Religione e spionaggio tornano in scena con Civilization V: Gods and Kings
Due anni fa, la Game Developers Conference di San Francisco mi ha fornito una prima occasione per posare i miei occhi su Civilization V. Quest'anno lo stesso contesto ha rappresentato una prima occasione per posare gli stessi occhi sul contenuto scaricabile dello stesso gioco, che risponde al titolo di Gods and Kings. E per incontrare nuovamente la mia PR internazionale più preferita che c'è, conosciuta proprio ai tempi di quella prima occasione là. Ma sto divagando. A presentare il gioco a San Francisco c'era il lead designer Ed Beach, che ha avviato le danze mostrando il filmato introduttivo del DLC, dedicato alla rinascita spirituale e intellettuale dei popoli al termine di un'epoca oscura. In realtà si tratta più che altro di un pretesto "scenografico", dato che ovviamente Gods and Kings non propone una qualche forma di avventura dal contesto preciso e va invece a inserire diverse nuove regole di gameplay nella struttura di gioco di Civilization V. E le modifiche si registrano su più livelli, anche se a far scena è soprattutto l'introduzione di religione e spionaggio, assenti nel gioco di partenza e pesantemente rielaborati rispetto a quanto si era visto in Civilization IV. La religione, che – parola del team – influenzerà molto pesantemente soprattutto le fasi a breve e medio termine di una partita – viene introdotta sotto forma di risorsa, che può essere accumulata in vari modi (per esempio con la dedica di strutture alla pratica della fede, ma anche attraverso le azioni guerresche di determinati tipi di truppe) e poi spesa per compiti specifici. Ma le varie religioni non fanno solo da "sostituto" delle risorse monetarie per l'acquisto di determinati elementi di gioco e svolgono anzi compiti anche più "spirituali". E possono essere create dal nulla! Se il primo impatto con la fede prevede che si renda propria una religione esistente, tramite la scelta di uno fra gli oltre venti pantheon proposti (con tutti i bonus e malus del caso e tutti unici, quindi di proprietà della sola civiltà che li scopre), è quando infatti si arriva al cinquantesimo turno di gioco che le cose si fanno davvero interessanti, perché diventa possibile scoprire i profeti, tramite cui creare nuove religioni. Sono a dire il vero incluse una serie di religioni realmente esistenti, e secondo cui si comportano in maniera credibile le fazioni controllate dalla CPU, ma la verità è che si tratta di credi assolutamente modificabili dal giocatore (a cominciare dal nome) e in base alle proprie esigenze e ai propri desideri in relazione al gioco. La creazione e diffusione di una religione genera infatti una serie di conseguenze, con bonus di vario tipo legati anche alla selezione dei cinque credi collegati alla religione stessa.
Ma la religione ha un forte impatto sul gioco anche in termini di rapporti diplomatici, dato che per esempio, piuttosto banalmente, una città stato interessata a una religione che "possediamo" vorrà assolutamente diventare nostra alleata. Questo aspetto, in particolare, è stato sfruttato anche per dare un maggiore bilanciamento alle fasi conclusive di gioco. In Civilization V una vittoria diplomatica diventava in un certo senso una vittoria economica, dal momento che era sempre possibile corrompere i vari politici con mosse dell'ultimo minuto. Con Gods and Kings la faccenda cambia, dato che per garantirsi i voti delle singole città stato sarà necessario soddisfare determinate richieste più o meno complesse. Alcune saranno talmente ovvie che si finirà per soddisfarle senza nemmeno rendersene conto, mentre altre andranno inseguite con forza.
Come detto, Gods & Kings segna anche il ritorno delle spie, che al contrario delle religioni hanno impatto soprattutto nelle fasi più avanzate di una partita, dato che entrano in gioco solo una volta arrivati al periodo del Rinascimento. Lo spionaggio viene gestito in maniera piuttosto semplice, inviando in giro i propri uomini, tutti caratterizzati da un valore di abilità che può crescere nel tempo e ne influenza la bravura. Proprio in base a questi valori ci si ritroverà ad ottenere informazioni dalla precisione e affidabilità variabile. Ma, ipotizzando di avere al proprio servizio una spia di gran spessore, la qualità delle notizie sarà sempre notevole, perché l'attività delle spie va a poggiarsi sui comportamenti delle intelligenze artificiali che vengono spiate. Le spie possono essere usate per influenzare elezioni, organizzare colpi di stato e altre sciccherie del genere, anche se sempre fronteggiando il rischio di essere scoperti e patirne le inevitabili conseguenze in termini di gioco. L'aspetto affascinante nella gestione delle spie sta poi soprattutto nelle possibilità di gameplay che aprono davanti al giocatore una serie di scelte: se una spia ci comunica che una civiltà sta per attaccarne un'altra a sorpresa, possiamo per esempio avvisare le vittime di turno o goderci lo spettacolo. O, anche, se si ricevono informazioni su un possibile attacco imminente ai propri danni, ovviamente diventa possibile prepararsi a respingerlo in maniera molto più efficace che ritrovandosi vittime di attacchi a sorpresa.
E, a proposito di attacchi, si segnalano un po' di novità anche sul fronte del combattimento. Il ritmo generale delle battaglie è stato ridotto (basti pensare all'energia delle truppe, calcolata in centesimi e non più in decimi), per dare maggior respiro agli scontri. In particolare, l'idea è anche di garantire al giocatore un superiore margine di manovra nel reagire in corsa agli avvenimenti, magari per salvare delle truppe che stanno avendo la peggio in un confronto. Ma ci sono novità anche sul fronte di alcune truppe specifiche, con nuove unità per l'attacco a distanza, altre provenienti dalla Prima Guerra Mondiale e l'introduzione di un'inedita classe di navi per l'attacco ravvicinato, tramite cui è possibile invadere direttamente una città. Insomma, Gods and Kings dà l'impressione di essere un'espansione davvero solida e ricca di contenuti, certo non uno striminzito DLC realizzato in fretta e furia per spremere un altro po' la mucca di turno. Sarà pubblicato in primavera tramite Steam ed è senza dubbio un contenuto scaricabile da attendere con ansia per tutti i fan di Civilization V.