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Agosto 1992: Pallette (ancora non) rosa, frattaglie e baseball | Old!

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Ottanta, Novanta, Zero e Dieci. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Il 3 agosto del 1992 arriva in Europa Kirby's Dream Land, che segna l'esordio di Kirby con un gioco di piattaforme per Game Boy curato da Masahiro Sakurai e pensato per risultare accessibile ai non appassionati di giochi d'azione, senza però rinunciare a svariati elementi di sfida opzionali. In pratica è la demo di quello che diventerà in seguito il mantra di tutta la produzione Nintendo. Il gioco introduce già alcune caratteristiche fondanti del personaggio ma non tutte. Per esempio, quando Kirby inghiotte i nemici, non ne può assumere le caratteristiche. Kirby's Dream Land viene accolto con favore da critica e pubblico, dando vita a una serie particolarmente longeva, fra seguiti e spin-off.

Un paio di giorni dopo tocca a Splatterhouse 2. Oddio, fatico a trovare date precise, ma insomma, prendiamo per buona questa. Il seguito dell’arcade di culto che abbiamo affrontato in Retroutcast qualche mese fa prova a rilanciare la serie con un’uscita esclusiva su Sega Mega Drive che porta avanti il tragicomico racconto horror dell’originale conservandone le base di gameplay. La serie proseguirà con un ulteriore seguito diretto nel 1993 e un remake/reboot nel 2010.

Infine, il 20 agosto 1992 vede arrivare sui NES europei StarTropics, caso rarissimo di gioco sviluppato da Nintendo per il solo mercato occidentale. Si controlla Mike, quindicenne di Seattle capitano della squadra di baseball che finisce coinvolto in un’avventura fantastica a base di labirinti, extraterrestri e animali parlanti. Chiaramente costruito sul modello del primo Zelda, StarTropics si conquista un posticino nel cuore dei suoi giocatori e si meriterà addirittura un seguito due anni dopo con Zoda's Revenge: StarTropics II, che potrà fra l’altro vantarsi di essere il penultimo gioco Nintendo pubblicato su NES.