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Old! #280 – Novembre 1988

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

A novembre del 1998, si manifesta nelle sale giochi giapponesi Splatterhouse, bizzarro picchiaduro a scorrimento di Namco che affonda mani, piedi e maschera nell'horror più malato e delirante, omaggiando a destra e sinistra e creando un immaginario che ha fatto uscire di testa il nostro Aku. Il gioco riscuote un discreto successo ma, forse a causa del taglio, come dire, poco amichevole, non riceve la tradizionale valanga di conversioni su ogni formato possibile e immaginabile. Tra le poche, comunque, si ricorderà con piacere quella per PC Engine. Negli anni a venire arriveranno due seguiti, entrambi pubblicati solo su Mega Drive, il secondo dei quali unicamente in Giappone. La serie si concluderà lì ma godrà di un reboot su PlayStation 3 e Xbox 360 nel 2010.

Se le mie fonti non mentono, lo stesso mese vede l'uscita, sempre in sala giochi, di Atomic Robo-Kid, uno sparatutto a scorrimento in cui si controlla un robot ultima speranza speranza dell'umanità, affrontando sei livelli d'azione ma, soprattutto, dei boss talmente enormi da essere considerati essi stessi dei livelli. Al contrario di Splatterhouse, il gioco di UPL viene convertito su diversi formati ma anche qui si distingue la versione PC Engine, talmente modificata da vedere il titolo cambiato in Atomic Robo-Kid Special.

Infine, è del 1998, non so di che mese, ma mi è saltato all'occhio facendo ricerche e quindi lo metto qui. Sto parlando di Microprose Soccer, gioco di calcio sviluppato per Commodore 64 da Sensible Software, che inizialmente avrebbe voluto intitolarlo Sensible Soccer, nome poi utilizzato per uno fra i giochi che renderanno quello studio immortale. Pur differente sotto molti punti di vista, il gioco ispirato a Tehkan World Cup è chiaramente un precursore del capolavoro di cui sopra, riscuote un grosso successo e viene, lui sì, convertito su ogni formato possibile e immaginabile. Negli anni, gli appassionati lo rielaboreranno, modificandolo per adattarlo alle varie edizioni dei Mondiali di calcio, arrivando addirittura a quelli del 2010.