Cinquepercinque #6 – È arrivato Wii U!
Cinque domande per cinque persone, con risposte un po' a caso. Perché a noi di Outcast gli argomenti forti piace affrontarli così: facendo un gran casino. L'altro giorno, il caro Stefano Talarico, che ultimamente sta on fire e scrive per Outcast più veloce del proprio pensiero (a voi giudicare i risultati), mi ha proposto di riesumare Cinquepercinque, quella bella rubrica tanto carina e che non si manifesta qua dentro da agosto. Argomento del giorno? Ma ovviamente Wii U, che proprio oggi esce nei negozi europei, anche se probabilmente ha iniziato a uscire dai negozi già ieri o prima, perché sappiamo come vanno queste cose.
E quindi Stefano ha partorito una decina di domande, che io ho ridotto a cinque facendo un po' di frullato e poi sottoposto a cinque persone. Fra cui Stefano. Che ormai si fa le domande e si risponde da solo. Qualcuno lo fermi.
Se hai intenzione di comprare la console, qual è il gioco che vorrai assolutamente giocare e che quindi ti aspetti durante il suo ciclo vitale? E se non la compri, qual è l'annuncio che potrebbe farti cambiare idea?
Marco Mottura, gli piace DmC: La compro (tanto per cambiare!) per godermi i titoli first party Nintendo. Perché, al di là di tutto, restano videogame imprescindibili per la mia esistenza di videogiocatore. Tutto il resto - e a naso ho come il sospetto che non sarà moltissimo - verrà accolto dal sottoscritto come un piacevole extra, anche perché di base sono fermamente intenzionato ad acquistare anche le console NextGen di Microsoft (101% al day one) e Sony (80% day one). Tra i titoli già annunciati, scimmia massima per Bayonetta 2 (com'è sacrosanto che sia!) e, a prescindere, per qualsiasi cosa sforneranno i Retro Studios.
Stefano Talarico, esperto di Borderlands: Non ho intenzione di comprare la console, sebbene alcuni titoli già annunciati come The Wonderful 101 o Pikmin 3 stuzzichino il mio interesse. Bayonetta 2 non lo tengo in conto, visto che Nintendo non è nuova ad esclusive uscite su altre console e... insomma, mi aspetto un altro caso Resident Evil 4. L'annuncio che potrebbe farmi cambiare idea, probabilmente, sarebbe quello di uno Zelda steampunk (o comunque radicalmente diverso dal solito, una roba che faccia scandalo come Wind Waker, ma MOLTO di più), o, se vogliamo farla più banale, un F-Zero capace di esplodermi le poche sinapsi rimaste.
Ualone, presidente del Kaiba, ha risposto subito perché queste cose sono le sue preferite: Allora, Bayonetta 2 potrebbe essere a metà tra le due cose. È un gioco che tendenzialmente vorrei giocare e che potrebbe farmi cambiare idea sul non comprare la console. Perché al momento non ho alcuna intenzione di comprarla. E ad essere sincero, è difficile che un singolo gioco possa farmi cambiare idea. Più che un gioco, potrebbero farmi cambiare idea il sistema operativo, i servizi online, la parte social, le stats, gli achievement. Ecco, se arrivassero tutte queste cose insieme, e fossero fatte bene (fondamentale anche questo), forse potrei cambiare idea sulla console. Con un singolo gioco è molto più difficile. Però, ripeto, se devo fare un nome, quel nome è sicuramente Bayonetta 2.
