Cinquepercinque #20 – Waiting for Colonia 2015
Cinque domande per cinque persone, con risposte un po' a caso. Perché a noi di Outcast gli argomenti forti piace affrontarli così: facendo un gran casino. La prossima settimana il mondo dei videogiochi si trasferirà per l'ennesima volta a Colonia, in occasione del doppio appuntamento rappresentato da Game Developers Conference Europe e Gamescom. Oddio, "tutto il mondo dei videogiochi" si fa per dire, se consideriamo che il programma della GDC Europe di quest'anno è incrddibilmente moscio e che alla Gamescom mancheranno presenze fondamentali come la conferenza Sony e il sottoscritto. Ma insomma, ci siamo capiti. E già che ci siamo capiti, facciamo anche che sapete perfettamente cosa state per leggere: la solita manfrina delle cinque domande con cinque risposte ciascuna, tutta per voi.
Buona lettura e buon agosto a tutti!
Ah, la Gamescom: quel momento speciale nella vita di un ragazzo in cui devi scegliere tra le ferie e tre giorni in Germania, a vedere roba già vista a giugno. Sappiamo già che Sony farà presenza con poche novità, mentre Microsoft cercherà di fare la parte del leone con una conferenza e almeno tre grandi esclusi di Los Angeles. Cosa ti aspetti dai due colossi? Novità? Conferme? Bombe? Crauti?
Marco "MDK7" Mottura, toglietegli tutto ma non le fiere: Come forse alcuni sapranno, io pagherei di tasca mia per andare alle fiere (anzi, nel 2012 l'ho fatto, proprio con lo zampino di Outcast!), quindi per me non c'è mai imbarazzo né scelta, al massimo qualche discussione con la fidanzata. Ma tant'è: alla fine anche a questo giro timbro la mia quarta (o è la quinta?) Gamescom, e sono contento così. Cosa mi aspetto? Da Sony una beneamata minchia, visto che non ci sarà, di fatto. Però, se riesco, mi faccio volentieri un'altra sessioncina con Morpheus, magari provando quel RIGS: Mechanized Combat League che a Los Angeles mi era sfuggito. Microsoft invece ha un bel set ball e sarebbe bene sfuttarlo, un po' perché Xbox One insegue e deve farsi più agguerrita, a mio avviso, un po' perché poi a metà ottobre Yoshida & Co gliele rendono tutte con gli interessi alla Paris Games Week. Quindi dai, tra le varie certezze di cui però personalmente mi frega poco - Halo 5, Forza 6, Fable Legends, Rise of the Tomb Raider - spero in qualche annuncio come si deve (e Phil Spencer li ha tecnicamente promessi). E poi, oh, si vedrà Scalebound, quindi HYPE BESHTIA e vaffanculo a tutto il resto. Sperando che non finisca come per l'ultima grande opera della riscossa di Itagaki...
Stefano "Nabucodorozor" Talarico, vuole affogare la disperazione nelle birrette: Birrette Kölsch. Quantità massive. No, la realtà è che non mi aspetto niente di specifico oltre a quanto già annunciato, ma va bene così. Le anteprime da giocare (e non) già non mancano e, a voler ben vedere, di cose interessanti ce ne sono già assai. Le novità di Microsoft (Quantum Break, Scalebound e il potenzialmente ottimo Crackdown) vanno ad aggiungersi a nomi del calibro di Forza Motorsport 6 e Gears 4 (anche se probabilmente resterà nell'ombra, ma vai a sapere), e in generale le possibilità che Spencer e soci tornino felici a Redmond sono piuttosto alte. Sony si limiterà a fare presenza ma, per quanto mi riguarda, riuscire a vedere rapidamente Horizon mi basterebbe per dargli tutto il credito che vogliono senza lamentarmi troppo. E poi non dimentichiamoci che, laddove non arrivano i tripla A, l'offerta indie saprà sicuramente deliziarci in qualche modo. Conferme, insomma.
Francesco "Link" Fossetti, si ubriaca nei weekend e scrive risposte dalla dubbia moralità: Crauti, soprattutto crauti. Come quelli di Fruh, che li stende sul piattone in cui ti porta stinchi titanici e wurstel, e sono un po' dolcini perché secondo me ci mette lo zucchero.
