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NES Remix 2: La rivincita dei matusa

Com'era prevedibile, e infatti nella recensione del primo episodio l'avevo supposto, Nintendo ci riprova con NES Remix. In questa seconda uscita la formula non cambia, ma naturalmente troviamo una nuova ondata di vecchie glorie e qualche novità social molto interessante. Per chi non sapesse di che si tratta, e non avesse voglia di andare a leggere la recensione del primo capitolo, riassumo brevemente il succo di NES Remix 2. In pratica abbiamo diversi classici Nintendo a 8bit, ma non si tratta di una raccolta. Ogni gioco ci viene proposto sotto forma di sfide di pochi secondi che, una volta superate, ne sbloccano di nuove.

Ma quello è Link, e dietro ci sono dei Boo, e il livello appartiene a Super mario Bros. 3... qualcosa non torna.

Prendiamo come esempio Super Mario Bros. 3. Potrebbe esserci richiesto di colpire dieci nemici con la stellina, raccogliere venti monete o schiacciare un certo numero di Goomba, tutto entro un dato limite di tempo. Fatto ciò, ci vengono assegnati punti Bit che ci permettono di ottenere timbri per i nostri messaggi su Miiverse e delle stelle (da una a tre, in base alla nostra abilità). Progredendo nel gioco e completando le varie missioni, si sbloccano nuove sfide e nuovi titoli: Punch Out, Wario's Woods, Metroid, Kid Ikarus, Ice Hockey e molti altri (in totale sono dodici), ognuno da affrontare sempre con la stessa formula delle mini sfide. Non finisce qui, però, perché completando le prove dei singoli giochi, avremo accesso ai remix a cui si riferisce il titolo, dove le situazioni sono imprevedibili: potrebbe quindi capitare di dover usare la Principessa di Super Mario Bros. 2 in un livello di Super Mario Bros. 3, o Samus di Metroid in un livello di Kid Icarus. Le varianti sono tantissime e spesso particolarmente bastarde.

Infatti, naturalmente, le abilità dei vari personaggi, trasportate in giochi differenti, danno il via a una serie di problematiche decisamente rilevanti: Kirby in un livello di Mario? il batuffoloso gomitolo rosa non è in grado di rompere i mattoni come il noto idraulico nostrano, sarà quindi il caso di... aspirarli?! Giocando a Dr. Mario invece, potreste trovarvi nella situazione in cui la schermata di gioco passa da quella colorata del NES a quella monocromatica del Game Boy, e non vi descrivo altri esempi per non rovinarvi il gusto di scoprire da voi quello che i mattacchioni di Nintendo hanno escogitato.

I singoli giochi sono riproposti esattamente come si presentavano su NES, riportandone perfettamente, oltre alla grafica, anche i limiti hardware originali: Sprite che scompaiono, cali di frame rate, ecc. Tutto riprodotto con precisione maniacale. Come nel primo episodio della serie, la cosa strepitosa è notare come questi giochi nascondessero una profondità nel game design davvero sconvolgente, e per molti versi quasi insospettabile, cosa che viene a galla quasi sempre nelle prime sfide proposte per ogni titolo, da apprendere e sfruttare se vogliamo conseguire dei buoni risultati avanzando nelle sfide.

Samus senza armatura, roba che non si vede tutti i giorni!

Proprio a proposito di risultati eccellenti, Nintendo ha introdotto la possibilità di pubblicare su Miiverse il replay delle vostre performance migliori (o almeno questo è quello che mi pare di aver capito, visto che mentre scrivo queste righe il gioco non è ancora ufficialmente disponibile, e quindi le funzioni legate al Miiverse non mi sono totalmente accessibili), per potervi bullare con tutti di quanto siete nerd, o magari anche scoprire qualche nuovo trucchetto osservando il replay di altri abili smanettoni. Dalle parti di Kyoto, questa volta, devono aver fumato roba buona, per concederci tanto!

La generosità di Nintendo, però, è andata addirittura oltre e nel pacchetto è stato infilato anche Super Luigi Bros. Di che si tratta, vi chiederete voi? Ora ve lo dico! In pratica, e senza mezze misure, trattasi del primo Super Mario Bross. per NES, in questo caso tutto intero, ma con Luigi al posto del fratello. Le uniche differenze con il gioco originale risiedono nelle ben note caratteristiche di Luigi, che salta più in alto e ha una maggiore inerzia nella frenata rispetto a Mario, e nel particolare che l'intero gioco è specchiato, quindi tutti i livelli vanno percorsi da destra verso sinistra. Vi assicuro che la cosa è più alienante di quanto possiate immaginare.

Anche un vecchio classico come questo, giocato e rigiocato mille volte, cambia drasticamente affrontato a scrolling invertito.

Se poi siete in possesso del primo NES Remix, si sblocca una terza opzione: il Championship Mode. In questa modalità ci vengono proposte tre sfide specifiche in successione da portare al termine in poco più di sei minuti: raccogliere cinquanta monete nel primo livello di Super mario Bros., raccoglierne venti nel primo livello di Super Mario Bross. 3 e, con i restanti minuti a disposizione, fare più punti possibile in Dr. Mario. Il punteggio di queste sfide verrà pubblicato automaticamente sulla classifica online e, quotidianamente, se riuscirete ad essere tra i primi dieci giocatori in classifica, guadagnerete un timbro speciale.

Insomma, come già nel primo episodio della serie, Nintendo sfrutta bene i suoi marchi storici, facendo leva sui sentimenti dei nostalgici e dei retro gamer ma strizzando l'occhio anche ai nuovi giocatori volenterosi di fare un tuffo nel passato ed entrare a contatto con le pietre miliari che hanno fatto la storia del settore e creato paradigmi per tutti i giochi a venire. Il prezzo del biglietto é ragionevole (€ 9,99) e trovo che sia un acquisto abbastanza obbligato per tutti gli appassionati Nintendo e della vecchia scuola in generale. Quindi, se da bambini avete avuto un NES o lo desideravate ma i vostri genitori avevano aperto un mutuo per comprarvi un Commodore 64 pensando di farvi più felici, questa é l'occasione giusta per la vostra rivalsa!

Ho scaricato NES Remix 2 grazie a un codice download che Nintendo mi ha generosamente donato per questa recensione un paio di giorni prima dell'uscita. Gli ho dedicato qualche nottata insonne giusto per farvi avere la recensione in tempi brevi, quindi, se state leggendo queste righe molto dopo il 25 aprile (giorno dell'uscita), questa volta non é colpa mia!

Voto 7,5