Stefano Castelli, mi ha confidato che non gli piace Wii U e ci ritiene un branco di pazzi: No, dopo averla provata tre volte anche abbastanza a fondo, ho deciso per ora di non comprare Wii U. Diciamo che non mi è scattata alcuna "molla" e forse ho fatto indigestione dei capitoli di New Super Mario Bros, per cui neppure il nuovo capitolo per Wii U - pur molto bello - è riuscito a farmi piazzare una prenotazione. La comprerò sicuramente più avanti, magari tra uno-due anni, per giocarmi tutti i tipici giochi Nintendo che, mi aspetto, usciranno (Zelda, Metroid, etc, etc... ). Salvo, ovviamente, stravolgimenti importanti nella lineup dei prossimi mesi. Ora come ora sarei tentato solo da Super Mario e Pikmin 3 e ho idea che per i prossimi 6-8 mesi ci sarà una pesante penuria di giochi diretti a Wii U.
Francesco Destri, ha dato 7.5 ad Assassin's Creed III: Come ogni console da almeno dieci anni a questa parte, anche il Wii U dev'essere mio al day one. Non perchè sia un fan di Nintendo, ma perchè lo faccio con tutto quello che mi interessa. Ho ordinato la versione con ZombiU e Controller Pro e prenderò sicuramente anche Mario. Il mio sogno proibito? Di Bayonetta 2 non mi importa poi tanto. Adorerei tanto uno Zelda "only for Wii U" e un sequel di Eternal Darkness. Ci pensate? Un Eternal Darkness in HD da giocare col paddone?
Il GamePad causerà un tremito della forza come fece il Wiimote, portando i competitor a puntare parecchie risorse su quel genere di gaming?
Marco Mottura, gli piace DmC: Sinceramente non credo: a naso penso che i competitor continueranno a perseguire la via della forza bruta, persistendo al limite nel perfezionare esperimenti già effettuati in questa generazione (non mi riferisco tanto al fallimentare Move, periferica in cui Sony non ha MAI davvero creduto, quanto piuttosto a Kinect 2.0, verosimilmente incluso di default nella nuova Xbox). Va anche detto che buttare lì uno schermino sul pad tanto per dare fastidio, ed eventualmente rimanere coperti con l'opzione del "me too" in caso di successo gigaplanetario di WiiU, potrebbe essere comunque una strategia da prendere in considerazione ed un piano B non così drammaticamente complesso. Un po' come ha fatto Sony con la faccenda di quel "powerful and eregant system" del sensore all'interno del Sixaxis, per intenderci. Tutto questo ben sapendo bene che il GamePad non avrà MAI l'appeal commerciale e filosofico del Wiimote, sia chiaro.
Stefano Talarico, esperto di Borderlands: Non credo. Anzi, a dire la verità, faccio fatica a capire che benefici possa portare anche alla console stessa. Il Wiimote portava qualcosa mai visto prima nel mondo dei videogiochi, con molti titoli che basavano il loro gameplay proprio sull’uso del telecomando e delle sue funzioni. Il GamePad, invece, sembra quasi relegato ad essere usato per la mappa, il menu secondario, il minigioco o addirittura all’utilizzo come console portatile, almeno nei limiti di casa. Senza contare che il filone motion è rimasto abbastanza ghettizzato, creando di fatto un altro “genere” videoludico che ha attecchito poco sulle produzioni più grosse, per di più in maniera facoltativa: “hai la periferica? E giocati 'sto pezzettino col Move/Kinect, dai. No? Ok.”. Francamente, non vedo abbastanza margine creativo per un filone GamePad, né tantomeno credo che le terze parti abbiano voglia di investirci adeguatamente tempo e risorse.
Ualone, presidente del Kaiba, ha risposto subito perché queste cose sono le sue preferite: Non lo so, e se il genere di gaming è quello che ho visto finora, da una parte non mi interessa particolarmente, e dall'altra spero proprio di no. Non mi interessa l'aspetto multiplayer locale, che è l'unico che mi è sembrato sensato. I ruoli diversi in Nintendo Land, per esempio, sono divertenti. Ma non è quello un genere di gioco che mi interessa particolarmente. In ZombiU, invece, e questa è la parte per cui spererei di no, ho visto una accozzaglia di tentativi di sfruttare il GamePad a tutti i costi. Alcuni molto riusciti, altri meno, altri proprio sbagliati. E tutti, in ogni caso, per niente indispensabili e, anzi, in molti casi sicuramente scomodi. Però ci si copia sempre, nel mondo dei videogiochi, per cui è probabile che Sony e Microsoft prima o poi facciano qualcosa di simile. Speriamo lo facciano meglio, se proprio devono. Oppure speriamo che, nel caso di Microsoft, per esempio, ci si accontenti di SmartGlass, che è abbastanza utile perché non sfocia nel gaming vero e proprio.
