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Luglio 2011: l’esordio di Supergiant Games, il ritorno di Eric Chahi | Old!

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Il 13 luglio del 2011 si manifesta su Xbox Live Arcade Ms. Splosion Man, seguito del quasi omonimo gioco di due anni prima in cui si controlla un personaggio in grado di farsi strada fra livelli platform esplodendo a ripetizione. Pur mantenendo una base estremamente fedele a quella del primo episodio, Ms. Splosion Man aggiunge nuove dinamiche come la scivolata sulle ringhiere e rifinisce dettagli di contorno e leggibilità, permettendo per esempio di conoscere in anticipo la complessità dei livelli. Il gioco viene accolto in maniera molto positiva da critica e pubblico, si manifesta in seguito anche su iOS e PC e, svariati anni dopo, si meriterà una conversione su Switch.

Due giorni dopo arriva su PlayStation 3, Xbox 360 e sui portatili Nintendo quel residuato bellico di Steve Rogers, in uno fra gli ultimi esempi di tie-in cinematografico diretto alla vecchia maniera. Captain America: Super Soldier ricalca in maniera abbastanza netta il modello degli Arkham, sia per il sistema di combattimento, sia per la presenza di una sorta di visione tattica, ma la sua qualità se la sogna la notte, anche se viene comunque giudicato dalla critica come superiore ai tie-in di Thor e Iron Man 2. Ma insomma, non è che sia una gran vittoria.

Tocca poi al primo dei due gioconi del mese: il 20 luglio esce Bastion, un GdR d’azione che segna l’esordio dello studio Supergiant Games e si fa subito notare per mille motivi, dallo stile adorabile alla presenza di una voce narrante che accompagna le azioni del giocatore e le commenta in diretta. Accolto trionfalmente da critica e pubblico, Bastion lancia uno studio che ci regalerà svariati altri gioielli e, dieci anni dopo, vincerà il 2020 con Hades. Qualche giorno fa, Stanlio ha ricordato Bastion in un Racconto dall’ospizio.

E l’altro giocone è From Dust, con cui Eric Chahi torna alla ribalta dopo una lunga pausa dallo sviluppo di videogiochi, proponendo una reinterpretazione personale dei concetti alla base di Populous. Nel gioco, ispirato dall’esperienza vissuta da Chahi visitando vulcani, si cerca di portare alla salvezza una tribù manipolando terreni, lava, acqua attraverso le proprie capacità divine. Lodato per la simulazione fisica, la libertà di gioco e il bello stile, From Dust riceve qualche critica sul fronte dell’intelligenza artificiale ma viene generalmente apprezzato e segna il ritorno di un veterano che qualche anno dopo esplorerà la realtà virtuale, riproponendo fra l’altro alcune idee di From Dust, nel bellissimo Paper Beast.