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Blu Brothers #11

Non devono salvare un orfanotrofio pieno di debiti e non sono nemmeno inseguiti da una banda di neonazisti bifolchi. La missione dei Blu Brothers di Outcast è analizzare scrupolosamente (e quindicinalmente) i migliori Blu-ray del momento disquisendo amabilmente di compressione, soundstage multicanale, bordate del sub, grana e rumore video. E vista la mole di materiale che giunge quotidianamente a casa dei due fratelli blu, non ve ne liberete tanto facilmente.

News

La folle politica di 20th Century Fox di legare il Blu-ray 3D di Avatar al solo bundle con i TV 3D di Panasonic rimane ancora oggi inspiegabile, ma finalmente le cose sono destinate a cambiare e non vedremo più quotazioni folli su eBay (oggi si sfiorano ancora i 250 dollari). Il film più visto di tutti i tempi è già stato proposto in Blu-ray ben due volte, ma solo in 2D, cosa piuttosto folle se pensiamo all'immenso traino che un'edizione in 3D avrebbe portato a questo mercato se fosse uscita immediatamente. Invece dovremo aspettare metà ottobre per vedere nei negozi Avatar in Blu-ray 3D, ed è lo stesso James Cameron ad averlo annunciato. La data del 16 ottobre si riferisce però al solo mercato americano, ma è solo questione di giorni perché 20th Fox Italia confermi l'uscita italiana, sperando che nel frattempo la nostra edizione non slitti eccessivamente in avanti. Purtroppo nel suo annuncio Cameron non ha specificato nessun contenuto extra e non ha fatto cenno ai dati tecnici, ma aspettiamoci come minimo una traccia inglese in DTS-HD MA 5.1 e un video superlativo come già visto nella precedente edizione.

Resident Evil: Degeneration se lo sono filato in pochi, a dimostrazione del fatto che i tie-in dei videogiochi sono un affare rischioso per tutti. Verità dimostrata in tempi più recenti anche dai film animati di Dead Space e dall'insipido Red Faction: Origins (ma di Uwe Boll è anche inutile parlare) e anche Resident Evil: Damantion non sembra destinato a grandi cose nonostante la regia di Makoto Kamiya e lo script di Hiroyuki Kobayashi. Non è un caso se lo troveremo in Blu-ray già dal 24 ottobre, grazie a Sony Pictures, che offrirà questo film di animazione in CGI con video in 1.78:1 1080p AVC e traccia audio italiana in Dolby True HD 5.1, mentre come extra troveremo una galleria fotografica e gli speciali The DNA of Damnation e Las Plagas: Organisms. La trama? Leon se ne va in un Paese europeo per controllare che le Bio Organic Weapons dell'Umbrella non siano usate in un conflitto bellico; nonostante il richiamo del governo americano, rimane lì e scende sul campo di battaglia per mettere fine una volta per tutte a questi abomini.

Lo squalo

Quasi quarant'anni e non sentirli? Solo i più grandi ci riescono e Spielberg piccolo non lo è di sicuro. Ancora oggi gli ingranaggi thrilling e drammatici de Lo squalo funzionano alla perfezione e vedere un film del genere equivale a studiarsi un bignami della tensione su grande schermo. Montaggio, musica, fotografia, attori (strepitosi dal primo all'ultimo), ritmo, buonismo non pervenuto. Dopo Duel, Spielberg riesce a creare un capolavoro quasi dal nulla (una pinna, una soggettiva) e tutto quello che è venuto dopo Lo squalo in ambito "animali mangiauomini" è una pulce, paragonato a un simile gigante. Tre Oscar vinti, 430 milioni di dollari incassati (ne costò solo 8), quattro seguiti uno più inutile dell'altro e almeno una decina di jaws-movie successivi da far rizzare i capelli in testa... non certo per la paura.

