Observation è un gran bel viaggio
Nessuno può sentirvi urlare, nello spazio, ma le bestemmie, fidatevi, non passano proprio sotto silenzio. Qualcosa è andato storto, la vostra stazione spaziale orbitava intorno alla terra e adesso si trova a milioni di chilometri di distanza, tipo vicino a Campobasso. Ci siete voi, un’I.A. che strizza l’occhiolino a 2001: Odissea nello spazio, e una ragazza impaurita e disperata che poco ricorda di quanto appena accaduto.
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Da questo momento in poi, a voler essere spiccioli, ve ne andrete in giro per la Stazione alla ricerca di porte da sbloccare, persone da aiutare e password da scoprire. Un’esperienza ludicamente povera ma che riuscirà sia a farvi sentire uno strumento utile che ad impegnarvi a sufficienza. Perché le richieste non saranno mai troppo complicate o cervellotiche ma la ricerca delle stesse tramite le telecamere della Stazione è intrigante, intelligente e sicuramente appagante. A volte vi capiterà di perdervi, di non mettere a fuoco del tutto il vostro obiettivo, ma la colpa sarà sempre della vostra poca attenzione alle indicazioni, invece sempre molto precise. E comunque, perdersi è parte integrante di un’avventura basata sullo smarrimento, sulla claustrofobia e sulla solitudine. A patto che si riesca a vincere il motion sickness che, in alcune fasi, può rivelarsi piuttosto aggressivo.
Ludicamente povero, si diceva, ma pure straordinario nel raccontare la sua storia. Girovagando per la nave (ricostruita splendidamente), si possono apprezzare i piccoli dettagli di trama nascosti alle prime occhiate, quei particolari insulsi che si rivelano solo agli sguardi più attenti. I protagonisti parlano in modo credibile, vittime della loro situazione disperata, e agiscono in modo coerente, mentre noi li spiamo silenziosi, cercando di ricomporre un puzzle che puntualmente rimescola tutti i suoi pezzi. Il finale è apertissimo e ognuno trarrà le sue conclusioni ma le vicende umane, le piccole conversazioni nell’universo infinito, sono quanto di meglio la fantascienza abbia mai offerto ai videogiochi.
Observation non è adrenalinico, non è un horror spaziale e qualcuno potrebbe dubitare persino del suo essere o meno videogioco, ma è sicuramente un viaggio e io sono contento di avervi partecipato.
Ho giocato a Observation approfittando degli incredibili sconti su Epic Games Store. Ho terminato l’avventura principale in circa sei ore, restandone ugualmente soddisfatto e confuso. Observation è disponibile solo tramite download su PC e su PlayStation 4. Se utilizzate il nostro link a Epic Games Store, una piccola percentuale di quello che spendete per acquistare il gioco (o qualsiasi altra cosa) andrà a noi, senza sovrapprezzi per voi.