Pensieri sparsi su Star Wars: L’ascesa di Skywalker | Spoiler Zone
Una rubrica in cui parliamo di giochi, film, libri, la qualunque, a posteriori, senza farci alcun problema di spoiler, in questo caso riguardo a Star Wars: L’ascesa di Skywalker. Se non avete ancora "consumato" ciò di cui si parla, statene alla larga, perché qui potremmo svelarvi ciò che non volete sapere!
Magari seguo i circoletti sbagliati, magari è la mia bolla ad avermi tradito, ma ho l'impressione che la chiacchiera attorno a quest'ultimo (?) Star Wars si sia focalizzata francamente un po' troppo attorno a questioni che trovo largamente irrilevanti. Intendiamoci, è normale: fra i lasciti della discussione selvaggia nata attorno a Gli ultimi jedi, non poteva mancare un filtro attraverso cui osservare le scelte compiute per il film successivo. E del resto, quando la conversazione su un film si sofferma prevalentemente (se non esclusivamente) su ciò che quel film racconta, tralasciando del tutto il come, e su quanto ciò aderisca a quel che ognuno si aspettava/sperava di ottenerne, dove si vuole andare? Allo stesso tempo, è sempre importante ricordarsi che questa è soprattutto la chiacchiera di internet, dell'online, dei super appassionati, dei fan e dei rompicoglioni che ritengono sia il caso di insultare e minacciare chi non concorda con loro. Là fuori c'è un mondo (IL PAESE REALE!!!) a cui queste cose non interessano. Un mondo che se provi a tirare in ballo le questioni tematiche, i cambi di rotta fra un film e l'altro, le polemiche ecc... non sa letteralmente di che stai parlando e ti osserva con quello sguardo da "Senti, di 'ste cazzate parlane coi tuoi amici nerd".
Ma sto divagando.
Il punto è che trovo che gran parte di quella pur in certi aspetti interessante chiacchiera sia davvero un gran concentrarsi su faccende talmente marginali da risultare, ripeto, irrilevanti, trovo che sia sbagliato farlo e penso sia addirittura dannoso. E quindi, con questo articolo, mi metto a parlarne pure io. Inevitabile, no? Lo faccio mescolando pensieri assortiti, riflessioni, cose che ho già scritto altrove su mille social network e che qui recupero e amalgamo insieme cercando di dare loro una struttura. Vediamo cosa ne viene fuori.
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La mia opinione su Gli ultimi jedi l'ho espressa qua, l'ho espressa sui social, l'ho espressa nel podcast che trovate qui sopra. Non mi voglio dilungare ma mi sembra giusto partire dalla puntualizzazione che, nonostante ne riconosca alcuni problemi, l'ho amato molto, lo trovo un gran bel film in assoluto e uno fra i migliori Star Wars, per scrittura, idee, potenza visiva, con fra l'altro probabilmente la miglior interpretazione nella carriera di Mark Hamill. Ritengo che non tradisca assolutamente nulla e, anzi, che porti avanti discorsi molto coerenti con il passato, con la trilogia originale, con i prequel, con Il risveglio della forza, sviluppando a dovere i nuovi personaggi e proiettandosi verso il futuro con pieno rispetto, amore, affetto per il passato. Un gran, gran bel film. Di contro, L'ascesa di Skywalker mi è sembrato un film gradevole, divertente, con grossi problemi di scrittura ma che ha comunque il pregio di scorrere dritto fino alla fine ed è fra l'altro l'unico della nuova trilogia a non sedersi troppo nella parte centrale (anzi, è la sua parte migliore). Devo però aggiungere che a una seconda visione – pur utile per cogliere meglio alcune sfumature – mi ha lasciato ancora più freddo e tutti i suoi limiti me lo hanno reso molto più pesante, indigesto, una volta che non avevo più addosso la curiosità di scoprire cosa volesse raccontarmi, e mi sono ritrovato davanti solo il lato negativo del suo ritmo esagerato, senza godermene quello positivo.
