Gennaio 1992: La fine della grande Atari | Old!
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Ottanta, Novanta, Zero e Dieci. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".
Il primo di gennaio del 1992 è il momento in cui Atari Corporation dice “basta”, molla il colpo (anche giustamente, dopo tutti quegli anni), e chiude i rubinetti alla macchina che l’ha resa grande, alle macchine che l’hanno comunque fatta amare ancora un po’ e alla macchina che è forse il suo primo (e certamente non ultimo) passo falso veramente significativo. Cessa infatti così, tutto de botto, il supporto ad Atari 2600, ai computer a 8 bit e all’Atari 7800. E il momento è topico: siamo in pieno fallimento di Atari Lynx e nel 1993, mentre cesserà il supporto all’Atari ST, arriverà il lancio disastroso del Jaguar, ultima console casalinga prodotta da Atari e, in generale, ultima console casalinga statunitense fino al lancio di Xbox nel 2001.
E niente, gennaio del 1992 è tutto qui, nella mestizia.