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E anche questo E3 è andato! | Cinquepercinque

Cinque domande per cinque persone, con risposte un po' a caso. Perché a noi di Outcast gli argomenti forti piace affrontarli così: facendo un gran casino.

In un lampo di proattività, quest’anno abbiamo deciso di offrirvi anche l’edizione post-E3 di Cinequepercinque, per scoprire assieme cosa la fiera abbia lasciato nelle capocce dei cinque che ci hanno allietato con le loro previsioni. È andata bene? È andata male? È andata? Lo scopriremo solo leggendo.

Buona lettura!

Il Microsoft and Bethesda Games Showcase ha detto qualcosa di sinistra?

Vincenzo Aversa, insegnante in pensione: Ha detto le solite cose ovvie e una verità che, secondo me, ovvia non lo era affatto. Starfield in esclusiva è una dichiarazione di guerra che OK, volemose bene tutti, ma Phil Spencer non vuole servirla su un piatto d’argento a Sony. La politica di acquisizioni non ha ancora dato i suoi frutti più importanti ma se ne avverte comunque l’importanza a lungo termine.

Stefano Talarico, grafico per deformazione: Se per "di sinistra" si intende "27 delle 30 cose che vedete qui arriveranno nel Game Pass", sì, dai. Sicuramente mi aspettavo di più, tant'è che parlavo di trionfo e alla fine è arrivato "solo" l'annuncio di un gioco al mese fino a fine anno. Pure Redfall, per essere un gioco nuovo di Arkane, mi ha intrigato meno di quanto mi sarei aspettato, ma considerando quanto mi è scesa la fotta per Deathloop nel corso dei mesi, direi che forse non sono loro, ma sono io. Comunque, oh, ad avercene.

Stefano Calzati, cattivo sotto investitura: Destra, sinistra, Microsoft ha sicuramente detto qualcosa di populista e popolare: "Paghi l'abbonamento e noi ti facciamo giocare ALLA QUALSIASI". Poi si può discutere di sostenibilità, di proprietà ecc, ma per chi ha un mutuo da pagare, il Game Pass è una manna per restare al passo con le uscite a un prezzo sorprendentemente onesto. Ci avevo beccato sui trailer eh, però, tra uno Starfield su cui fantasticare e un Forza Horizon 5 che va bene così, anche senza rivoluzioni ma con la grafica pompata, c'è da star sereni. Ah datemi Replaced, che ha letteralmente rimpiazzato The Last Night.

Andrea Peduzzi, sabotatore professionista: Se per “qualcosa di sinistra” consideriamo validi tutti gli annunci a favore di Game Pass, tra cui la manciata di classici Bethesda, l’intrigante 12 Minute e altre cose a caso tipo Yakuza: Like a Dragon, che tenevo in standby in vista di una PlayStation 5 ancora irraggiungibile, #einvece non appena avrò girato questa lista a giopep me lo andrò a scaricare su Xbox. Se-se-se allora sì, dai! Ogni passo in direzione dei modelli che prediligono l’accesso al possesso mi garba, fosse anche solo per i vincoli digitali annessi, e a oggi il servizio di Microsoft costituisce una fra le piattaforme (sì, dai, lasciatemela sparare) più ganze sulla piazza.

Marco Mottura, celebrità di Twitch: Diciamo che è stato più Microsoft in grandissimo spolvero, Nintendo che si ricorda di avere un impegno a 10’ dall’impegno stesso e poi il vuoto pneumatico attorno. Al di là però dei demeriti altrui, che sono tanti e clamorosi, resta comunque la solidità di una conferenza che avrebbe fatto il botto anche in un’edizione leggendaria, figuriamoci in questa. Annunci, ritmo, zero chiacchiere o almeno un po’ di gameplay: Microsoft ha fatto molto più del suo, confermando la solidità pazzesca del Game Pass, vera superstar del suo modo di intendere la next-gen.

Un’assai fumosa Bethesda in apertura e chiusura è servita più come (comunque convincente) dichiarazione di intenti che altro, però appunto alla fine quello che ti ricordi dopo lo showcase è che il Game Pass diventa una specie di passe-partout potentissimo, anche in virtù del per nulla scontato supporto delle terze parti, che si presenteranno al day one con Stalker 2, Back 4 Blood e altro. Ah, Somerville per me best della conferenza e quindi dell’oasi fiera, e anche Replaced non sarebbe male se non fosse un volgare plagio. Con stile, eh, ma sempre un plagio.

Ubisoft, Gearbox, Square Enix, Warner Bros., Bandai Namco, Capcom: l'E3 delle terze parti ti ha lasciato più contento o più MACCOSA?

Vincenzo Aversa, insegnante in pensione: Molte “conferenze” non le ho nemmeno seguite in diretta, per la prima volta dopo 15 anni, tanto erano basse le aspettative. Il mercato dei tripla A non è più numericamente in grado di riempire uno show e si è vista tanta voglia di svincolarsi da questo pazzo giugno di attesa e aspettative folli. EA, per esempio, è scappata a luglio ma la stessa Ubisoft, che invece era presente, ha dimostrato di preferire l’evento singolo, senza rivali, per presentare Far Cry 6. Di sicuro, io non ho più voglia di ascoltare chi non ha niente da dire.