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Ma, dicevo, le questioni irrilevanti. Quanto di L'ascesa di Skywalker è davvero una reazione a Gli ultimi jedi, un tentativo di cancellarlo per accontentare il fandom, e quanto siamo noi a leggercela perché dopo tutte quelle chiacchiere, quella bile, quella follia, su quel tema, è inevitabile osservare qualsiasi decisione presa da J.J. Abrams e Chris Terrio attraverso quel filtro ed è impossibile non vedere come un problema l'accantonamento di Rose, che finisce (volontariamente o meno) per dare ragione alla frangia peggiore e più violenta dei casinisti su internet? Quanto ha invece ragione chi non sa nulla di quelle discussioni e si limita a bersi il nuovo film in quanto tale, assecondandone le scelte, apprezzandole o meno, ma prendendole come dati di fatto? In fondo, a voler ben vedere, quel che accade nel passaggio fra questi due film ha tutto sommato senso da un punto di vista strutturale, non nega letteralmente nulla sul piano della trama e, anzi, porta avanti un po' tutti gli spunti. Poi, certo, a livello tematico, L'ascesa di Skywalker cambia nettamente rotta rispetto a Gli ultimi jedi (secondo me anche rispetto a Il risveglio della forza, figurati), ma la cosa è conseguenza naturale del cambio di autore, che inevitabilmente dirotta verso ciò che a lui interessa. E probabilmente, in una certa misura, è anche conseguenza delle condizioni produttive improbabili che hanno segnato la lavorazione. Ma ci arriviamo dopo.
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Il punto è che tutto, in questo film, è talmente democristiano e attento a cercare di far contenti tutti che lo si può leggere in ogni modo. Abrams e Terrio hanno odiato e ripudiato Gli ultimi jedi? Boh, può essere. Secondo me no, e il film che hanno scritto non lo dice, anzi, conserva tutto, non nega assolutamente nulla, anche se sposta molto in secondo piano per deviare verso ciò che più interessa ai suoi autori. Ma, oh, vai a sapere. Può essere. Hanno semplicemente usato quel che interessava loro e messo da parte il resto? Boh, può essere e mi sembra anzi molto probabile, ma vai a sapere. Hanno subito imposizioni dall'alto per accontentare Reddit? Boh, può essere, anche se mi sembra un po' una fesseria, l'idea di dirottare in maniera significativa un film di questa portata e con questo genere di presa sul grande pubblico per accontentare una frangia rumorosa. Ma vai a sapere. Abrams non sapeva come gestire un compito impossibile e ha giocato sul sicuro? Boh, può essere, anzi, è probabile, anche considerando i tempi produttivi. E appunto: non ci hanno capito molto perché hanno scritto tutto di fretta e ragionato in termini di singoli momenti? Secondo me questo è certo, ma mettiamoci un "Boh, può essere".
Se vogliamo fare questo gioco, si può dire qualsiasi cosa. E allora io vi butto lì la lettura che mi fa più ridere. Non ritengo sia quella corretta, eh, anche perché secondo me non ha senso chiedersi quale sia quella corretta, ma è quella che mi diverte di più: Abrams ha visto e rilanciato su tutto quanto fatto da Johnson, all'insegna del "Non sei tu che fai questa cosa, sono io che la faccio".
Hai fatto finta di uccidere un personaggio importante? Io lo faccio cinque volte e baso l'intero film su uno che credevamo morto!
Hai fatto le videochiamate della forza in cui a un certo punto c'è un pizzico di interazione fisica? Nel mio DUELLANO a distanza con la forza e si passano gli oggetti!
Hai detto che Snoke non conta nulla? IO LO METTO IN UN BARATTOLO!
Hai fatto finire il film sulla resistenza che chiede aiuto alla galassia? Non ha funzionato, ma quando lo faccio io funziona!
Hai usato Luke per fare una gag sulla spada laser? lo faccio pure io ma nella mia ci ride sopra anche lui.
Ti sei inventato una che flirta con Finn? Ne invento una pure io ma è più in sintonia perché è di colore e ha il suo stesso passato!
Hai mostrato Kylo che combatte con Rey mentre le chiede di unirsi a lui e lei dice no? IO LO FACCIO TRE VOLTE E LA TERZA VOLTA LEI LO AMMAZZA!
Hai ucciso Luke facendogli fare la proiezione della forza verso Kylo? Io lo faccio con Leia e lei riesce a convertire Kylo. E LO FACCIO ANCHE SE L’ATTRICE È MORTA!
