Outcast

View Original

Old! #142 – Dicembre 2005

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Il 2 dicembre 2005, Xbox 360 raggiunge gli scaffali dei negozi europei. Gioia e tripudio! Il successore di Xbox riuscirà nell'impresa che appena una generazione prima sembrava impossibile e andrà a vincere per diversi anni la sfida con PlayStation 3, trasformando di fatto Microsoft in un giocatore realmente di peso nel mondo console, per altro durante la generazione per certi versi più folle e imprevedibile di sempre, vuoi per la durata inusuale del ciclo, vuoi per l'exploit clamoroso di Wii. Al lancio europeo, Xbox 360 si presenta con una bella sfilza di giochi, fra scatolati e Live Arcade: Amped 3, Bankshot Billiards 2, Bejeweled 2, Call of Duty 2, Condemned: Criminal Origins, FIFA 06: Road to FIFA World Cup, Gauntlet, Geometry Wars: Retro Evolved, GUN, Hardwood Backgammon, Hardwood Hearts, Hexic HD, Joust, Kameo: Elements of Power, Madden NFL 06, Mutant Storm Reloaded, NBA Live 06, Need for Speed: Most Wanted, Outpost Kaloki X, Perfect Dark Zero, Peter Jackson's King Kong, Project Gotham Racing 3, Quake 4, Tiger Woods PGA Tour 06, Tony Hawk's American Wasteland.

Io mi deciderò a comprare la console solo un anno dopo, gasato dall'uscita di Dead Rising e dal mai sopito desiderio di giocare a Geometry Wars: Retro Evolved. Col senno di poi, resto convinto della scelta di attendere, considerando che di 'sto elenco ricordo di aver giocato solo a Bejeweled 2, Hexic HD e Condemned: Criminal Origins. A proposito, di quest'ultimo ho scritto a questo indirizzo qua. Che altro dire? Beh, per esempio che il decennale è stato pseudo-celebrato dal Nabacchio a quest'altro indirizzo qua e che qua sotto ci metto un video molto significativo per la storia della console.

Negli stessi giorni vede la luce sul mercato europeo Prince of Persia: I due troni, capitolo conclusivo di una trilogia iniziata all'insegna del “Mamma che bello!” e del “Sembra un videogioco giapponese!” e chiusasi su una corposa dose di sticazzi. La storia si riallaccia al secondo finale di Prince of Persia: Spirito guerriero e vede il principe affrontare le conseguenze del suo pasticciare con la linea temporale. In termini di gioco, siamo sempre dalle parti del mix di mazzate e acrobazie che caratterizza la serie e ci sono anche le sequenze in cui il protagonista si trasforma nel principe oscuro, armato di una pericolosa frusta. Il gioco viene accolto da pareri contrastanti e segna la fine della serie, anche se in seguito vedremo un altro paio di Prince of Persia, uno dei quali direttamente collegato a questa trilogia.

Sempre in quei giorni arriva dalle nostre parti Grand Theft Auto: Liberty City Stories, nona uscita nella grande saga di GTA, per la quale segna la seconda scorribanda portatile, dopo il Grand Theft Auto Advance di un anno prima. Liberty City Stories è però tutta un'altra faccenda, dato che si tratta di un vero e proprio GTA tridimensionale, seppur “tradotto” in formato tascabile grazie alla potenza di PSP. Certo, anche senza tener conto della scomodità insita nel giocare con un solo stick analogico, le mancanze sono numerose: per esempio non si può nuotare, non ci si può arrampicare e l'estensione del territorio è sensibilmente inferiore a quella di Grand Theft Auto: San Andreas, ma il gioco fa comunque una discreta impressione. Non a caso, andrà a piazzare otto milioni di copie (ma c'è il cheat: il conteggio include anche la successiva conversione su PS2). In tutto questo, quel che fa più impressione è pensare che dieci anni fa ci accontentavamo del GTA diversamente abile sulla console portatile dall'hardware pazzesco, mentre oggi siamo abituati da ormai diverso tempo ad avere il GTA vero sul telefono. Eh, come vola il tempo, quando ci si diverte.

Siamo negli anni zero & zero, quindi, ovviamente, a dicembre 2005 di giochi ne escono un sacco, ma come al solito faccio selezione durissima e non ne menziono altri, segnalando però due fatti incresciosi. Il 12 del mese chiude Working Designs, editore americano impegnato sulla localizzazione e pubblicazione in occidente di giochi bizzarri giapponesi. Attiva fin dal 1986, l'azienda californiana è responsabile per fior di conversioni e adattamenti dallo spessore assoluto, oltre che per la pubblicazione di quelle robe meravigliose che sono Lunar: Silver Star Story Complete, Lunar: Eternal Blue Complete e Arc The Lad Collection. Purtroppo, le scarse vendite, alcuni ritardi nella produzione e le difficoltà burocratiche legate alla pubblicazione dei giochi PlayStation 2 trascinano Working Design nell'abisso. Appena sette mesi dopo, Victor Ireland, presidente dell'azienda, aprirà Gaijinworks per portare avanti lo stesso genere di lavoro.

Infine, il 16 dicembre 2005, i senatori Hillary Clinton, Joe Lieberman ed Evan Bayh presentano il disegno di legge Family Entertainment Protection Act (FEPA), pensato per trasformare in legge, con tanto di multe assortite per chi non la rispetta, il sistema di valutazione Entertainment Software Rating Board (ESRB), che indica sulle confezioni dei videogiochi l'età consigliata per l'utente. Il disegno di legge verrà però bocciato e proposte simili, inizialmente approvate in stati come la California e il Michigan, verranno dichiarate anticostituzionali e mandate al macero.

E anche quest'anno di Old! va a concludersi. Buon 2016 a tutti!