Tornando seri: Sony, come Nintendo, ha deciso di considerare la Gamescom come un'occasione da dare al pubblico e non alla stampa. Non dimentichiamoci che l'E3 resta una fiera a cui i consumatori non hanno accesso (e comunque, se l'avessero avuto, quest'anno non avrebbero giocato ad una mazza). La Gamescom invece è percepita come un'opportunità per mettere in contatto i giocatori con i prodotti in arrivo nei prossimi mesi. Sony farà presenza, quindi, con titoli già giocabili, da Ratchet & Clank a Beyond in versione PS4 (sì: esiste anche se non lo dicono), da Drawn to Death ad Alienation.
Microsoft, invece, resterà sulla strategia degli scorsi anni e ci farà vedere un po' di gameplay nuovo in conferenza (ma non si tocca!), mentre farà giocare sullo stand dello showfloor le esclusive in arrivo nel 2015.
Ricapitolando: poche novità in generale, su un letto di crauti.
Andrea "giopep" Maderna, quest'anno pacca: Mi piacerebbe poter dire di aver scelto le ferie, ma in realtà ci vado subito dopo la Gamescom. Ah, a proposito: sono via dalla prossima settimana fino alla fine del mese, quindi è probabile che quest'anno il Reportage non si faccia, perché insomma, finiremmo a registrarlo oltre un mese dopo il termine della fiera. Però, boh, vediamo come va. Vai a sapere. Riguardo alla domanda… Da Sony mi aspetto una presenza in stile Nintendo, quindi con parecchio da mettere in mano agli avventori anche se non ci saranno annunci di peso. La speranza per Microsoft è che sfruttino l'occasione per mostrare roba grossa. Sappiamo già che saranno presenti alcuni giochi che hanno saltato l'appuntamento dell'E3, speriamo anche in qualche sorpresa. Oppure speriamo di no, speriamo che Microsoft vada gambe all'aria, così c'è una console in meno da comprare con le sue esclusive.
Davide "Davez182" Moretto, ci scrive dalla spiaggia: Allora, mi sembra il momento che Microsoft faccia vedere Quantum Break come si deve e che ne annunci la data d'uscita. È il gioco per cui un anno fa avrei preso un Xbox One e rischia di diventare la versione della casa di Redmond di The Last Guardian (prima che Sony lo resuscitasse). Mi aspetto tanta Lara e tanto Master Chief, che saranno i due diamanti della lineup invernale di Microsoft. Sony continua a surfare l'onda giusta. Mi aspetto sinceramente che si riveda in qualche forma The Last Guardian, ma per il resto non vedo motivi per emozionarsi, l'autunno Sony sarà multipiattaforma e vabbé, facciamocelo bastare.
A proposito di logistica: Sony ha preferito saltare il turno coloniale perché troppo vicino all'E3, buttandosi invece sulla Games Week di Parigi, che si terrà tra ottobre e novembre. Ti sembra una mossa sensata, considerando anche che l'anno scorso il Digital Event di dicembre raccolse tutto sommato i favori del pubblico? Ma soprattutto: quante possibilità ci sono che a Colonia capiscano che sono scomodi sia come posto che come tempistiche e lascino il passo a un'altra città europea, magari non a ridosso del più grande evento mondiale sui videogiochi (mannaggialloro)?
Marco "MDK7" Mottura, toglietegli tutto ma non le fiere: Allora, bella domanda, prima di tutto. Riguardo alla prima parte, la manovra di Sony mi ha sorpreso, ma non la trovo AFFATTO sbagliata: l'E3 e la Gamescom sono davvero troppo, troppo vicine e quest'anno, con Los Angeles posticipata di una settimana e Colonia anticipata alla prima di Agosto, veramente il tempo che intercorrerà tra le due manifestazioni sarà ridottissimo. Quindi, proprio per non mostrare roba già vista a giugno (che è mediamente lo standard in terra di Germania), secondo me ha fatto bene Sony a fare ciao ciao. Resta però da capire come si comporteranno con la PlayStation Experience, che nel 2014 si è rivelata un evento riuscitissimo: a dicembre, con tutti gli occhi del mondo puntati, senza distrazioni e al 100% per i cazzi loro, hanno vinto con merito e intelligenza. Quindi che faranno, niente PlayStation Experience e Paris Games Week in modalità "avanti tutta"? Oppure Paris Games Week e due mesi dopo PlayStation Experience, con gli annunci divisi più o meno equamente tra i due happening (però allora rischierebbe di ripresentarsi il collo di bottiglia tipico di E3/Gamescom)? Chi vivrà vedrà, io so solo che nel caso alla PlayStation Experience farei carte false per andarci. Sulla seconda parte: Colonia magari è scomoda e non particolarmente attraente PER NOI, quelli della stampa. Però la Gamescom è un evento a porte aperte, una bolgia dove il pubblico per la prima volta tocca con mano "cose", e penso proprio che i numeri siano dalla loro, quindi non vedo assolutamente margini per un cambio di data o di location. Anche perché immagino che avranno finito i biglietti per il weekend tipo a maggio, come sempre, quindi, se tanto mi dà tanto...