Non è bellissimo? A vederla così, sembra che a J.J. e Terrio piacciano un sacco le scelte di Johnson e si siano inaciditi perché volevano farle loro. Eh.
Tra l'altro, volendo fare un passo indietro in questa serie sconclusionata di pensieri, una cosa che ho visto e sentito dire, non necessariamente da gente incazzata con Gli ultimi jedi, è che il film di Rian Johnson aveva infilato la trilogia in un fosso, tracciando una specie di conclusione da cui era impossibile andare avanti. O qualcosa del genere. E ovviamente, per questo motivo, oltre che per correggere le eresie di quel film, ci mancherebbe, J.J. Abrams è stato costretto a pasticciare ferocemente per gran parte del terzo film nel tentativo di rimettere tutto in carreggiata. E, abbiate pazienza, mi sembra una cretinata enorme. Gli ultimi jedi poneva premesse molto interessanti e, una volta tanto, diverse dal solito per il terzo film, in una maniera che, fra l'altro, offriva ottimi spunti tanto per concludere le vicende "immediate" dei nuovi personaggi, quanto per andare a chiudere l'arco della saga. Kylo Ren era diventato il vero cattivo della storia, o quantomeno il personaggio da sconfiggere. Per una volta, l'unica volta in tutta la saga, l'antagonista finale non sarebbe stato il cattivissimo del piano di sopra, quello che si può solo uccidere, ma il personaggio combattuto, quello ambiguo e in difficoltà all'interno del dualismo classico di Star Wars. Il suo sviluppo in entrambi i film l’aveva ampiamente dipinto come qualcuno a cui sarebbe stato molto difficile donare una redenzione completa ma che comunque aveva qualcosa di buono dentro. Un cattivo affascinante, molto più ricco e sfaccettato di un Darth Vader, la cui natura è stata realmente approfondita solo nei prequel. Con oltretutto il vantaggio che si trattava di uno fra i personaggi più profondi e meglio interpretati della serie. Ad opporsi, una Rey che pareva aver sciolto la sua indecisione e allo stesso tempo sembrava aver fallito definitivamente nel riportare Ben verso il lato chiaro. Nel mezzo, Leia, destinata ad avere un ruolo centrale e posizionata da Rian Johnson come unico personaggio realmente in grado di far vacillare Kylo Ren.
Era una situazione molto interessante e oltretutto diversa da quel che siamo abituati ad aspettarci da Star Wars ma, certo, complicata da portare a compimento, meno semplice e lineare rispetto all'avere il super cattivissimo che offre a Kylo la strada più ovvia per la redenzione con sacrificio finale. Inoltre, avevamo: una resistenza alle strette, in difficoltà, ma con quell'idea del suo "spirito" che potrebbe ancora scatenare l'animo della gente; un Finn che aveva compiuto un viaggio di crescita e doveva ora scoprire il suo ruolo nella resistenza e approfondire il rapporto con Rose; un Poe che aveva fatto i conti coi propri errori e avrebbe dovuto anch'esso ricostruire il proprio ruolo nella flotta; la forza che tornava ad essere potenzialmente di tutti ma allo stesso tempo la storia che rimaneva ampiamente focalizzata sulla famiglia Skywalker, con Kylo e Leia al centro delle vicende; senza contare che la "rivelazione" sui genitori di Rey era talmente fumosa da lasciare comunque porte aperte per combinarci ancora qualcosa attorno, volendo. Oppure no. Oppure si poteva conservare una Rey esterna alle beghe famigliari e proprio per questo importante nel dettare il destino della soap opera.
Sono idee che possono non piacere, si può preferire altro, ma sostenere che non ci fossero le basi per un terzo film mi pare folle. Per altro, se da un lato Abrams decide di rifocalizzarsi sulla soap opera, di reintrodurre l'imperatore per tornare su quella via facile e ciclica della ribellione al supercattivone, di rilanciare con i legami di sangue, dall'altro riutilizza tutti questi elementi, chiaramente dirottandoli verso ciò che a lui serve e interessa. E secondo me, le idee tramite cui li porta avanti non sono neanche male e sono piuttosto coerenti con il passato, anche se quel che manca è il tempo per infilarle nel film come si deve.
Ma a proposito, a proposito.
