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Librodrome #66: I viscidi fumetti di Hotline Miami

Attenzione. Ogni due settimane, in questa rubrica si parla di cultura. Niente di strepitoso, o che ci farà mai vincere il Pulitzer, ma è meglio avvertire, perché sappiamo che siete persone impressionabili. E tratteremo anche dei libri. Sì, quelle cose che all’Ikea utilizzano per rendere più accattivanti le Billy. E anche le Expedit.

Dunque, è uscito Hotline Miami 2, che stiamo facendo? Nel senso, è uscito Hotline Miami 2, perché perdo tempo a scrivere di un fumetto in 'sta rubrica, quando potrei impiegarlo in maniera migliore, per esempio giocando a Hotline Miami 2? Beh, perché Hotline Miami 2 è una roba preziosa, va gustata con calma, nel modo giusto, al momento giusto, quando mi sentirò pronto a farlo. Tutte scuse? Tutte scuse. Ma va bene lo stesso. Nel mentre, più o meno in corrispondenza con l'uscita di Hotline Miami 2, si è conclusa la pubblicazione del fumetto digitale di Hotline Miami, operazione più o meno promozionale condotta per accompagnare l'arrivo del gioco. E quindi, questa settimana, su Librodrome si parla del fumetto digitale di Hotline Miami, così, per intrattenermi mentre aspetto di giocare a Hotline Miami 2.

Hotline Miami 2: Wrong Number Digital Comic ha un titolo che veramente uno si chiede se non poteva essere il caso di usare un po' la fantasia, ma insomma, bisogna ammettere che comunica il messaggio in maniera molto chiara e semplice. Scritto da Maurizio Furini e Federico Chemello, disegnato da Alberto Massaggia, questo simpatico fumetto a base di violenza e squartamenti "racconta" una storia in pieno stile Hotline Miami, puntando tutto sull'impatto brutale, la scansione un po' sconclusionata, i temi tosti, l'atmosfera angosciante e le mazze da baseball piantate con forza nella faccia del prossimo tuo. Non mi è chiaro se, come e dove si inserisca di preciso all'interno della cronologia dei giochi, anche perché, come dicevo, il secondo episodio devo ancora giocarlo, ma posso dire che si apre con qualche rimando al gioco originale e parte poi a raccontare cose per i fatti suoi.

La "storia" segue vicende politicamente stra-scorrette di personaggi viscidi e moralmente abietti, mostrandoli mentre si fanno prendere da un certo qual desiderio di violenza improvvisa e immotivata, lungo quattro numeri pieni di gente morta male, più un capitolo conclusivo che trasporta all'improvviso in [ spoiler ]. E com'è? Eh, è strano. La narrazione è piuttosto basica e sfilacciata, accompagnata da uno stile grafico rozzo, non particolarmente forte, ma tutto sommato adatto ai temi e alle situazioni di Hotline Miami. La verità? Non è niente di che e ne sto scrivendo solo per due motivi. Il primo è quello ovvio: si tratta del fumetto di Hotline Miami, che offre un po' di contesto aggiuntivo per le vicende del primo episodio e pone le basi per quel che accade nel secondo. In questo senso, da fan, è interessante e, considerando che è stato reso disponibile gratis, perché non concedergli la decina di minuti che mi ha richiesto la lettura? A posto così.

C'è un secondo motivo ed è la natura stessa dell'operazione. Non è la prima volta che viene realizzato un fumetto promozionale di accompagnamento per un videogioco e non è neanche la prima volta che viene distribuito in maniera gratuita. Però, tutto sommato, considerando che spesso grossi publisher fanno pagare, e neanche poco, fumetti ben peggiori, non ci si può lamentare. Inoltre, Hotline Miami 2: Wrong Number Digital Comic (ah, che titolo meraviglioso!) si è manifestato sotto forma di applicazione realizzata dagli stessi ragazzi di Dayjob Studio, vale a dire gli autori del fumetto (italiani, vogliamo loro bene!).

Vi si può accedere tramite Steam o scaricando l'applicazione da Gog.com e facendolo ci si ritrova tra le mani un fumetto digitale semplice, ma dalla realizzazione più che dignitosa. Certo, mancano opzioni ormai standard legate alla lettura "dinamica" o alla regolazione dello zoom, ma si legge bene, si sfogliano le pagine accompagnati da un pregevole effetto sonoro di swoosh e ci si gode della bella musica a tema di sottofondo. Poteva andare peggio. Ma soprattutto: dopo l'apertura ai film, possibile che vedremo Steam spalancare le porte anche al mondo dei fumetti digitali? Vai a sapere.