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eXistenZ #10 - Minecraft: The History of Mojang

eXistenZ è la nostra rubrica in cui si chiacchiera del rapporto fra videogiochi e cinema, infilandoci in mezzo anche po' qualsiasi altra cosa ci passi per la testa e sia anche solo vagamente attinente. Si chiama eXistenZ perché quell'altro film di Cronenberg ce lo siamo bruciato e perché a dirla tutta è questo quello che parla proprio di videogiochi.

I ragazzi di 2 Player Productions hanno un indiscutibile talento: sanno trovarsi al posto giusto nel momento giusto. È successo qualche anno fa, con Reformat the Planet, il loro primo documentario, che con tempismo perfetto documentava la rinascita del movimento della Micromusic, ed è successo di nuovo con l'avventura di Double Fine e il boom di Kickstarter con Tim Schafer. Non credo che siano dei geni della regia, della fotografia o del montaggio, ma il lavoro che stanno svolgendo è molto importante. Con il loro fiuto stanno immortalando uno fra i momenti più emozionanti della storia dei videogiochi, riprendendo le realtà che stanno scuotendo le fondamenta di un intero settore. Ed ecco quindi che arriva Minecraft: The Story of Mojang, una cronaca del primo anno dello studio indipendente fondato da San Markus “Notch” Persson, ideatore di Minecraft, beato tra i designer, santo protettore dei nerd che siede alla destra del pad.

Dico santo perché questo documentario è sostanzialmente un'agiografia, il racconto di un uomo senza macchia che trionfa sul male e diffonde la bontà e il divertimento nel mondo. In due ore di film non ci sono litigi, conflitti e momenti d'ombra di nessun tipo. C'è l'emozione legata alle varie tappe affrontate dal team di Minecraft, con il passaggio alla fase beta e ovviamente con la spettacolare uscita della versione “finale”, ma delle paure, delle difficoltà e delle incertezze non c'è traccia. Rispetto a Indie Game: The Movie, in cui Jonathan Blow e Phil Fish si rivelano allegri e ottimisti come un best of dei Joy Division, la storia di Minecraft è fatta solo da vibrazioni positive. Il buono è simpatico, ha tanti amici, trionfa sul male, e tutti vissero felici e sommersi dai dollari. È un po' un peccato, perché sono sicuro che in un anno di storia ci siano state più ansie e si siano manifestati problemi (anche solo pratici) di quanto il lavoro di 2 Player Productions lasci pensare.

Detto questo, la storia di Mojang è a tutti gli effetti una fiaba per geek. Raccontando il successo di Notch, è impossibile non far trapelare il suo carattere giocoso e amichevole. Si rimane colpiti dalla sua umilità, e soprattutto dall'integrità che ha mantenuto, anche dopo essere diventato un multimilionario e avere ottenuto lo status di rockstar del game design. La vita di Notch è il sogno di ogni videogiocatore: è la storia di un uomo qualunque, di un vero appassionato di videogiochi, che rischia il tutto per tutto e vince, ottenendo strabilianti ricchezze e creando un fenomeno di costume, una pietra miliare, un gioco destinato a lasciare un segno indelebile nella storia dei videogiochi. Il successo di Notch non suscita invidia, bensì ammirazione, e la cronaca dei suoi trionfi riempie il cuore di speranza, proprio come in uno di quei film natalizi un po' buonisti. Oltre a questo, il documentario affronta anche ciò che succede fuori da Mojang, mostrando i risultati dell'impatto culturale di Minecraft (dai costumi di Halloween all'insegnamento nelle scuole) e intervistando i membri più influenti della community. Il tutto è costellato da sapidi interventi di altre rockstar del videogioco, come Tim Schafer e Peter Molyneux, che oltre a incensare san Notch. lanciano degli interessanti spunti di riflessione.

Di grande pregio, infine, la colonna sonora, composta per l'occasione da C418, l'ispiratissimo musicista responsabile delle atmosfere di Minecraft. Il film è disponibile per 8 dollari su Redux, in versione digitale, con sottotitoli, file scaricabili in HD e varie opzioni di streaming, il tutto senza DRM. Se siete legati ai beni fisici, è disponibile un DVD a 20 dollari, mentre se siete al verde è disponibile un pratico torrent, creato direttamente dagli stessi produttori di 2 Player Productions (che ovviamente, però, preferirebbero i vostri soldini). Se avete investito decine di ore in Minecraft, The Story of Mojang non vi deluderà, e se invece per qualche motivo non l'avete mai toccato, la visione vi farà venire un'irresistibile voglia di colmare l'imperdonabile lacuna.