Una visita non accompagnata a City of Steam
Quello degli MMORPG è un settore molto attivo, con nomi nuovi che spuntano come funghi a intervalli più o meno regolari. World of Warcraft continua a mantenere quasi inalterato il suo fascino nonostante qualche segno degli anni qua e là (a sentire chi ci gioca ancora, io sono riuscito a disintossicarmi molto tempo fa ormai), e molti altri sviluppatori si sono cimentati, o hanno intenzione di farlo, con un genere che non guarda in faccia a nessuno. Persino gente importante come BioWare ha lanciato il proprio rappresentante della categoria sfruttando una licenza importante come quella di Star Wars e suscitando più di una perplessità. I ragazzi di Mechanist Games invece non hanno i mezzi economici dello sviluppatore canadese, né tanto meno alle spalle un colosso come Electronic Arts, quindi devono accontentarsi di fare le cose più in economia, puntando su un’ambientazione originale e una struttura di gioco leggermente diversa dal solito. Il risultato dei loro sforzi è City of Steam, un MMO che gira interamente all’interno del nostro browser di fiducia con l’aiuto del plugin Unity (lo trovate all'indirizzo http://www.cityofsteam.com/). Questa è una caratteristica abbastanza insolita per il genere, considerata la mole di dati che un gioco simile deve gestire. City of Steam è in fase pre-alpha al momento (il che significa che quanto sto per descrivere potrebbe cambiare radicalmente da qui a quando il gioco sarà pubblicato ufficialmente), ma noi di Outcast abbiamo ricevuto un invito a partecipare direttamente dagli sviluppatori e così ho potuto provarlo di persona. http://www.youtube.com/watch?v=3N2YDjsuu48
Nonostante lo sviluppo abbia ancora molta strada da fare, sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla stabilità del gioco, a parte qualche occasionale problema di latenza, e dalla sua qualità grafica che, per essere un gioco da browser è più che buona e che sicuramente sarà ottimizzata nelle settimane a venire. City of Steam, come già detto, è un gioco di ruolo online ed è ambientato su un enorme meccanismo che galleggia nello spazio. Come suggerisce il nome, l’ambientazione è di chiara ispirazione steampunk, con un misto di armi tradizionali, magia e tecnologia a vapore a farla da padrone. La città iniziale dove nasce il nostro personaggio funge da centro nevralgico con negozi e NPC che assegnano le classiche missioni da completare in cambio di punti esperienza e ricompense. Le razze tra cui scegliere per creare i personaggi sono nove al momento, suddivisi tra umani, elfi e umanoidi come orchi e goblin. Oltre all’aspetto, differiscono anche per caratteristiche e statistiche e ognuna di esse è più portata per una classe piuttosto che per un’altra. Le classi invece sono quattro e, anche se si chiamano in maniera diversa, fanno riferimento agli archetipi classici del genere.
Le meccaniche di gioco sono quelle del genere Hack & Slash alla Diablo, con le quali si può familiarizzare con un breve tutorial subito dopo la creazione del personaggio. Dopo una veloce esplorazione della città (resa particolarmente difficoltosa dalla mancanza di una mappa a tutto schermo che spero implementino in fretta), ho fatto incetta di missioni e mi sono avventurato con la mia Arcanist nel mio primo dungeon, un’antica città sotterranea infestata da morti viventi assortiti e insetti troppo cresciuti. I controlli e la telecamera sono molto familiari, con movimento e attacco standard sul tasto sinistro del mouse e abilità e incantesimi sull’apposita barra dell’interfaccia. Le abilità appartengono a tre rami differenti, che nel caso della mia Arcanist sono Fuoco, Ghiaccio e Tuono, legati a loro volta a tre stili di combattimento differenti che ne potenziano gli effetti e che si possono utilizzare a piacimento nel corso dei combattimenti. Salendo di livello si ottengono dei punti Rank da utilizzare per acquistare incantesimi nuovi o potenziare quelli in nostro possesso, con un meccanismo molto semplice: comprare un nuovo incantesimo di Rank 1 costa, ovviamente, un punto, mentre per comprare i successivi potenziamenti sarà necessario spendere una quantità di punti equivalenti al Rank. Mi è sembrato un sistema semplice, ma efficace e in grado di offrire un buon tasso di personalizzazione del proprio personaggio, anche se non ho potuto approfondire molto il suo utilizzo ad alti livelli.
City of Steam ha un’ambientazione intrigante e un sistema di gioco che a una prima occhiata è sembrato piuttosto interessante e sufficientemente profondo. La possibilità di formare gruppi con gli altri giocatori, cosa che purtroppo non sono riuscito a fare durante la mia prova per mancanza di altri utenti online, dovrebbe offrire un’ulteriore spinta ad approfondire il gioco. Come se non bastasse, sarà gratuito, quindi provarlo, non costerà nulla, nel vero senso della parola.