Le guerre sceme di Happy Wars
Mentre gli utenti di PC sono ormai abituati al concetto di free-to-play (o "Free2Play", che fa più figo), questo modello di business traducibile in "facciamo finta che li facciamo giocare gratis, tanto poi spendono comunque un sacco di soldi" è relativamente nuovo per quanto riguarda il mondo delle console. Microsoft sta provando a sondare questo interessante terreno su Xbox 360 con ben due giochi: Ascend: New Gods, ancora senza una data di uscita, e il qui presente Happy Wars, ormai disponibile da più di un mese a tutti gli abbonati Xbox Live Gold (dunque si, è free-to-play, ma solo se pagate l'abbonamento Gold... tanto per anticipare domande e polemiche tipo "Eh, ma allora non è..."). Dunque, basta entrare nel marketplace di Xbox LIVE, cercare Happy Wars e scaricarlo sulla console per iniziare subito a giocare con questo bizzarro videogame scritto dai giapponesi di Toy Logic. E in effetti di giapponesità, in Happy Wars, ne troviamo parecchia, a partire dall'idiotissimo stile grafico adottato per i personaggi per passare poi alla trama abbastanza demenziale che vede due fazioni - una che adora un dio-drago e l'altra fissata con un enorme gatto... - eternamente il lotta fra loro per i più futili motivi.
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Queste rivalità si traducono in eserciti composti da un massimo di sedici personaggi, che si scontrano in svariate arene nel tentativo di fare breccia nel castello degli avversari e distruggere la statua del drago o del micione. Al momento dell'iscrizione al gioco, ci vengono assegnati ben tre personaggi, uno per ciascuna delle classi disponibili. Il guerriero è ovviamente dedicato al combattimento corpo a corpo ed è dotato di abilità mirate semplicemente a fare male agli avversari. Il mago è specializzato nel combattimento a distanza e può lanciare sia incantesimi offensivi (palle di fuoco, fulmini, tornadi... ), sia potenziare gli attacchi dei guerrieri alleati. Infine, il chierico è una tipica classe di supporto, che può difendere e curare gli alleati, nonché costruire varie strutture nelle arene come scale per scavalcare le mura del castello nemico, arieti per abbattere le porte e cannoni da usare come postazioni difensive. Ogni volta che durante la partita il nostro personaggio passa a miglior vita, potremo selezionare quale classe utilizzare prima di riapparire sul campo di battaglia.
All'inizio di ciascun combattimento, tutti i personaggi sono di primo livello e possono potenziarsi accumulando punti-esperienza eliminando nemici e compiendo svariate altre azioni. All'aumentare di livello si sbloccano abilità speciali, assegnate casualmente a seconda della classe del nostro personaggio. Da un lato l'elemento casuale annulla qualsiasi pianificazione della crescita del nostro personaggio, dall'altro dona una certa dose di imprevedibilità, che tutto sommato non guasta, considerando la leggerezza con cui Toy Logic ha approcciato il gioco. Inoltre, al termine di ogni battaglia, i personaggi perderanno comunque i livelli di esperienza accumulati e con essi le abilità acquisite, costringendo così i giocatori a iniziare ogni battaglia con un personaggio di primo livello.
I patiti della crescita dei personaggi non resteranno comunque delusi, poiché, se le abilità non sono permanenti, l'equipaggiamento lo è eccome: armi, armature, elmi, scudi e oggetti speciali fanno parte del nostro inventario e restano con noi da partita a partita, permettendoci di potenziare i nostri personaggi e di assegnare loro anche qualche abilità speciale. Gli oggetti raccolti sul campo di battaglia vengono generati casualmente e difficilmente risultano molto potenti: per migliorare la nostra dotazione, dobbiamo vincere numerose battaglie per accumulare denaro (pardon, "Happy Coins") e oggetti e visitare poi un buon fabbro, che sarà in grado di potenziare l'equipaggiamento fondendo tra loro differenti oggetti della stessa classe. Le monete possono inoltre essere investite in un mini-gioco in stile Ruota della Fortuna, che ci permette di ottenere altri oggetti. Chi volesse bruciare le tappe potrà spendere denaro vero per comprare appositi biglietti. con cui ottenere potenziamenti ed equipaggiamento.
Happy Wars è un videogame che si impara a giocare in pochi minuti, anche grazie al completo tutorial che spiega passo passo le distinte abilità delle tre classi di personaggio. Apprese le basi, si affronta la fase più complessa e controversa del gioco: il caos. Immaginate trentadue giocatori che partono all'assalto dei castelli avversari, ciascuno che gioca per sé, senza un minimo di coordinazione. Trentadue personaggi dalla faccia idiota che si azzuffano impugnando spade di legno e lische di pesce, che sparano di tutto dalle loro bacchette magiche e che, per puro caso, di tanto in tanto riescono a sfondare le difese del castello avversario e a vincere una partita, laddove la maggior parte degli scontri tra "novizi" termina con il semplice conteggio delle torri di controllo conquistate allo scadere dei cinque minuti concessi per la battaglia.
Il primo approccio con Happy Wars è più o meno così e non lascia particolarmente entusiasti. A questo dobbiamo aggiungere una discreta quantità di problemi "di gioventù", come le frequenti disconnessioni e i cinque minuti buoni di attesa per la creazione di una partita. Insomma, un gioco partito col piede sbagliato. Questa recensione, però, la state leggendo ad oltre un mese dal debutto del gioco su Xbox LIVE Arcade e fortunatamente le cose sono un po' cambiate. Innanzitutto, sembra che la gente abbia capito come giocare. Al di la delle frequenti risse insensate, che avvengono comunque, è possibile incappare in gruppi che si organizzano, che agiscono in modo più o meno coordinato e che addirittura si studiano le mappe per imbastire uno straccio di strategia. Inoltre, un paio di patch pubblicate nelle scorse settimane ha decisamente migliorato le performance del gioco: ora è possibile entrare più facilmente in partita e le disconnessioni sembrano scomparse. Insomma, col gruppo giusto (magari formato proprio dai nostri amici?) e con un po' di pratica, Happy Wars si rivela un gioco assai gustoso. Non splendido e forse neppure bello. "Bellino", questo si. Ma comunque un'esperienza capace di divertire e che può rivelarsi molto più profonda di quello che inizialmente può sembrare. Contando poi che è pure gratuito, direi che il consiglio è quello di correre a scaricarlo e provare a farci una manciata di partite.
Ho scaricato Happy Wars da Xbox Live e ci ho giocato abbondantemente, prendendomela comoda per provare tutto quel che c'era da provare e osservare l'evoluzione del gioco nel corso delle settimane successive al lancio. Mi sono dimenticato di scrivere questo paragrafo, e quindi me l'ha scritto il Maderna.