Stefano Talarico, grafico per deformazione: La seconda. Con tutto che il nuovo Mario+Rabbids mi rende super felice, tutto il resto mi è sembrato poco interessante, poco nuovo, poco tutto. Questi due anni sono stati difficilissimi per tutti, e non è un caso che le cose un po' più convincenti siano venute fuori da lavorazioni cominciate prima che tutto andasse in vacca. Verranno tempi migliori.

Stefano Calzati, cattivo sotto investitura: Il fatto che mentre stia scrivendo questa risposta non mi venga in mente assolutamente nulla di presentato da queste major la dice lunga! Boutade a parte, Mario + Rabbids Sparks of Hope è amore puro, una roba talmente bella, colorata, appassionata da far commuovere. Riders Republic è talmente matto che non gli si può non voler bene, e soprattutto che animazioni incredibili hanno tirato fuori? Pazzesche! Per il resto, Final Fantasy Origin, che doveva essere il titolo di punta di Square, pare una roba veramente vecchia e con pochissimo stile. La sensazione è che si farà una gran fatica a tirarci fuori qualcosa di interessante. Sicuramente la roba più bella uscita fuori dalla miscellanea è di Bandai Namco ed è Elden Ring, detto da uno che non ama i souls ma che è rimasto atterrito dalla bellezza di questo trailer, design pazzesco, combat system feroce, immaginario dal fascino fuori parametro. Che bellezza!

Andrea Peduzzi, sabotatore professionista: Più la seconda. Lo showcase Capcom, uno dei pochi che mi è capitato di seguire in diretta, mi è parso una sòla pazzesca; non sono particolarmente attratto da cose tipo Marvel’s Guardians of the Galaxy o Back 4 Blood, tanto per dirne due, e come se non bastasse, l'esistenza di Mario+Rabbids Sparks of Hope è stata svergognata in anticipo da Nintendo.

Poi vabbè, Elden Ring discorso a parte: mi ha gasato tantissimo, e per quanto non vada esattamente pazzo per gli open world, ho la sensazione che il level design di Miyazaki non mi lascerà girare completamente da solo. Questo, senza contare la “verticalità” suggerita dal destriero e il fatto che in un genere contestualmente rigido come i soulslike, persino lo spostamento di una virgola potrebbe fare parecchia differenza in termini di meccaniche.

Marco Mottura, celebrità di Twitch: Profondo imbarazzo. Le uniche due che hanno fatto finta di provarci sono state Ubi e Square, ma con risultati comunque modesti. Bella sempre per Rabbids 2 su cui avevo proprio completamente perso ogni speranza, male-male Babylon’s Fall, che fa preoccupare anche per altre produzioni PlatinumGames, il resto è grossomodo profondo imbarazzo.

Scrivo questa domanda sullo showcase Nintendo prima di aver visto lo showcase Nintendo: perché?

Vincenzo Aversa, insegnante in pensione: Nintendo è la mia più grande delusione dell’E3 2021. Se per gli altri sono disposto ad azzerare le aspettative, da loro voglio qualcosa di più di un Wario Ware, un Metroid crediamoci e un orribile (esteticamente) remake di Advance Wars. Anche in tempi di Covid. Switch doveva snellire la produzione di giochi con un’unica piattaforma da servire e i risultati non sembrano confermarlo. Ma, si sa, quando Nintendo vende tanto, bisogna piegare la testa e farle solo complimenti. O così pare.

Stefano Talarico, grafico per deformazione: Ma che ne so. Wario e mezzo filmato del nuovo Zelda non possono risollevare una partenza a base di Smash Bros. X Tekken e metà presentazione ambientata nel 2001.

Stefano Calzati, cattivo sotto investitura: E Nintendo alla fine fa il suo, ormai votata alla sobrietà e al "vi facciamo vedere la roba che esce a breve, così non buttiamo benzina nel motore dell'hype", tirando fuori dal cilindro un nuovo Metroid, che è sempre festa, un nuovo WarioWare, un vecchio ma nuovo Advance Wars quando ormai si dava l'IP per morta e poi Zelda, madonna Zelda, 1 minuto di trailer che certifica LA BELLEZZA. Non ho bisogno di sapere altro, sono dentro. Poi Shin Megami Tensei V in scioltezza, Fatal Frame riesumato dalla bara di Wii U e quella cialtronata assurda del Game & Watch di Zelda. Switch nel pieno della sua maturità, con buona pace di aggiornamenti hardware presunti.