Stefano "Nabucodorozor" Talarico, vuole affogare la disperazione nelle birrette: Vi svelo un segreto: visto che ho scritto la domanda, so anche la risposta giusta! Colonia è in Germania e i tedeschi difficilmente ammetteranno di aver sbagliato qualcosa nella vita. Ciononostante, la Gamescom è concettualmente sbagliatissima, non ha alcun pregio al di là del fatto che si tiene nel complesso fieristico più grande d'Europa (e anche questo non è necessariamente un pregio, se devi percorrerla tutta per tre giorni di fila). La data è troppo vicina all'E3, a cui vanno anche i blog di culinaria, e molti di quelli che vanno all'E3 non vorrebbero buttare via le ferie per andare in Germania, a vedere le stesse cose viste due mesi prima. Avrebbe molto più senso che tutto si spostasse di qualche mese, e possibilmente in una città che non sia un dito in culo logistico raggiungibile solo con centoventi ore di auto o sei scali aerei con pernottamento ad Abu Dhabi. Voglio dire, Chieti richiede la stessa quantità di sforzo fisico per essere raggiunta, ma almeno alla fine ti danno gli arrosticini.
Francesco "Link" Fossetti, si ubriaca nei weekend e scrive risposte dalla dubbia moralità: La scelta di Sony mi sembra più che appropriata. Per tutto quello che hai appena detto e anche perché la visibilità che una conferenza può ottenere ad agosto è nettamente inferiore a quella che può ottenere in autunno, quando il mercato è sveglio, i giocatori sono attenti e attivi, non fanno 37 gradi se ti va bene.
Però, oh, resta il fatto che la Gamescom fa il pieno di gente tutti gli anni e, per quanto sia scomoda, incassa a manetta. L'ipotesi di un'altra fiera allestita “ad hoc” la vedo difficile, più probabile è che i publisher decidano di appoggiarsi su un'altra fiera consumer. In questo caso la Gamesweek di Parigi potrebbe davvero essere la soluzione più interessante, anche se la finestra di fine ottobre non potrebbe andar bene proprio a tutti (coi titoli più grossi in arrivo o usciti da poco, è sempre meglio non cercare di forzare la mano, sul fronte della comunicazione). Insomma, oh, secondo me ti tieni Colonia. Consolati, che da Fruh ci sono i crauti buoni.
Andrea "giopep" Maderna, quest'anno pacca: L'appuntamento tedesco è stra-consolidato e onestamente mi pare improbabile che perda la sua posizione, anche considerando che di anno in anno l'affluenza continua a crescere e che solo dodici mesi fa si festeggiava il record delle 335.000 presenze. Detto questo, oh, l'anno scorso, ridendo e scherzando, dalla Paris Games Week sono passate 272.000 persone. Una differenza di cinquantamila non è poco, per carità, ma la fiera parigina non è esattamente roba da sottovalutare. Per questo credo che la mossa di Sony ci stia tranquillamente. Se poi sia il primo sintomo di qualcosa di più grosso per il futuro ce lo dirà il tempo. Alla fine, sul piano dell'apertura al pubblico, dubito che le cose cambieranno: entrambe le fiere continueranno a crescere per i fatti loro. Non mi sento però di escludere nella maniera più assoluta che possa essere in preparazione una transumanza del lato business vero Parigi. Non che abbia informazioni al riguardo, però di fondo credo che la cosa dipenda anche molto da questioni organizzative e politiche. Posso aggiungere che, per quel che vale la mia impressione fondamentalmente da “esterno”, la GDC Europe mi sembra aver perso un po' d'impeto negli ultimi anni, mentre la Game Connection Europe (parigina, appunto) cresceva d'importanza. Aggiungiamoci che comunque la scelta di Sony rappresenta un segnale forte, che il mercato dei videogiochi francese fa i suoi bei numeri e che il complesso fieristico parigino non mi sembra avere molto da invidiare a quello tedesco sul piano dell'accoglienza. In compenso Parigi costa come due Colonia e pure quello è un fattore da tenere in considerazione. Insomma, vai a sapere. La mia previsione? Si sposta tutto a Parigi appena io me ne vado da Parigi.