Stefano Castelli, mi ha confidato che non gli piace Wii U e ci ritiene un branco di pazzi: Direi di no. Il Wiimote è stato una vera genialata, frutto del reale bisogno di Nintendo di creare qualcosa per "risalire la china" nel settore home dopo i risultati deludenti di GameCube. Il GamePad è figlio della necessità di proporre nuovamente qualcosa di nuovo, senza però essere supportato da quel colpo di genio che ha dato vita al Wiimote. Aspetto di vedere come sarà sfruttato dalle software house più creative, ma ho idea che per un po' non andremo oltre a mappe e inventari da gestire sul touch screen.
Francesco Destri, ha dato 7.5 ad Assassin's Creed III: Mah. Tutto dipenderà molto dalle vendite di Wii U. Se sarà un successo come Wii, non vedo perchè Sony e Microsoft non debbano proporre qualcosa di simile, anche se credo lo faranno con periferiche dedicate a parte e non come punto forte già "in the box" delle rispettive console next-gen. E poi con SmartGlass Microsoft sta proprio andando verso quella direzione, anche se per ora i giochi compatibili sono risibili (per quantità, intendo). Bisogna poi vedere in che tipo di giochi il GamePad brillerà di più. Aggiungerà davvero tanto solo ai titoli casual o anche a quelli tanto cari a noi outcastiani?
Secondo te Nintendo riuscirà a proporre un servizio online qualitativamente in linea con quelli di Sony e Microsoft o incontreremo i soliti problemi, i soliti limiti e magari pure una nuova aberrazione in stile Codice amico?
Marco Mottura, gli piace DmC: I codici amico ce li siamo fortunatamente levati dalle palle dopo anni di sofferenza, quello si sa. Ma per tutto il resto, la vedo VERAMENTE dura. Credo che sia una questione tanto di arretratezza, di incapacità tecnica (Nintendo è non una ma DUE generazioni indietro in fatto di online... e competenze simili non si maturano esattamente in un istante, specie se ragioni con l'ottica comunque conservatrice e "particolare" di un certo Giappone ben radicato nella grande N) quanto di filosofia vera e propria (il Miiverse e tutta l'infrastruttura di rete della console paiono organizzati in maniera radicalmente diversa rispetto alle controparti Sony/Microsoft). Insomma, ci sarà da soffrire come sempre da questo punto di vista, come già si può intuire dalle versioni Wii U di titoli quali Black Ops II e Sonic & All-Stars Racing Transformed.
Stefano Talarico, esperto di Borderlands: Le prime notizie, tra pannelli debug di Miiverse lasciati aperti ed account eShop legati a una sola console, non lasciano intravedere molti passi avanti. Anche perché il vantaggio di Xbox Live nei confronti di PlayStation Network rimane buono, e con queste premesse il progetto di Nintendo rischia di arenarsi sugli scogli dell’inadeguatezza, come già successo in passato. Tuttavia, l’industria giapponese dei videogiochi ultimamente ha acquisito una certa consapevolezza dei suoi limiti, e questo fa ben sperare. Magari, con qualche integrazione allo staff che si occupa dell’online, Nintendo saprà lavare l’onta dei Codici amico, facendoci percepire una Nintendo Difference, questa volta in positivo, anche online.
