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Maggio 2001: Cooperativa, gemme e sparatorie | Old!

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

A maggio del 2001, in Giappone esce il Game Boy Advance, si tiene il Tokyo Game Show e Microsoft tenta disperatamente di rosicchiare fette di mercato asiatico a Nintendo e Sony. Dalle nostre parti, invece, il 4 maggio si manifesta sulle PlayStation 2 europee Kuri Kuri Mix (noto in America come The Adventures of Cookie & Cream). Sviluppato da FromSoftware (sì, quella FromSoftware) e portato dalle nostre parti grazie a Empire Interactive, è un puzzle game cooperativo in cui due personaggi bizzarri, in un mondo bizzarro, dalla grafica bizzarra e dal sonoro trapanante, procedono a schermo diviso e devono risolvere piccoli puzzle cooperando. Si tratta di un gioco delizioso, affrontabile anche controllando entrambi i personaggi con un solo DualShock 2 ma che esplode davvero se ci si butta sulla cooperativa. Qualche anno dopo ne uscirà anche una versione per Nintendo DS.

Una settimana dopo tocca a Silpheed: The Lost Planet, seguito per PlayStation 2 di uno sparatutto a scorrimento pubblicato da Game Arts sui PC giapponesi nei remoti anni Ottanta, portato in occidente da Sierra On-Line, nientemeno, e successivamente, nei primi anni Novanta, trasformato in showcase per il Sega CD/Mega CD, con uno spettacolare remake poligonale. Questo secondo episodio vede Treasure (nientemeno) dare una mano a Game Arts e, tra l'altro, nella versione occidentale può vantare una serie di migliorie apportate da Working Design. Tutto questo non impedisce però al risultato finale di non andare molto oltre lo status di gioco di culto e la serie si conclude qui.

Infine, il 30 maggio 2001 si manifesta sui browser di mezzo mondo quella piccola cosetta chiamata Bejeweled, un puzzle game incentrato sull'accoppiamento di gemme da distruggere che esploderà come una bomba atomica, diventando negli anni, fra seguiti e riedizioni su ogni piattaforma del globo terracqueo, un successo da cinquecento milioni di download.

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