Ragazzi che master che ha tirato fuori Universal. Mr. Spielberg in persona ha partecipato attivamente al transfer in digitale di una sua copia personale del film e i risultati sono davvero eccezionali, soprattutto se si pensa che sono passati quasi quarant'anni dall'uscita nelle sale. Oltre a un'invidiabile pulizia della pellicola, il quadro restituisce un dettaglio elevatissimo (grazie anche alla fotografia solare di Bill Butler), pochissima grana e una resa degli incarnati in primo piano da riferimento, sempre riferendosi a un titolo con così tanti anni alle spalle. Qua e là è possibile riscontrare un leggero segno di DNR (per lo più nelle sequenze subacquee) ma, non volendo sostituirmi a Spielberg, ritengo che sia una scelta espressamente voluta e in ogni caso le conseguenze sulla naturalezza delle immagini sono davvero minime. Ottima anche la resa cromatica e nulla da ridire nemmeno sulla compressione, visto che al solo film sono dedicati ben 38 GB con punte di bit-rate di 42 mb/s. Per l'audio abbiamo a disposizione ben due tracce italiane in DTS, una in semplice stereo con il doppiaggio originale del 1975 e un'altra in 5.1 ridoppiata nel 2004. La prima è decisamente migliore di quella molto gracchiante ed esile sentita nel DVD, mentre il remixing multicanale, pur non facendo miracoli, offre un soundstage più ampio e dettagliato, sebbene rimanga sullo sfondo una certa "piccolezza" del messaggio sonoro che invece si riscontra di meno nell'eccellente DTS HD-MA 7.1 inglese. Gli extra offrono un bellissimo documentario sul film di oltre 100 minuti, un ulteriore dietro le quinte di due ore, 13 minuti di scene eliminate e una featurette dell'epoca di 9 minuti. [F.D.]

Film: 9 Blu-ray: 8,5 (Video 9 - Audio 7 - Extra 9)

Marigold Hotel

Un gruppo di turisti inglesi in crisi di terza età compie un viaggio in India per soggiornare presso il “The Best Exotic Marigold Hotel”. Ma quello che dai depliant sembrava un prestigioso albergo con tutti i comfort non si rivela poi così perfetto, essendo appena stato rilevato da un giovane ricco di buoni propositi ma non di altrettanta disponibilità economica. Ammetto di avere una particolare predilezione per le commedie inglesi e francesi (sarà per il desolante panorama italiano e per la prevedibilità di certi modelli hollywoodiani), per cui l’idea di una commedia esotica con un cast di brillanti attori britannici un po’ attempati mi sembrava promettente. Il film è gradevole e ben interpretato ma non riesce a evitare del tutto una certa stucchevolezza di fondo nell’affrontare i dilemmi esistenziali dei protagonisti e, sebbene non manchi la tipica verve, o meglio, flemma britannica, questa genera più sorrisi che risate. Anche la vena esotica prende un po’ troppo il sopravvento, come sottolineato dalla fotografia decisamente calda, rendendo l’India un paese fin troppo paradisiaco e dalle contraddizioni appena accennate (e il volto di Dev Patel ci riporta in mente il ritratto ben più vivido del Paese messo in scena da Danny Boyle in The Millionaire). Ma non temete, l’incubo Mangia prega ama non si è ripetuto.

Il contrasto tra la freddezza dell’incipit sul suolo britannico e la ricchezza di colori con la luce virata all’ocra del paesaggio indiano è esaltato dall’ottimo trasferimento digitale effettuato per il Blu-ray, che mostra una definizione elevata con rari scompensi e una piacevole velatura della grana della pellicola che affiora in alcuni frangenti. Nulla da obiettare sul video quindi, che sembra riproporre con estrema fedeltà le caratteristiche del girato, mentre sull’audio, anche se non si tratta di un film pieno di “effettoni”, si avverte più del previsto la disparità tra la traccia inglese e italiana. In parte incide la codifica, un semplice DTS per la nostra lingua, che di per sé svolge un lavoro egregio, ma paragonata alla versione lossless originale non offre una dinamica e una ricchezza di dettaglio altrettanto pronunciata. Colpisce la particolare cura per gli effetti sonori d’ambiente, che qua e là non sono stati altrettanto valorizzati in sede di doppiaggio (merito anche della presa diretta inglese). Lungi dal deludere, la traccia italiana è molto coinvolgente e definita, semplicemente quella originale ha una marcia in più. Piuttosto deludente il comparto extra, che consta di cinque brevi e superficiali featurette in HD su alcuni aspetti della storia, degli attori e delle location. [P.B.]

Film: 6,5 Blu-ray: 8 (Video 8,5 - Audio 8 - Extra 4)