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Agosto 1981: IBM invade il mondo dei personal computer | Old!

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Ad agosto del 1981, Gremlin Industries lancia in sala giochi Super Moon Cresta, prodotto grazie alla licenza ottenuta da Nichibitsu. Basato sullo stesso hardware del gioco di un anno prima, questo seguito non offre praticamente nulla di nuovo. Le uniche reali differenze stanno in una velocità complessivamente superiore e nel fatto che i nemici rispondono al fuoco del giocatore scaricandogli bombe addosso. Ne risulta, ovviamente, una difficoltà maggiore, ma insomma, è davvero poca cosa.

Più interessante, a questo punto, l'uscita di Astro Wars il 10 agosto. Si tratta del secondo gioco nella linea di mini cabinati da tavolo prodotti da Grandstand, che provano a riprodurre in un contesto semi-portatile l'esperienza della sala giochi. Astro Wars è sostanzialmente un clone di Galaxians dalla grafica molto rudimentale ma che a conti fatti riesce a proporre le sue quattro belle fasi e un gameplay divertente. Nonostante lo schermo da perdita di diottrie immediata e i controlli da tunnel carpale istantaneo, nel contesto del 1981 è davvero un bell'oggetto, che non a caso farà la gioia di molti bambini e diventerà negli anni un oggetto di culto.

Passano un paio di giorni e IBM lancia l’IBM PC 5150, primo modello nella sua linea di personal computer, che darà vita al concetto di “IBM compatibile” e dominerà sostanzialmente il mercato per tutti gli anni Ottanta, diventando di fatto lo standard del settore, con la sola linea Macintosh di Apple a costituire una concorrenza sensata. E sebbene si tratti di macchine per lo più votate all’ambito professionale, la scena del videogioco su PC si svilupperà in maniera costante, con anzi alcuni generi esistenti quasi solo in quel contesto, e il formato diventerà pilastro fondamentale del settore videoludico.

Chiudiamo tornando in ambito portatile, con l’uscita dell’undicesimo Game & Watch, nonché terzo nel formato widescreen e primo ad essere basato su una licenza: Popeye. Nel gioco si controlla Braccio di Ferro, che ciondola in barca mentre cerca di mangiare gli spinaci e altro cibo lanciato verso di lui da Olivia, con Bruto che prova a stenderlo a cazzotti e martellate. Popeye non venderà bene come altri Game & Watch ma questo non impedirà a Nintendo di dedicare altri due giochi portatili al personaggio nel corso del 1982, uno in formato Panorama e uno in formato Table Top.