Old! #279 – Novembre 1978
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".
A novembre del 1978, Block Fever arriva nelle sale giochi giapponesi. Si tratta di una copia spudorata di Breakout, con una manopola che permette di controllare una barretta tramite cui far rimbalzare una pallina per distruggere tutti i mattoni a schermo e passare, quindi, al livello successivo. Ma non è che ci si possa sorprendere troppo: all’epoca, qualunque produttore si getti nel mondo dei videogiochi lo fa proponendo le sue versioni dei successi più grandi. In questo caso stiamo parlando di Nintendo, da pochi mesi entrata nel settore con una divisione apposita chiamata Nintendo Leisure System e impegnata appunto a lavorare tanto sui cloni d’ordinanza quanto su alcune produzioni originali. La prima di grandissimo successo, però, arriverà solo nel 1981 e avrà per protagonista un certo gorillone. Block Fever godrà comunque nel 1979 di un’incarnazione tra le mura domestiche sotto forma di Color TV Block Kusure, che è di fatto la prima console casalinga targata Nintendo, ideata fra l’altro nientemeno che da Shigeru Miyamoto.