di relativa calma, in cui si può anche apprezzare il level design e l’impatto grafico, che a volte regala scorci piuttosto interessanti, sia da momenti di pura frenesia, annunciati da un motivetto musicale adeguatamente tetro, che lascia pochi secondi per prepararsi ad affrontare un assalto di decine di nemici, inclusi potenzialmente alcuni “eroi”, quali assassini, bruti o altro. Questo spinge inevitabilmente a tenere alta la guardia e non rilassarsi mai, contribuendo a creare una tensione costante, che in fondo è assolutamente gradevole.

Quel che ho potuto vedere della beta, finora, è piuttosto promettente, il mix già riuscito tra grafica apprezzabile, ambientazione affascinante (non che ci voglia molto, se si prende all’universo di Warhammer Fantasy) e gameplay ben bilanciato funziona a dovere. Pur non potendomi sbilanciare in un giudizio, dopotutto è pur sempre una beta, ci sono tutte le carte in tavola per avere un prodotto finale che sarà all’altezza delle aspettative e offrirà una modalità online più cerebrale della media per gli amanti del fantasy. Mi rimane solo il rammarico di non veder usata la licenza di Warhammer per un GdR profondo per giocatore singolo, o anche solo uno sparatutto serio in single player con una buona trama da seguire. Ma tralasciando queste, che sono in fondo unicamente preferenze personali, Warhammer: Vermintide 2 è un gioco interessante che mi farà piacere provare anche nella sua versione finale.