Ualone, presidente del Kaiba, ha risposto subito perché queste cose sono le sue preferite: Ahahahhaha, ecco, giustamente c'era anche questa domanda. È il motivo che potrebbe farmi comprare la console e sinceramente non credo ci sarà. Ma mi spiego meglio. È possibile, e credo che i tempi siano anche maturi per questo, anche in casa Nintendo, che ci sia un servizio online funzionante. Senza codice amico (che infatti, per fortuna, non serve più) e senza particolari fastidi. Secondo me questa parte è possibile. Non ci scommetterei proprio la casa, ecco, ma fin qui secondo me ci si può arrivare. Ma per essere qualitativamente in linea con la concorrenza devi fare di più già oggi e chissà cosa dovrai fare fra un anno o due, quando ci saranno le nuove console di Sony o Microsoft. No, secondo me Nintendo sarà indietro in questa generazione, sull'online, quasi allo stesso modo in cui era indietro nella scorsa.
Stefano Castelli, mi ha confidato che non gli piace Wii U e ci ritiene un branco di pazzi: La domanda che mi pongo, più che altro, è: Nintendo ha davvero bisogno di un massiccio servizio online? Molto probabilmente, ciò che viene offerto da Wii U - apparentemente già un passo in avanti rispetto alla situazione desolante dell'online di Wii - dovrebbe essere più che sufficiente per convincere parte degli acquirenti a fare il "grande salto" e dedicarsi ai giochi online. I Codici Amico sono anche figli di una politica "family friendly" di Nintendo, una sorta di rassicurazione rivolta più che altro ai genitori. Come tali, se davvero Nintendo vuole ampliare la sua fascia di utenza, dovrebbero semplicemente essere sostituiti da un sistema differente che contenga qualche parental lock in più.
Francesco Destri, ha dato 7.5 ad Assassin's Creed III: Francamente non sono andato online con Wii una sola volta in cinque anni (l'ho venduto l'anno scorso per la troppa polvere che stava prendendo), se non per gli aggiornamenti di sistema. Quindi non mi pongo tanto il problema. Spero solo che Nintendo proponga al più presto qualcosa di molto più simile a PlayStation Plus che non a al Live Gold. Paghi un cinquantone all'anno e hai esclusive, salvataggi online e soprattutto giochi gratis da scaricare. Ma dubito che tutto ciò avverrà in tempi brevi...se mai avverrà.
Far uscire una console arretrata a livello hardware puntando su una forma di gioco "non convenzionale" pagherà di nuovo, o questa volta la novità non è abbastanza significativa da spingere massaie e nonnine ad acquistare una console?
Marco Mottura, gli piace DmC: Impensabile bissare il successo astronomico del Wii, per motivi statistici e pratici: il GamePad non fa - né farà mai - l'effetto che fece a suo tempo il Wiimote. Non ne ha la forza comunicativa, la genialità dirompente, la freschezza assoluta. Ciò detto, i margini per il successo della console ci sono eccome... anche perché c'è un universo (che è poi la maggioranza schiacciante!) al di fuori dei forum e della cerchia di gamer più appassionati, e la storia dimostra che la fortuna di una piattaforma NON è in alcun modo legata alle sue performance tecnologiche. Anzi.
Stefano Talarico, esperto di Borderlands: Credo che difficilmente il pubblico delle massaie e delle nonnine capisca che il Wii U sia una nuova console, anche per come è rappresentata sulla scatola: la grossa figura del GamePad che spicca sulla console (simile al Wii), ad un occhio disattento può sembrare semplicemente una nuova periferica. Anche se lo capisse, comunque, dubito che sia un pubblico interessato ad aspetti come l'alta definizione o il gioco a TV spenta. Col Wii gioca già a quello che vuole, pagare 299 € per non avere Wii Fit non ha senso. Almeno per ora. Se in futuro Nintendo lancerà un nuovo filone enigmistico à la Dottor Kawashima o un Cooking Mama (non vuole essere un commento sessista, è che non mi viene in mente un altro gioco apprezzatissimo dal pubblico femminile che non sia un puzzle game, pardon) che sfrutti il GamePad, magari in concomitanza con un calo dei prezzi, non escludo che Wii U possa di nuovo fare il botto tra le over 35.
