Bud Spencer & Terence Hill - Slaps and Beans, frullato perfetto di citazioni e fagioli
Siamo nel periodo tipicamente più caldo dell'anno, perlomeno in Italia, quello in cui la TV e il cinema non danno nulla perché tutti sono al mare. Un ragionamento che poteva funzionare trent'anni fa, ma che l'Italia adora portare avanti, ignorando il piacere di starsene a casa o in sala con l'aria condizionata. Nel mare di repliche che imperversavano sin da quando ho memoria, c'erano i grandi filoni: le commedie all'italiana, tra un Pozzetto che invocava la Madonna e un meraviglioso Calà a capo di un villaggio vacanze. Poi c'erano gli horror a casaccio nelle notti, solitamente un classico alternato a miriadi di teen movie di genere slasher. E poi c'erano loro, i più replicati di Rete 4: Bud Spencer e Terence Hill.
Vere leggende, che anche oggi vengono replicate a iosa, magari meno di un tempo, perché il numero di reality e altra roba a basso costo disponibile per essere sparata a qualsiasi ora aiuta. Ma loro resistono e l'amore per tutto il loro universo si percepisce in prodotti come Slaps and Beans, il primo vero gioco su licenza del duo, che prende tutti i film più popolari della coppia, li frulla e tira fuori una sorta di nuovo film interattivo, che prende il meglio un po' da tutte le pellicole. I ragazzi bolognesi del Trinity Team hanno fatto un lavoro eccelso, sotto questo punto di vista, e si nota l'amore per il loro mondo. Inanzitutto, piccolo spoiler, il gioco inizia nel selvaggio west di Trinità et similia, e dopo i primi due livelli, si scopre essere solo un film che Bud e Terence stavano girando. Lì avviene il fatto che mette in moto tutto: viene rapita l'attrice protagonista assieme al compenso dei due. Se Hill è più attaccato al ritrovamento della ragazza, Spencer pensa ovviamente subito a recuperare il denaro, un particolare che riporta subito ai loro film.
Inizia così un viaggio attraverso il mondo, il loro mondo, e il Trinity Team ha unito in maniera coerente tutte le ambientazioni più famose, creando anche un gruppo di cattivi con tutti i villain più famosi. Abbiamo così gente come Tango che collabora con K2, il boss principale del gioco, direttamente dal film Nati Con La Camicia. Le sequenze come le sgroppate a cavallo, le gare di cibo oppure la mitica corsa a bordo della Dune Buggy di Altrimenti Ci Arrabbiamo diventano i minigiochi, posizionati sapientemente spesso all'inizio dei livelli, quasi ne facessero da collante. E così ci si sposta in auto da una città all'altra, si vola in aereo finendo sull'isola deserta di Chi trova un amico trova un tesoro. Mentre si percorrono le strade di Miami a suon di schiaffi, sullo sfondo passa l'insegna di un barbiere, tale Osvaldo. Un nome che rimanda alla famosa scena di Lo Chiamavano Bulldozer, in cui Bud Spencer cercava l'entrata per il covo del ricettatore Osvaldo, proprio nel retro di un barbiere. C'è il mercato della frutta di Banana Joe, che diventa un reparto dentro il supermarket di Uno sceriffo extraterrestre... poco extra e molto terrestre.
Ogni fondale, ogni elemento, ogni battuta di Slaps and Beans ricorda un frammento dei film della coppia. E anche le trovate inedite sembrano uscite da uno dei loro film, trasformando il gioco forse nella loro pellicola definitiva. Più volte, durante i livelli, mi sono ritrovato a pensare a come sarebbe stato se avessero davvero girato un enorme mash-up delle loro pellicole. Per un fan come me, sentire la canzone di Miami Supercops, suonata mentre guido l'auto-spia di Nati con la Camicia, inseguendo un camion di contrabbandieri uscito direttamente da Banana Joe, è il massimo, da far esplodere la testa.
Tantissimo fanno le colonne sonore, non se ne esce, nonostante la pixel art sia favolosa, perché oltre ai due protagonisti, ritrae luoghi e personaggi sempre riconoscibili, dai personaggi dei film ai semplici cascatori che si ripetevano nelle loro pellicole, diventando veri e propri personaggi ricorrenti. Ma appunto, il poter godere delle canzoni originali, grazie all'accordo stretto con gli Oliver Onions o i fratelli LaBionda (o per avere il tema di Lo Chiamavano Trinità, roba che ha voluto pure Tarantino nel suo Django Unchained), rende tutto ancora più coinvolgente. Dopo due ore di gioco, a titoli di coda conclusi, ero fantozzianamente nel balordone più completo, non sapevo più dove mi trovassi, avevo fame di schifezze grasse e di risolvere tutto a schiaffi. Sbuffavo anche come Bud Spencer ma quello è un po' il mio modo di vivere la vita in generale. Slaps and Beans è il Nirvana di fagioli, il tripudio di omaggi che i fan di Carlo Pedersoli e Mario Girotti devono avere per forza. Lo trovate su Steam, su PlayStation 4, su Switch e su Xbox One: se siete insicuri su dove giocarci mentre aspettate la recensione di Outcast, chiedete di Osvaldo al vostro barbiere.