Dicevo, all'inizio. Secondo me, soffermarsi a discutere di come L'ascesa di Skywalker si preoccupi di correggere quanto fatto dal precedente film è sbagliato, irrilevante e dannoso. Mi spiego meglio.
È sbagliato discuterne perché significa fare un processo alle intenzioni basato sul nulla. Su ipotesi, teorie, presunti leak, letture personali, filtrate dalla nostra visione delle cose e dal velo di melma che c'è rimasto addosso dopo tutte quelle discussioni, quel rancore, quel parlarsi addosso. Ognuno ci vede quello che gli pare, tutti ostentano convinzioni, nessuno sa davvero come sia andata, Abrams e Terrio negano nelle interviste. Insomma, si parla del nulla.
È irrilevante perché non sono lì i problemi del film. Se vuoi cambiare rotta, puoi farlo bene, non è necessario farlo male. Il problema non è cambiare rotta, il problema è come lo fai. I prodi alfieri del "Un film è bello/brutto se racconta/non racconta quel che voglio io" sono davvero convinti che L'ascesa di Skywalker abbia problemi perché passa un'ora a correggere il film precedente. Peccato che lo faccia nello scroll iniziale e in un paio di spiegoni, mentre il resto della prima ora è gente che corre a cazzo di qua e di là inseguendo piramidine, coltellini e altri oggettini insignificanti, senza mai prendersi il tempo di far respirare nulla, di dare un peso agli eventi, di approfondire. Se la prima ora fosse stata dedicata a fare bene quella cosa, a raccontare il ritorno dell'imperatore e a costruire un rapporto fra lui e Kylo (e Rey), avrebbero ragione a dire che è un'ora incentrata su quello (e probabilmente sarebbe stato un film migliore: almeno avrebbe raccontato qualcosa), ma qua son due ore di MacGuffin e di idee infilate alla rinfusa. C’è trama per due film e narrazione a malapena per uno.
È dannoso perché dando peso a 'sta roba, che oltretutto il peso non se lo merita, essendo sbagliata e irrilevante, si finisce per dare ragione ai rompicoglioni. Dove i rompicoglioni, attenzione, non sono quelli che non hanno apprezzato Gli ultimi jedi e/o si sono emozionati con L'ascesa di Skywalker, per carità. Ognuno ha il diritto alle sue opinioni e grazie al cielo ognuno si emoziona con quel che per qualche motivo tocca le sue corde. I rompicoglioni sono quelli che aggrediscono, minacciano, insultano, si arrogano il diritto di decidere loro cosa sia giusto o sbagliato raccontare, cosa sia o non sia Star Wars, ed elargiscono il patentino di fan solo a chi dà loro ragione.
Tra l’altro, vogliamo dire che se si riduce la discussione al fatto che Abrams e Terrio non hanno raccontato quello che si sperava... beh... si sta facendo esattamente la stessa cosa che facevano i rompicoglioni due anni fa?
In tutto questo giustificare i problemi del film con ipotesi di complotto, "leak" sulle manovre losche Disney, presunto odio di Abrams e Terrio per il film precedente, poi, mi sembra francamente folle che si tenda a non parlare del processo produttivo che ha condotto all'uscita. J.J. doveva occuparsi del primo e basta. Il secondo a Johnson. Il terzo a Trevorrow. Certamente con della produzione alle spalle ma ciascuno seguendo la sua strada. Questo è quel che han detto dall'inizio o giù di lì. Poi, andato via Trevorrow, han richiamato J.J. Che già di base, secondo me, è una cosa che può creare difficoltà, perché un conto è se sei il terzo autore che eredita cose fatte da altri due e da lì parte per la sua strada, ma se sei il primo che torna dopo che un altro ha fatto la sua cosa (e ai due interessano aspetti, elementi, temi diversi, è palese) è più complicato, perché inevitabilmente, nel deviare verso la tua sensibilità, non puoi che tirar fuori un dietrofront perlomeno parziale.
