Catapult King, ovvero Angry Stones
Prima di parlare di Catapul King facciamo una premessa: avete presente quel giochillo assurdo in cui una serie di pennuti prendono a testate dei suini dal colorito strano? L’avete presente? Quello realizzato scopiazzando e semplificando Crush the Castle... quell’altro giochino in flash in cui si doveva abbattere un castello con una strana catapulta (il trabucco o trebuchet). Bha... alla fine chissà perché il gioco di successo è stato quello con i pennuti e non quello con la catapulta.
Bene! Arrostite gli uccellini e buttate via i suini (col piffero che mangio un prosciutto VERDE) e vediamo cosa resta. Al posto degli uccellini ci mettete dei pietroni, al posto dei maiali ci mettete dei soldati in armatura (pure più disgustosi dei suini), la fionda la lasciate lì, fate finta che sia una catapulta, ed avete Catapult King. E siamo ritornati a Crush the Castle... o quasi.
Il grosso aspetto innovativo di Catapult King rispetto ad Angry Birds (e all’ideatore del genere Crush the Castle... OK, la pianto) è che il gioco Chillingo è in soggettiva in un mondo fantasy 3D cartoonesco e fumettoso dalla grafica veramente accattivante.
I cattivi, aiutati da un drago, hanno rapito la principessa che è, presumibilmente, la donna dei sogni del nostro eroe e lui si farà in quattro per liberarla a suon di sassate ai nemici e ai loro “castelli”, che in realtà sembrano più un’accozzaglia di casse di legno in cui dei bambini giocano alla guerra.
Esattamente come succede con gli uccelli arrabbiati, più sarà “ottimizzato” il bombardamento (poche pietre e molti danni), più punti metterete da parte. La cosa interessante è che, insieme ai punti, metterete insieme dei “Punti magia”, che potrete usare per liberarvi di scenari particolarmente insidiosi.
Anche se può sembrare banale dirlo, in effetti, mirare in soggettiva in un ambiente 3D è molto più difficile che mirare in 2D: specialmente all’inizio, avrete difficoltà a regolare “alzo” e “potenza” della fionda per assicurarvi la giusta gittata. Per aiutarvi avrete però alcuni strumenti. Il più semplice è quello che mostra la traiettoria del vostro pietrone, permettendovi di mirare con precisione millimetrica. Il secondo è lo “shock terrestre” che vi permette di scatenare un piccolo terremoto circoscritto. Il terzo è la “tempesta lunare” che, in pratica, scatena un bombardamento nei dintorni della zona mirata (in pratica è la versione “catapulta” della Mighty Eagle). Comunque, questi tre “gadget” li potete utilizzare consumando “punti magia”. Naturalmente, come succede troppe volte su iOS, potrete scavalcare il percorso di apprendimento acquistando soldi e punti magia sullo store usando soldi veri, ma se lo fate siete giocatori di serie C e non state leggendo gli articoli di Outcast.
Dopo un inizio divertente, ci si accorge che Catapult King si rivela per quello che si temeva fin dall’inizio: un tentativo carino di creare una variazione sul tema di Angry Birds e niente più. Bella la grafica e bello il motore di gioco fisico, ma alla fine non possiede quella “simpatia”, quel piacere della sfida, quel carisma e quella voglia di andare avanti che ti spinge a “trestellare” Angry Birds. Aggiungiamo inoltre che la varietà dei proiettili e delle strategie non è nemmeno lontana parente di quella disponibile nel gioco Rovio. I livelli dopo un po’ appaiono noiosi e forzati: talvolta capita di fare ottimi risultati azzeccando un colpo fortunato che scatena crolli a catena non prevedibili a priori. E allora ti senti solo fortunato e non bravo.
È gratis (ma all'inizio costava 79 centesimi ed in poche settimane è sceso a zero contando solo sugli acquisti in-app), è universale per iPhone ed iPad e quindi va bene così. Se Catapult King vi acchiappa, potreste passarci pure diverse ore, ma non entrerà nella storia dell’Apple Store.
Ho regolarmente scaricato Catapult King e l'ho provato a fondo su iPhone e iPad, ma, come forse avrete intuito, non mi ha esattamente rapito al punto di completarne violentemente ogni singolo pixel.