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Old! #82 – Ottobre 1984

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

L'ottobre del 1984 si apre, venerdì 5, con la pubblicazione di Devil World, affascinante gioco in stile Pac-Man firmato da Shigeru Miyamoto e da un Takashi Tezuka al suo primo progetto presso Nintendo. Famoso per essere l'unico gioco di Miyamoto mai pubblicato negli Stati Uniti, a causa dell'utilizzo di icone religiose con cui, soprattutto in quel periodo, Nintendo of America preferisce non immischiarsi, Devil World viene considerato uno fra i migliori cloni di Pac-Man mai realizzati, nonostante Tezuka puntualizzi che all'inizio dei lavori non conosceva il gioco di Toru Iwatani. In Devil World, comunque, si controlla un drago alle prese con dei demoni, impegnato a recuperare oggetti come croci e bibbie... i timori della Nintendo americana, tutto sommato, sono comprensibili. Forse.

Ben tre anni dopo l'uscita sui Famicom giapponesi, Devil World arriverà anche in Europa e oltre vent'anni dopo si manifesterà perfino sulla Virtual Console del Wii, ma anche in questo caso continuerà a non vedere la luce nella terra della torta di mele. Il protagonista Tamagon, inoltre, farà negli anni alcune apparizioni sparse fra vari giochi Nintendo, compresi ovviamente un paio di episodi della serie Smash Bros.

http://youtu.be/ifTlE7rRuuE

Pochi giorni dopo si manifestano due giochi piuttosto amati per ZX Spectrum, entrambi pubblicati lunedì 8. Cominciamo con Deus Ex Machina, di Mel Croucher, un progetto particolarmente ambizioso e a modo suo innovativo, il primo videogioco nella storia a poter vantare un doppiaggio effettuato da attori professionisti. Deus Ex Machina racconta dei problemi di una sorta d'intelligenza artificiale che nasce all'interno di un sistema informatico, cresce, si evolve e infine muore. Vagamente ispirato a un famoso monologo tratto da Come vi piace di William Shakespeare, il gioco incontra il favore della critica ma si rivela un discreto flop nei negozi. Nonostante questo, o forse proprio per questo, diventerà un cult e godrà di una specie di remake nel 2010, anno in cui verrà pure incluso nel libro 1001 Video Games You Must Play Before You Die.

http://youtu.be/vwJBsYJ16IE?list=PLVwMeUDVxgtKz9ED-MPK1TmqWctMMUNfC

Nello stesso giorno, come dicevo, arriva anche un altro gioco molto amato per ZX Spectrum, che solo un anno dopo si manifesterà anche su Commodore 64: Tir Na Nog. Ispirato alla mitologia celtica, il gioco racconta di tale Cuchulainn, alle prese con la vita dopo la morte, e si configura sostanzialmente in un classico arcade adventure che ci vede collezionare oggetti, risolvere enigmi ed evitare pericoli mortali. A questo si aggiunge una realizzazione tecnica solida e addirittura innovativa per l'epoca, fra il protagonista particolarmente grosso, i fondali animati e lo scrolling in parallasse. Molto apprezzato dalla critica, il gioco rischierà di arrivare anche su PC nel 1990 grazie al lavoro di Psygnosis, ma il progetto verrà abbandonato prima del completamento.

http://youtu.be/eKJZrKX6-7E

Chiudiamo la rassegna di questa settimana con Skool Daze, un altro gioco per ZX Spectrum, pubblicato il 15 ottobre 1984. Creato da David Reidy (incidentalmente sposato con una maestra) e Keith Warrington, il gioco è ambientato in una scuola e pone al controllo del giovane Eric, impegnato a recuperare la propria pagella e a combinare altre malefatte. Nel corso del gioco, Eric deve cavarsela contro quattro insegnanti e tre compagni, evitando di essere beccato troppo spesso con le mani nel sacco, altrimenti scatta la classica punizione delle righe da scrivere alla lavagna. Raggiunta quota diecimila righe, arriva l'ora dell'espulsione e il problema è che a volte Eric viene punito per le malefatte dei suoi compagni, quindi bisogna tenere a bada pure loro.

Skool Daze viene accolto in trionfo da stampa e pubblico, al punto che decine di anni dopo è ancora considerato fra i migliori giochi usciti sulla macchina targata Sinclair. Successivamente verrà convertito su Commodore 64 e godrà di un seguito, Back to Skool, in cui sarà possibile esplorare anche una vicina scuola femminile, con tanto di ragazzina da corteggiare. Nel 1999 uscirà infine un remake non ufficiale, intitolato Klass of '99.

http://youtu.be/ULCjgUNz6bQ