Ualone, presidente del Kaiba, ha risposto subito perché queste cose sono le sue preferite: Non credo che le famiglie siano interessate, questa volta. Il target è il ragazzino, secondo me. Il GamePad non può essere attraente per il nonno, perché è uno schermo in più, un casino. Non è come quel bel telecomando che ti faceva fare le mosse come nella realtà. Che tu, nonno, lo vedi e dici "Oh, ma fammi provare". Perché lo capisci che puoi provare. Tutto quello che vedi fare a tuo nipote ti è chiarissimo. Ora, se guardi tuo nipote giocare col GamePad, non puoi capire. È in parte come quando l'altro nipote gioca con un normale controller, in parte più complicato. Insomma, no, secondo me la novità non è abbastanza significativa, stavolta. Il che non significa che non venderà comunque tantissimo, anche per una questione di nome. Non ci giocheranno tutti i membri della famiglia, magari, ma Wii U è sempre un regalo sicuro per i figli.
Stefano Castelli, mi ha confidato che non gli piace Wii U e ci ritiene un branco di pazzi: Per rispondere a questa domanda dovrei analizzare la percezione dell'utente medio e potrebbe non uscirne un quadro propriamente positivo. Molto probabilmente, già il solo vedere Super Mario in alta definizione sul salotto di casa sarà recepito come un notevole salto tecnologico (e, diciamo, per un utente abituato a Wii, lo è decisamente). Quindi si, secondo me l'attuale potenza di Wii U sarà più che sufficiente a garantire continuità alla strategia commerciale di Nintendo, almeno per quanto riguarda gli utenti provenienti da Wii: ricordate le reazioni di persone che da PSOne passavano direttamente a PS2 senza aver neppure intravisto un Dreamcast acceso con Soul Calibur? Ecco.
Francesco Destri, ha dato 7.5 ad Assassin's Creed III: Fermo restando che al pubblico di massa non frega una cippa di motori grafici, shader, tearing, aliasing e frame rate, non penso che Nintendo si sia preoccupata granché per la CPU di Wii U, che a quanto pare fa abbastanza pena. Alla fine i giochi saranno comunque mille volte meglio di quelli per Wii, che ultimamente non si potevano proprio guardare, e questo basterà ad accontentare molti, nonnine e massaie comprese. Certo, Wii U non venderà mai gli oltre cento milioni di pezzi di Wii, ma non per questo prevedo un flop. Secondo me sarà una console di transito e avrà il suo buon successo, almeno in questo primo anno. Dopo sarà la volta delle nuove Xbox e Play 4 e a quel punto potrebbe succedere davvero di tutto.
Credi che Nintendo riuscirà, come sperava, ad ottenere nuovamente l'apprezzamento di quel pubblico "hardcore" che ha disprezzato il Wii a suo tempo?
Marco Mottura, gli piace DmC: Penso che si ripeterà quanto visto col Wii: usciranno comunque titoli hardcore accanto alla prevedibile invasione di prodotti casual, ma la percezione generale sarà quella di una console non esattamente per gamer "duri e puri". Anche perché, ancora una volta, il sistema di controllo standard della piattaforma Nintendo è troppo particolare per coniugarsi con quello che è il videogame tipo nell'anno 2012. O qualcuno crede che VERAMENTE le terze parti si metteranno a sviluppare IP in esclusiva o anche solo titoli multipiattaforma con versioni realmente dedicate al GamePad (e per realmente dedicate non intendo "con la mappa sbattuta sul padellone", of course)? Oltretutto i primi indizi mi sembrano piuttosto indicativi: dove sono le edizioni Wii U di DmC, Metal Gear Rising, Tomb Raider e GTA V (tanto per citare titoli di un certo calibro in arrivo nel 2013 su PS3 e 360)?