Andrea Peduzzi, sabotatore professionista: E io pure rispondo senza aver visto lo showcase, ma sull’onda degli annunci e dei trailer che mi è capitato di sbirciare in separata sede: sono curiosissimo riguardo a Metroid Dread, pur condividendo in parte le medesime perplessità di Maderna sul cosiddetto “2.5D”, ho una gran voglia di tornare nella Hyrule di Breath of the Wild senza necessariamente passare per i musou e resto in attesa di Shin Megami Tensei V. Ma soprattutto GODO, GODO, GODO per l’assenza di Switch Pro o comunque lo vogliate (non) chiamare: non c’ho soldi da spendere, oh!

Marco Mottura, celebrità di Twitch: Di Nintendo bisogna segnalare l’atteggiamento inverosimile verso gli streamer, roba che al confronto Adinolfi è progressista e liberale. Al di là di quel presupposto molto poco simpatico, alla fine il Direct è stato passabile: niente di epocale - oddio, Metroid Dread lo sarebbe pure stato concettualmente, ma quel Metroid Dread lì mi sa troppo di produzione di secondo piano e non riesco ad esaltarmi come avrei fatto in altre circostanze - però il 2021 di Switch alla fine sarà molto meglio del previsto. Pieno di mezze robe ripescate un po’ così, ma comunque ossigeno rispetto alle premesse.

Considerando che nessuno c'ha preso, qual è stato l'annuncio a sorpresa che ti ha più soddisfatto?

Vincenzo Aversa, insegnante in pensione: Domanda che mi ha messo in difficoltà. L’unica vera sorpresa, almeno per me, è stata Mario + Rabbids 2 e mi ha soddisfatto, quindi prendiamola per buona. Mi ha sicuramente più sorpreso quello che non si è visto: la campagna di Halo, Starfield (quello vero, intendo) e, ovviamente, Switch Pro.

Stefano Talarico, grafico per deformazione: Non me lo aspettavo, e ad essere onesti credo sia passato quasi in sordina per molti, ma Immortality di Sam Barlow è una cosa bella.

Stefano Calzati, cattivo sotto investitura: AHAHAHAHAHAHAHHA MA IO AVEVO CHIESTO UN NUOVO WARIOWARE ED È SUCCESSO VERAMENTE!!! Profetico! Per il resto, sicuramente Metroid Dread, che è una coccola agli orfani di Prime 4. Ne avevamo bisogno!

Andrea Peduzzi, sabotatore professionista: Nessuno in particolare, anzi, sono rimasto delusissimo. Barro Avatar: Frontiers of Pandora ma proprio per non lasciare la casella in bianco.

Marco Mottura, celebrità di Twitch: Al di là dei miei gusti personali, Forza Horizon 5 che non solo si presenta bello turgido, ma arriva pure a novembre di quest’anno. Oggettivamente un grandissimo colpo. Nel mio piccolo boh, manco Windjammers 2 mi hanno dato, quegli stronzi.

E quindi, chi ha vinto l'E3 2021?

Vincenzo Aversa, insegnante in pensione: Sarò molto banale: l’Xbox Game Pass. In questo momento di transizione, sembra essere l’unica certezza dell’industria dei videogiochi. Diventa, ogni giorno che passa, più impressionante e dirompente a livello comunicativo, con un potenziale inespresso capace di cappottare il mercato per gli anni a venire. Ogni annuncio è un attentato alla mia voglia di acquistare videogiochi e immagino che sia ancora peggio per chi, a differenza mia, non ne comprava 200 l’anno. Limite mio, ma faccio anche fatica a considerarla una vittoria per tutti.

Stefano Talarico, grafico per deformazione: Ha vinto lo sporco. Lo sporco sulle carrozzerie di Forza Horizon 5, nello specifico.

Stefano Calzati, cattivo sotto investitura: Ho voglia di essere conciliante e dico che l'abbiamo vinto noi, che avremo veramente un botto di roba a cui giocare, ben più di quella a cui potremo giocare per davvero, con un panorama indie che scoppia di salute (ma avete visto che roba? Tra Devolver, MS e Guerrilla Collective, roba da lingua sul pavimento) e i tre competitor (si anche Sony, che non c'era ma che non si può trascurare) che hanno in ballo uscite belle quadrate e di sicura qualità. Sono mancate un po' le terze parti, evidentemente ancora in sofferenza post-2020, ma secondo me c'è poco di cui lamentarsi. Ecco, forse l'E3 l'ha perso l'E3, che ora come ora rimane un mero rituale collettivo, che va benissimo, eh, ci piace, ma basta che anche solo una tra Microsoft e Nintendo molli la baracca per far crollare tutto. Due edizioni in cui l'E3 ha scoperto di poter fare a meno di sé stesso, e adesso servirà veramente qualche idea importante per ritornare luogo centrale e fondamentale della game industry.

Andrea Peduzzi, sabotatore professionista: Come ho proclamato sui social: lo vince a mani basse Razer con le mascherine che si illuminano, amplificano la voce e ti iniettano anche la droga. Ma i generale con tutta la conferenza, così tamarra e stragasata che mi ha convinto ad abbandonare Apple*.

*Potrebbe non essere vero.

Marco Mottura, celebrità di Twitch: La puzza di cadavere. Seriamente, dai, edizione impresentabile.