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Agosto 2012: Esce veramente di tutto | Old!

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Ottanta, Novanta, Zero e Dieci. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Il 14 agosto 2012 si manifesta sui negozi digitali Papo & Yo, intrigante gioco d'avventura che racconta del giovane Quico, ragazzino brasiliano dal padre alcolista e abusivo che si rifugia in un mondo di fantasia, dove incontra una creatura mostruosa nota come Metaforone. Il gioco viene accolto con moderato entusiasmo e dieci anni dopo Vander Caballero si occuperà prevalentemente di realtà virtuale. Qui la nostra recensione dell'epoca, a firma Etna.

Il giorno dopo tocca a Sound Shapes, deliziosa esclusiva Sony curata da Queasy Games che propone sostanzialmente un gioco di piattaforme incentrato sulla musica e su tutta una serie di idee schizzatissime per quanto riguarda le meccaniche e l'esplorazione dei livelli. A me piace tantissimo.

Lo stesso giorno vede anche l’uscita di Dust: An Elysian Tail, esclusiva Xbox Live Arcade che si inserisce di prepotenza nel filone dei metroidvania che sta esplodendo in quegli anni. Il gioco sviluppato dallo studio Humble Hearts viene accolto con discreto amore dalla critica e vende la sua bella milionata di copie. Marco Mottura apprezza con moderazione.

Passano due giorni e tocca a Sleeping Dogs, sorta di Grand Theft Auto virato in zona triade che trae grande ispirazione dal cinema poliziesco di Hong Kong e, vista la trama a base di poliziotti sotto copertura, non può che far venire in mente Infernal Affairs (di cui The Departed è il remake americano). Il gioco riscuote un buon successo, ma non tale da soddisfare le aspettative di Square Enix, portando così all’annullamento dello sviluppo di seguiti e spin-off assortiti. Negli anni diventerà comunque un discreto cult. E qua vi linko la recensione vintage del De Luca ma anche un ricordo recente del Di Franco.

Contemporaneamente si manifesta sui Nintendo 3DS europei New Super Mario Bros. 2, forse il più bistrattato fra i vari episodi della serie New e, in generale, uno fra i giochi di Mario meno amati di sempre. O almeno così io me ne ricordo l’accoglienza, tutta a base di critiche alla difficoltà troppo bassa e all’eccessiva somiglianza al primo episodio. Questo non gli impedirà comunque di diventare il quinto gioco più venduto per 3DS, dall’alto dei suoi (quasi) quattordici milioni di copie. E infatti la serie andrà avanti senza vergogna alcuna. Qui la recensione del Gretta.

Servono quattro giorni perché salti fuori un altro discreto cult come Darksiders II. Nel gioco si controlla Morte, che porta in dote il compito di dare una mano a suo fratello Guerra, protagonista del primo episodio. La struttura rimane quella specie di misto fra God of War e Zelda che già era alla base del primo episodio, anche se qui frullata in un approccio più libero e dispersivo alle ambientazioni. Accolto in maniera piuttosto positiva dalla stampa, Darksiders II non vende abbastanza per rifarsi dei costi di sviluppo fuori misura (circa 50 milioni di dollari) e, anche a causa della bancarotta di THQ, la serie si incarta. Risorgerà svariati anni dopo con un terzo episodio e uno spin-off. All’epoca, comunque, ce lo recensì checco.

Il 23 agosto tocca a Guild Wars 2, MMORPG che arriva a sette anni di distanza dal primo episodio e prova a farsi notare giocando tantissimo sull’importanza della narrazione, spesso trascurata dal genere. Lanciato, come il primo Guild Wars, come gioco da acquistare ma senza abbonamenti da sottoscrivere, diventerà interamente free to play nel 2015 e continuerà ad essere attivo anche dieci anni dopo l’uscita. Alla recensione ci pensò il De Luca.

Abbiamo poi Transformers: La caduta di Cybertron, sparatutto in terza persona basato sui mitici giocattoli Hasbro che fa da seguito al War For Cybertron di due anni prima e ne porta avanti la buona qualità. Il gioco viene accolto favorevolmente da critica e pubblico e due anni dopo uscirà una specie di terzo episodio. Qui la recensione del Destri.

Il 24 agosto arriva invece Dark Souls: Prepare to Die Edition, versione PC del gioco di un anno prima che introduce una serie di contenuti aggiuntivi successivamente proposti anche su console tramite DLC. La riedizione genera fra l’altro svariate polemiche, un po’ per la sua qualità, un per l’uso di DRM molesti. Ma che ci dobbiamo fare? Qua comunque c’abbiamo vari contenuti a tema Dark Souls.

Quattro giorni dopo tocca a Rock Band Blitz, spin-off scaricabile della serie Rock Band che, come già aveva fatto Rock Band Unplugged su PSP, va sostanzialmente a recuperare le meccaniche di Frequency e Amplitude, i due giochi con cui lo studio Harmonix si era fatto conoscere. Rock Band Blitz viene venduto con venticinque canzoni incluse ma permette anche di utilizzare tutti i pezzi acquistati per Rock Band 3. Purtroppo, cinque anni dopo, alla scadenza dei diritti sulle canzoni, il gioco svanirà dai negozi digitali. Nel frattempo Harmonix ci avrà riprovato con un nuovo Amplitude.

Il mese si chiude con l'uscita su iOS di Super Hexagon, capolavoro assoluto di Terry Kavanagh che rielabora un prototipo da Game Jam a sua volta intitolato Hexagon. Non sto manco a descrivervelo, ribadisco solo che è un capolavoro. C'è comunque la recensione vintage del Talarico.