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Lavori in corso

Mi sono già espresso sulla concretezza: è bello nominarla, sembra maturità e rispetto, ma è una noia mortale. Ci fidiamo così poco del giudizio delle persone (a ragione, non fraintendetemi) che abbiamo deciso che è meglio non farsi giudicare, non esporsi. In futuro, però, avremo meno polemiche ma ancora più esseri umani ignoranti. Ignoranti nel senso che ignorano quanto abbuffano le cosine a noi altri. Ne sarà valsa la pena?

Il leak di GTA6 (ne abbiamo chiacchierato qui) ha dimostrato che le aziende fanno bene a giocare a carte coperte, il pubblico non è abituato ai “lavori in corso” e si esprime come davanti al prodotto finito. Nella loro testa le decisioni sono semplici, immediate, lineari, senza margine di errore, come è possibile allora sbagliare? Solo per dolo, per incapacità, non c’è mai altra ragione.

Sfoglio vecchie riviste cartacee, è un mio feticismo, ed è strabiliante trovarsi di fronte a un videogioco che non ha mai visto la luce. Leggi l’anteprima del giornalista, o l’intervista allo sviluppatore, e puoi vedere cosa poteva essere, dove si voleva arrivare, come fa ad essere importante che non abbia mai visto la luce? Il mondo è fatto anche delle sue imperfezioni, dei suoi fallimenti, delle sue brutture, e invece abbiamo deciso che è meglio nasconderli sotto il divano.

Cyberpunk 2077 ha disgustato le masse, anche a ragione, ma è uno scandalo figlio di un pubblico che trae sempre troppo presto le sue conclusioni. È bello quello che ho deciso che è bello, deve essere bello, non può essere che bello. I venditori di fumo continueranno ad esistere, è il loro mestiere, ma gli strumenti per renderli innocui ci sono, basta solo ascoltarli.

Avete i soldi nelle mani, un cervello nelle teste, nessun preorder vi è mai stato imposto per Regio Decreto. Potreste vedere tutti i giochi mai esistiti della storia se solo imparaste a tenerlo nei pantaloni. Il portafoglio.