Old! #290 – Gennaio 2009
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".
Il 16 gennaio del 2009, Mirror’s Edge arriva su PC, forte di tutto quello che ci si può attendere: mouse e tastiera, of course, ma anche un po’ di novità tecnologiche, fra cui il supporto agli effetti PhysX, che piazzano in giro per il mondo di gioco bandiere, panni, tessuti e un sacco di altra roba tutta bella svolazzante, ottima per provare piacere fisico/estetico e sentire quindi giustificato il recente acquisto di una nuova GPU. Per il resto, il gioco rimane quello, quindi è una ficata. Una ficata con mouse, tastiera e tessuti svolazzanti, però. Quindi ancora più una ficata.
Tre giorni dopo, le novità sono meno gioiose: dopo quattordici anni di attività, chiude Ensemble Studios, sviluppatore texano specializzato in giochi di strategia e responsabile per serie di successo come Age of Empires ed Age of Mythology, ma a cui dobbiamo anche Star Wars: Galactic Battlegrounds e Halo Wars, interessante tentativo di cavalcare un brand sulla cresta dell’onda per portare il genere degli RTS su console con un’interfaccia studiata appositamente. Lo studio, tra i cui fondatori si segnala fra l’altro Bruce Shelley, uno dei creatori di Civilization, è stato acquisito nel 2001 da Microsoft (che del resto ha pubblicato tutti i suoi giochi, tranne quello dedicato a Star Wars), e ha proseguito poi il suo lavoro internamente, fino appunto alla chiusura nel 2009. I reduci dell’esperienza, nel corso degli anni, fonderanno ben cinque studi diversi, dalle fortune alterne.
Infine, il 23 gennaio 2009 arriva su PlayStation 3 e Xbox 360 Skate 2, secondo episodio della serie nata due anni prima ma in realtà terzo titolo a portare quel nome, dato che nel 2008 ha visto la luce Skate It su piattaforme Nintendo. Il gioco vede il protagonista appena uscito di prigione, cinque anni dopo l’arresto subito in Skate, e impegnato a rendere nuovamente popolare lo skateboarding in una San Vanelona sopravvissuta a un terremoto devastante. L’ambientazione è open world e il gameplay sviluppa ulteriormente il sistema di controllo a doppio analogico ideato per la prima uscita. Accolto con favore da critica e pubblico, al di là dei dubbi relativi a meccaniche che lo rendono un po’ ostico per i principianti, Skate 2 godrà di un ulteriore seguito nel 2010.