Davide "Davez182" Moretto, ci scrive dalla spiaggia: Parigi, per mille motivi, sarebbe una location perfetta per proporre un evento come la Gamescom, e secondo me Sony in questo modo avrà il 100% dell'attenzione nei giorni della Gamesweek. Certo, sarà un evento diverso, probabilmente ci sarà anche meno coverage da parte dei giornalisti, ma negli ultimi due o tre anni Sony non ha sbagliato un colpo a livello di comunicazione e mi aspetto che anche in questo caso sia stato pensato tutto in maniera da monetizzare al massimo l'occasione. Per quanto riguarda il luogo, oltre ribadire che Parigi sarebbe molto meglio (ma io l'adoro, quindi non faccio testo), bisogna considerare che in Germania i videogiochi vanno forte, veramente fortissimo e quindi una fiera nella terra delle kartofen ha parecchio senso dal punto di vista di partecipazione del pubblico.
Nintendo arriva a Colonia nel momento peggiore possibile, coi postumi di un E3 a dir poco fallimentare e la recente scomparsa di Iwata. Assisteremo a un colpo di coda o a Kyoto sono tutti orientati verso il nuovo ciclo?
Marco "MDK7" Mottura, toglietegli tutto ma non le fiere: Nintendo a Colonia non esiste: ci sono state edizioni in cui fisicamente nemmeno aveva uno stand (mi pare invece che quest'anno ci sia, ma non ho voglia di googlare, quindi nel caso fatelo voi) e di certo anche questa volta non terrà nessuna conferenza o evento. Quindi, nella migliore delle ipotesi, è legittimo aspettarsi uno stand con la replica 1:1 di quanto mostrato a Los Angeles. E ci aggiungerei un bel "CHE CULO", tanto per chiuderla lì subito come si fa coi testimoni di Geova al citofono. Realisticamente, la Grande N batterà un colpo nei prossimi mesi, con le sue modalità atipicamente standard dei Nintendo Direct (che comunque potrebbero subire una revisione di qualche tipo dopo la dipartita di Iwata, chi lo sa). Ad ogni modo, prima del 2016 non si saprà una fava di NX e su Wii U le uscite non saranno esattamente densissime, quindi ne riparliamo tra parecchio.
Stefano "Nabucodorozor" Talarico, vuole affogare la disperazione nelle birrette: Nuovo ciclo, nettamente. Già l'anno scorso, dopo un ottimo E3, Nintendo si è praticamente limitata a fare presenza con lo stand espositivo e nessun annuncio di alcun tipo. Quest'anno, con l'aria che tira, un paio di totem col Wii U sarebbero già grasso che cola. Speriamo bene.
Francesco "Link" Fossetti, si ubriaca nei weekend e scrive risposte dalla dubbia moralità: Non credo che si assista ad un colpo di coda, ma soprattutto per quello che scrivevo sopra: Colonia è considerata una fiera consumer e Nintendo ha sempre riproposto quello che di giocabile c'era già a Los Angeles.
L'idea che comunque fossero orientati verso il nuovo ciclo è generalmente diffusa e, dopo quello che è stato presentato all'E3, forse anche assodata. Bisogna vedere quanto servirà a Nintendo per riassestarsi (a livello amministrativo e organizzativo) dopo la perdita di Iwata. Per un'azienda nipponica non è mai facile processare e affrontare un cambiamento del genere.
Andrea "giopep" Maderna, quest'anno pacca: Il nuovo ciclo è già iniziato e ci stiamo beccando i relativi sbalzi d'umore. Voglio dire, roba come Star Fox Zero e Metroid Prime: Federation Force è giustificabile solo se la si inquadra come sbalzi d'umore da ciclo mestruale. E dopo questa uscita dall'estremo cattivo gusto, per essere sicuro di inimicarmi tutti, butto lì anche un “Iwata puppamelo”. Così, gratuito. Troppo presto?
Davide "Davez182" Moretto, ci scrive dalla spiaggia: Nintendo purtroppo è in un momento tragico. Pur trainata dalle vendite dei portatili e degli Amiibo (pazzesco il successo dei pupazzetti Nintendo), è in un momento decisivo per il suo futuro e ha dovuto salutare qualche settimana fa un'icona come Satoru Iwata, che per quanto possa aver diviso, con le sue scelte, l'opinione pubblica, è stato oggettivamente una persona che ha condotto Nintendo in mezzo a mille tempeste, uscendone quasi sempre a testa alta. Ora c'è NX, e credo che a Colonia qualcosa si vedrà, e c'è Zelda, che dopo le mille critiche dell'E3 non può rimanere ancora nascosto. Non so come potrà superare questo momento, ma Nintendo ci ha abituato negli anni a risollevarsi anche da momenti difficili. Questo è uno di quelli. Dai Nintendo, dai.
