Old! #266 – Luglio 2008
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".
Il 4 luglio del 2008 si manifesta sulle PSP europee Echochrome, intrigante puzzle game prodotto da Sony che si incentra su giochi di prospettiva ispirati alle geometrie di M. C. Escher. Il protagonista è una sorta di manichino che si muove autonomamente, con il giocatore impegnato a ruotare le forme che compongono i percorsi, per modificarne la struttura in base alle illusioni dettate dalla prospettiva. Echochrome riscuoterà successo sufficiente da giustificare un seguito per PlayStation 3 e uno spin-off portatile intitolato Echoshift.
Lo stesso giorno vede l'uscita europea di Space Invaders Extreme per DS e PSP. Il gioco è una rielaborazione del classico Space Invaders di Taito, del quale vuole celebrare il trentesimo anniversario proponendo un gameplay che si poggia sulle basi storiche ma le rielabora in chiave moderna. Circa un anno dopo si manifesterà anche una versione per Xbox 360, a cui collaborerà nientemeno che Jeff Minter, mentre in occasione del quarantesimo anniversario, Space Invaders Extreme giungerà anche su Steam. Un seguito vero e proprio si vedrà invece nel 2009 su Nintendo DS.
Il 24 luglio 2008 esce su PlayStation Store Siren: Blood Curse per PlayStation 3. Si tratta del terzo episodio per la serie nata su PlayStation 2, che in realtà è anche una sorta di remake del primo capitolo, in una certa misura semplificato e occidentalizzato, per lo scorno di molti fan. Sarà anche l'ultima uscita per la serie e con il suo creatore Keiichiro Toyama successivamente impegnato su Gravity Rush.
Circa una settimana dopo tocca invece a Geometry Wars: Retro Evolved 2, nuovo capitolo dello sparatutto twin stick nato come contenuto bonus di Project Gotham Racing 2. In questa seconda uscita vera e propria, vengono introdotte svariate novità, soprattutto per quanto riguarda le modalità di gioco e le opzioni per il multiplayer. Accolto trionfalmente da critica e pubblico, il gioco godrà di un seguito ben sei anni dopo.
Il giorno dopo segna l'uscita su PlayStation 3 e Xbox 360 di Soul Calibur IV, proprio dieci anni dopo il manifestarsi del primo episodio (che era poi in realtà il secondo Soul, ma non sottilizziamo). Questa nuova uscita, che fra i personaggi extra ne propone tre pescati dall'universo di Star Wars, introduce una serie di novità importanti sul piano delle modalità di gioco, compreso l'inedito supporto al multiplayer online. La serie andrà avanti in tutta serenità per almeno altre due uscite.
Lo stesso giorno vede arrivare sui Wii giapponesi Fatal Frame: Mask of the Lunar Eclipse, quarto capitolo della serie nata nel 2001 e primo a manifestarsi su una console Nintendo. Il gioco, che può vantare la collaborazione di Suda51, si appoggia sul Wiimote per il controllo della torcia elettrica a disposizione della protagonista, ma tramite una meccanica critica da molti perché poco intuitiva. Purtroppo, il pubblico occidentale non avrà occasione di unirsi al coro, dato che l'annunciata conversione non si manifesterà mai. Verrà però pubblicata una traduzione amatoriale nel 2010 e, cinque anni dopo, il quinto episodio per Wii U arriverà anche da noi.