E poi:
gli è morta l'attrice su cui doveva incentrarsi la componente "vecchie glorie" del film, ma proprio anche per quelli che erano gli accordi contrattuali in partenza (un film a testa, a cominciare dalla posizione del nome nei titoli), oltre che in generale per come era strutturata la trilogia e per le basi poste dal secondo film (Leia come unico agente in grado di far vacillare seriamente la convinzione di Kylo);
Abrams e Terrio sono stati richiamati tardissimo, hanno cestinato quanto scritto da Trevorrow e si sono messi a scrivere e riscrivere sul set, facendo tutto in corsa (e, mi direte, un sacco di blockbuster moderni vengono prodotti così, e infatti tanti blockbuster moderni sono scritti accazzodecane, hanno un ritmo completamente sballato e frettoloso, sono pieni di idee anche interessanti ma buttate lì e non sviluppate e sono poverissimi sul fronte della narrazione e dell'approfondimento dei personaggi... esattamente come questo).
E tutto questo per un film che dovrebbe fare da conclusione soddisfacente non solo alla trilogia di cui fa parte, ma a un ciclo durato nove film (o undici più contenuti collaterali, fate voi) per oltre quarant'anni? Che già e impossibile di base, figuriamoci con un fandom che, a seconda di dove ti giri, apprezza tutto e il contrario di tutto e te lo fa presente tramite insulti e minacce?
Cioè, boh, a me francamente bastano e avanzano queste premesse per giustificare ampiamente quel che è venuto fuori: un film che fatica a prendersi il tempo di raccontare qualcosa e punta tutto sullo spettacolo, sullo sparare in fila le idee che ci sono senza riuscire a svilupparle come si deve, sul procedere dritto verso la conclusione più ovvia possibile, cercando di risultare il più democristiano possibile. E che proprio per questo può risultare insopportabile, dignitoso o molto soddisfacente a seconda di cosa cerchi in quel film.
Chiudo con un'altra sezione in cui partecipo al giochino che mi piace criticare. Ho visto gente accogliere questo film con amore perché, dopo lo stupro del precedente, Star Wars è tornato. Ebbene, premesso che "cosa deve essere Star Wars" c'ha il diritto di dircelo al limite George Lucas, se ne facciamo una questione autoriale, o chi ne detiene i diritti se ne facciamo una questione pratica, secondo me ci sono due cose fondamentali che tutti gli Star Wars, chi più, chi meno, fanno e questo no.
Tutti gli Star Wars si prendono il tempo di far respirare gli eventi, di raccontare personaggi, situazioni, tematiche, di approfondire, di farti vivere in ambienti e pianeti, di dare peso e conseguenze alle svolte di trama. Questo no, non lo fa praticamente mai, se non quando Rey si ferma due secondi a guardare verso l'infinito o quando introduce la stormtrooper ribelle ma, anche lì, poi non dà praticamente seguito alla cosa. È un continuo saltare da un pianeta all’altro, da un MacGuffin all’altro, senza respiro, senza tregua, senza motivo. Quando finge di aver ammazzato qualcuno, con situazioni che tra l'altro avrebbero un peso affascinantissimo nello sviluppo degli eventi, non corre mai il rischio di farcelo sentire, quel peso. E non solo lo leva in frettissima dalle spalle dei suoi personaggi, si assicura di levarlo ancora prima da quelle dello spettatore, per non rischiare (e, OK, per non sconvolgere troppo i bambini, che sono una fetta di pubblico fondamentale, e lo capisco).
E l'altra cosa è che tutti gli Star Wars riflettono sulla loro struttura narrativa, sul mito che hanno creato, e lo sovvertono, in piccoli e grandi modi, cercando di trovare nuove vie o idee particolari che non siano solo quello che ci si aspetta. Lo fanno tutti. Anche i tanto odiati prequel sorprendono parlando di politica, proponendoci un protagonista bambino, incentrando tutto su una storia d’amore... Anche quel Il risveglio della forza così criticato per la sua prudenza, lo fa con trovate potentissime, con lo stormtrooper che si toglie il casco, con la protagonista che pone al centro delle vicende, con un Darth Vader così non Darth Vader e, diciamocelo, anche ammazzando il personaggio più amato della saga. Ecco, volendo, lo fa anche L'ascesa di Skywalker, ma il suo è un sovvertire inteso come tornare nella direzione più tranquillizzante e piaciona possibile.
E per questo, secondo me, L'ascesa di Skywalker è il meno Star Wars degli Star Wars.
Ma, ehi, non decido io.
Neanche voi, però.
Questo articolo fa parte della Cover Story dedicata a Star Wars, che potete trovare riassunta a questo indirizzo.