La realtà virtuale: sappiamo quando uscirà Oculus Rift, ma non quanto costerà. Morpheus sembra giocare a nascondino, i competitor appaiono e scompaiono. E, tra l'altro, l'entusiasmo iniziale pare essere scemato, a fronte di limitazioni tecniche/hardware non proprio esaltanti o futuristiche. Quanta VR ci sarà a Colonia? E quanta ne rimarrà nel futuro prossimo dei videogiochi? Occhio: a seconda del vostro entusiasmo, potreste ritrovarvi con uno spinotto nella nuca. O in un salotto-nel-salotto.
Marco "MDK7" Mottura, toglietegli tutto ma non le fiere: Io, lo sapete, sono uno di quelli pro VR. Ma non perché creda ciecamente nei caschetti come nuovo standard del futuro (tutt'altro: lo scorso E3, pur mostrandomi belle cose, mi ha definitivamente convinto che la realtà virtuale alla fine NON diventerà di massa, perché ad oggi è ancora troppo limitata e limitante sotto più punti di vista), quanto perché mi piacciono le sperimentazioni, le trovate un po' fuori dal consueto, le soluzioni creative e, perché no, pure le cazzate assolutamente fini a se stesse. Voglio dire, io sono e rimango un fan del motion control - che, a proposito, con la realtà virtuale non potrà far altro che tornare in pista, con mio sommo gusto - e non ho mai disprezzato Kinect. Penso possa bastare no? Però nein, non credo che la Gamescom diventi VR-Landia così, dal nulla, dopo un E3 che doveva esserlo e non lo è stato manco per il cazzo.
Stefano "Nabucodorozor" Talarico, vuole affogare la disperazione nelle birrette: Spero ci sia pochissima VR, anche perché se quanto abbiamo visto è sempre più vicino alla forma definitiva, beh, non sono assolutamente interessato, e credo non lo siano più neanche gli scimmiati della prima ora. La conferenza Oculus all'E3 è stata l'emblema del facepalm, tra simulatori di salotto e giochi in 640x480 visualizzati in terza persona, alla faccia dell'immersività. E se da una parte le limitazioni hardware sembrano l'ostacolo ostico che ci si aspettava, Sony continua a mostrare Morpheus solo con demo tecniche. Onestamente dubito che il pubblico sia disposto a spendere (parecchi) soldi per un accrocchio comunque scomodo, buono solo per portare il gaming indietro di due generazioni. Meglio saltare un turno e rivederci (molto) più avanti.
Francesco "Link" Fossetti, si ubriaca nei weekend e scrive risposte dalla dubbia moralità: Mah, a me la realtà virtuale genera solo enormi sbadigli. Penso che a Colonia resterà dov'è stata finora: negli stand dei piccoli sviluppatori o in quelli gargantueschi di Oculus (assemblati mettendo insieme le proposte di piccoli sviluppatori). Non vedo un futuro roseo per la realtà virtuale nel mondo del gaming: esaurito più o meno l'effetto meraviglia, i giocatori stanno chiedendosi se sarebbero disposti a spendere per una periferica che dà il meglio solo con racing game e flight sim e gli sviluppatori riflettono sulla possibilità di inventare formule di gioco pensate esplicitamente per la VR, possibili solo grazie alla VR, e proprio per questo significative. Per ora non c'è riuscito nessuno e lo scarto di immersione che c'è nei titoli in prima persona giocati con il visore addosso viene controbilanciato da un sacco di problemi e compromessi e cazzi e mazzi.
Yoshida, che in Sony sembra l'unico davvero convinto di Morpheus, alla GDC dello scorso anno disse che la realtà virtuale non va considerata un'estensione del gaming, ma un nuovo media, con un nuovo linguaggio ed una nuova grammatica. Penso che abbia ragione. Il problema è che allo stato attuale dei fatti nessuno è riuscito ad assimilare le “regole grammaticali” e non sappiamo se sia un problema di abitudine o se sia proprio questa lingua nuova ad avere registri espressivi poco interessanti e un lessico molto limitato. Io sono più per la seconda.