Stefano Talarico, esperto di Borderlands: Le premesse non sono delle migliori. Conosco nintendari doc che hanno perorato la causa anche nei momenti più bui e che non sono affatto entusiasti della console, anche se sono disposti a vendersi la madre per avere la console prima del day one. Magari, con qualche annuncio bomba di grossi titoli e nuove IP, senza dimenticare un adeguato supporto dalle terze parti, Wii U riuscirà a sorprendere tutti e a riguadagnarsi la fiducia del suo pubblico. Altrimenti, rischia di rimanere in un limbo in cui l’utente Wii non ha motivi per cambiare console, e l’hardcore gamer non ha lo stimolo a giocare l’ennesima variazione sul tema di New Super Mario Bros. e compagnia (per quanto bello possa essere, un more of the same è pur sempre un more of the same).
Ualone, presidente del Kaiba, ha risposto subito perché queste cose sono le sue preferite: Mah, la vedo molto dura. L'intenzione la noto, ma sarà veramente difficile tra un anno o due, quando usciranno i primi giochi con l'Unreal Engine 4, o chessò. E secondo me anche proprio a livello di servizi, di organizzazione online con gli amici, con i clan, non credo che i pro si troveranno a loro agio con Wii U. Secondo me ha preso una strada completamente diversa, Nintendo, che può ancora pagare, anche con Wii U, ma che difficilmente richiamerà l'attenzione degli hardcore gamer. A parte i fan Nintendo che compreranno Wii U e poi giocheranno solo con le altre console, come hanno fatto nella scorsa generazione con Wii. Ma a parte questi, i giocatori di Call of Duty, i fan di GTA, i pro di FIFA eccetera difficilmente saranno interessati a Wii U. È stata una buona mossa quella di arrivare sul mercato prima della fine di questa generazione, in modo da poter essere competitivi a livello di hardware con Xbox 360 e PlayStation 3. Ma, appunto, senza offrire qualcosa di più, è difficile anche distogliere l'attenzione degli hardcore da Xbox 360 e PlayStation 3. Soprattutto se i servizi online di queste altre console (in particolare Xbox Live) funzionano meglio.
Stefano Castelli, mi ha confidato che non gli piace Wii U e ci ritiene un branco di pazzi: Qui ci piazzerei un bel "no". La mossa della pubblicazione di Bayonetta - un gioco che in pratica nessun altro voleva - è un esempio lampante dell'approccio che Nintendo ha scelto per fare avvicinare gli utenti "hardcore" a Wii U. Il punto è che l'assenza di maggiore potenza hardware (o almeno, la presunta tale) non permette alle versioni Wii di giochi multipiattaforma di offrire qualcosa di più rispetto alle versioni PlayStation 3 e Xbox 360. Anzi, i primi titoli multipiattaforma sono persino qualche gradino sotto rispetto alle controparti uscite so console che hanno 6/7 anni sulle spalle. Chi gioca da anni con Assassin's Creed o Call of Duty su PlayStation 3 o Xbox 360 difficilmente sposterà le sue attenzioni sulle versioni Wii U, magari tra l'altro abbandonando la community online con cui gioca da anni. È molto più probabile che l'utente hardcore compri Wii U appositamente per Mario e Zelda. Certo, se poi si leggono le considerazioni di Miyamoto stesso circa lo stupore relativo alle aspettative dei fan di F-Zero, si resta piuttosto perplessi riguardo l'interpretazione di "hardcore" che ha Nintendo.
Francesco Destri, ha dato 7.5 ad Assassin's Creed III: Credo di si. Le possibilità ci sono tutte e ZombiU mi pare un'esperienza hardcore niente male. Peccato che all'orizzonte per ora ci sia ben poco di hardcore.