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Teli gialli

I bombardamenti mi fischiano nelle orecchie, l’odore della polvere mi riempie le narici mentre provo a farmi strada tra le urla e le rovine di una città che ha persino smesso di chiedere aiuto. Prima della guerra non credevo di potermi aggrappare alla vita con tanta disperazione. Nessuno può salvarmi, niente può aiutarmi a uscire da questo inferno… A meno che non veda un telo giallo.

Un buon game design - per come la vedo io che non so nulla di game design, almeno - dovrebbe accompagnare il giocatore, indirizzarlo verso una direzione senza che si accorga della sua presenza. Immagino lo insegnino nelle scuole: se il giocatore ti vede, hai fallito. Solo che ai videogiochi moderni non frega niente. Non è importante quanto siano belli i mondi creati, quanto al giocatore potrebbe piacere perdersi nello scoprire la strada da fare, un po’ di vernice sui muri e ci togliamo il pensiero.

Poco male, state pensando, vi conosco: basta disattivare l’opzione (quando c’è) e il problema è risolto. Solo che non è vero. Quando togli la vernice, di solito ti trovi di fronte a un design che non ce la fa, a strade che non vanno da nessuna parte, a noiosa frustrazione. Perché un conto è essere Breath of The Wild, dove hai gli strumenti per superare gli ostacoli, un conto è incastrarsi nel solito corridoio che però non sembra un corridoio. E quindi quella vernice, orribile, altro non è che una pezza (posticcia) a mondi 3D finti e senza gameplay. Mondi costruiti per scimmie ammaestrate che vanno avanti pigiando a raffica lo stesso tasto, sporgenza dopo sporgenza, non trovate che sia uno spreco?

Io sono cresciuto con Tomb Raider, quello vero, e adoravo sperimentare ogni sporgenza, ogni appiglio, per trovare quello che mi avrebbe premiato. L’ultimo Zelda è magnifico perché, finalmente, ha restituito ai giocatori l’universo che riempiono. Non c’è niente di casuale in quelle montagne, in quelle colline, nelle buche del terreno, ma lo sembrano. Forse Tomb Raider è troppo esigente per i nostri giorni, non tutti possono fare quello Zelda, ma davvero nessuno sa fare di meglio di un imbianchino che ti indica la strada?