Andrea "giopep" Maderna, quest'anno pacca: Onestamente ne ho le palle piene. La realtà virtuale mi intrippa e mi piacerebbe averla a disposizione per giocarci come roba alternativa, per le giornate in cui ne ho voglia, per quei due o tre giochi davvero incredibili. Insomma, la periferica, il Wiimote. Certo, un po' costosa, come periferica, ma insomma. Il punto, però, è che ne ho le palle piene. Ho provato per la prima volta l'Oculus Rift, quello ancora tenuto assieme col nastro adesivo, tre anni fa. Io mi stanco, dopo un po', ad aspettare la roba. Passiamo ad altro, via, circolare, ne riparliamo quando (se) sarà diventata roba disponibile, diffusa, consolidata.
Davide "Davez182" Moretto, ci scrive dalla spiaggia: L'entusiasmo iniziale è sicuramente scemato e per diversi fattori. Primo, col passare del tempo si è capito che è molto più difficile di quanto si immaginasse rendere un'esperienza godibile da tutti quel "prototipo" che ha fatto impazzire i nerd di mezzo mondo che era il primo Oculus. All'inizio si diceva "figata, quando poi sarà perfezionato…", il problema è che quel "perfezionato" sta portando via talmente tanto tempo che il giocattolo sta diventando vecchio. Secondo, il mondo dei videogiochi si sta accorgendo che un sistema del genere non sarà al 100% games-oriented, ma il videogiocare sarà solo uno dei suoi utilizzi, a mio avviso pure piccolo. Poi non parliamo del delirio da Tagliaerbe del salotto nel salotto, vabbbé. Morpheus, che alla fine sembra quello più focalizzato sul gaming, avendo Sony dietro, rimarrà, una volta uscito, un prodotto di nicchia, costoso, come già lo sono periferiche come PlayStation Camera e gli altri accessori. Paradossalmente, la cosa che mi intriga di più è HoloLens di Microsoft, ma anche lì, prima di poterlo commercializzare, la strada da fare è ancora lunghissima.
OK, torniamo a scommettere i soldi di Zave, come da tradizione, con la domanda copincollata di peso: l’annuncio che proprio ti aspetti dalla Gamescom? Ma anche la sbroccata che proprio dovrebbe tenersi alla GDCE, non ci formalizziamo.
Marco "MDK7" Mottura, toglietegli tutto ma non le fiere: Secondo me questa domanda dovrebbe essere bandita, dopo che un mese fa hanno davvero ripresentato The Last Guardian. Insieme a Final Fantasy VII (che, per inciso, IMHO non uscirà mai o comunque non su PlayStation 4) e Shenmue III, fra l'altro. E soprattutto senza che quello stronzo di Zave ci abbia scommesso e vinto una sega, dopo che un anno fa si è dovuto sparare una pizza gigante con uno zerbino sopra. Quindi, dai, io per motivi ideologici scelgo di non rispondere. Può bastare anche così, penso.
Stefano "Nabucodorozor" Talarico, vuole affogare la disperazione nelle birrette: Visto che (auspicabilmente) sarà l'unico speech che riuscirò a vedere, spero che Vandenberghe dia il meglio di sé e decapiti qualcuno col suo bastone da passeggio, mentre illustra col suo vocione i punti di contatto tra il sistema di combattimento di Dark Souls e quello di For Honor. Altrimenti, l'annuncio top della Gamescom sarà sicuramente quello del mio matrimonio con Genevieve Forget di Ubisoft. Siete tutti invitati: rinfresco e viaggio di nozze pagato da Zave, ovviamente.
Francesco "Link" Fossetti, si ubriaca nei weekend e scrive risposte dalla dubbia moralità: Kojima e Del Toro annunciano un nuovo progetto insieme. Lo lanciano su Kickstarter, superano Shenmue 3, poi Kojima si rende conto di cosa vuol dire lavorare senza i soldi e il tempo infinito, scoppia la bolla, si riconferma la maledizione di Del Toro, Hideo fra tre anni serve i crauti da Fruh.
Andrea "giopep" Maderna, quest'anno pacca: Non mi aspetto niente, ma mi farebbe molto ridere vedere Gabe Newell sul palco Microsoft che annuncia una roba col 3 nel titolo. Anche Portal, via.
Davide "Davez182" Moretto, ci scrive dalla spiaggia: Zak McKracken II: The Mindbenders are Back. Io ci avevo creduto al pesce d'aprile di Zzap! e ora è tempo che Double Fine accontenti anche me, ecco.