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La superflua recensione di Velocity 2X

Come dicevo nell’apertura della recensione di Destiny, “ci sarebbe da chiedersi a cosa serva un consiglio per gli acquisti [la recensione] dopo che hai già prenotato il gioco da sei mesi in preda all’hype più violento ma, ehi, è l’era di internet”. L’era di internet, però, non finisce mai di stupire, e così capita che Sony, ogni mese, ti regali uno/due giochi per PlayStation 4. Cioè, in realtà non ti regala niente (“non mi sono arricchito firmando assegni!”), perché ti fa pagare una quota fissa per giocare online e, come “extra”, ti concede in comodato d’uso gratuito un videogioco mediamente bello (o superiore) a loro scelta. Il comodato d’uso si rinnova in automatico (già: occhio alle impostazioni nel vostro profilo e/o sul sito di Sony) e, in generale, se volete giocare online vi serve il PlayStation Plus, quindi è facile che sarete voi stessi a rinnovare l’abbonamento e a usufruire dei giochi riscattati dalla Instant Game Collection.

È un circolo vizioso insomma, e per quanto si tratti de facto di una tassa poco simpatica, è comunque molto più simpatica di quanto non fosse pagare il Gold su 360 prima di Games with Gold. Oddio, che poi Games with Gold ha cominciato a regalare roba accettabile giusto in questo mese di settembre, ma questa è un’altra storia e ho già deviato abbastanza. Tornando al punto di partenza, ci sarebbe quindi da chiedersi a cosa serva la recensione (in ritardo) di un gioco che ti “regalano” ma, ehi, è sempre l’era di internet di cui sopra. Voi, comunque, se avete PS Vita o PlayStation 4 andate a scaricarvi Velocity 2X, ché l’8 ottobre arriva la nuova Instant Games Collection e poi vi tocca pagarlo e, si sa, la roba gratis ha tutto un altro sapore. “Gratis”.

Velocity 2X è il seguito di due Minis per PlayStation Vita, Velocity e Velocity Ultra, e non è quindi un caso che la meccanica principale del gioco ci veda ancora nella cabina di pilotaggio di una piccola e agile navetta spaziale, grazie a cui dovremo recuperare superstiti sparando contro orde di nemici, teletrasportandoci alla bisogna con il pratico tasto quadrato. Se il tutto non fosse già abbastanza adrenalinico e galvanizzante, FuturLab ha pensato bene di completare la sua offerta aggiungendo a Velocity 2X delle splendide sezioni platform a scorrimento orizzontale. Ottenute miscelando sapientemente un acido omaggio alle architetture di Metroid (senza contare che la protagonista Kai Tana è palesemente una parente lontana di Samus Aran pettinata come Natalie Dormer in The Hunger Games: Mockingjay ♥) e la definizione di genio secondo il Perozzi, le fasi platform di Velocity 2X sono lunghi corridoi disseminati di insidie assortite da imboccare a gran velocità, in cui recuperare cristalli e sparare a più non posso in nome del sacro punteggio, assegnato alla fine di ogni livello e decisivo nel sancire se siate uomini/donne (dalla capigliatura eccentrica) tutti d’un pezzo o soltanto dei videogiocatori della domenica.

Nonostante queste premesse lascino immaginare una certa inclinazione verso la velocità smodata, il delirio assicurato e i calendari in fiamme, uno dei meriti di Velocity 2X è quello di avere una curva di apprendimento ideale, che introduce nuovi elementi di gameplay con un tempismo rassicurante: mai troppo presto da spiazzare e mai troppo tardi per annoiare. “Hai padroneggiato il teletrasporto? Tieni, le bombe”. “Hai imparato a sparare col braccio-tipo-Samus? Tieni il fucile a pompa”. “Pensi di aver cominciato a capire come disegnamo gli ambienti di gioco? Tieni il coso-che-ti-fa-tornare-all’inizio-di-un-bivio™”. Velocity 2X è tutto così, un continuo dare consapevolezze e tirare amorevoli coppini, in un crescendo appagante tanto in volo quanto a piedi.

Senza contare che, con la progressione del gioco, entrambe le fasi di gameplay si arricchiscono di ostacoli da superare con le giusttapunto perozziane fantasia, intuizione, decisione e velocità d'esecuzione, quindi non ci si trova davvero mai ad annoiarsi o a ripetere una sezione già vista. I cinquanta livelli base (a cui vanno aggiunti gli immancabili DLC) sono dunque ben congegnati nel miscelare sapientemente le due fasi e, soprattutto, nel riuscire a offrire un gameplay sempre galvanizzante anche in brevi periodi di tempo (un livello, mediamente, non dura più di 5 minuti), il che rende Velocity 2X assolutamente perfetto tanto per partite rapidissime su PS Vita, quanto per serate più comode davanti a PS4 e un bel 50 pollici. Tanto più che, grazie al vostro abbonamento PlayStation Plus, vi siete pure accaparrati le gioie del cross-save, potendo quindi cominciare la partita su una console e proseguirla sull’altra con un semplice giro nei ganzissimi menu del gioco (in cui troverete pure una calcolatrice, perché non si sa mai).

Dovendo trovare due nei, direi che le fasi platform sono fin troppo brevi (ma che ci volete fare, starei ore a guardare la fluidissima animazione di Kai che spara a 360° col suo bracciocannone) e che i comandi, pur azzeccati, presentano delle piccole differenze nel passaggio da Kai al Qwarp Jet. Niente che non si metabolizzi nel giro di un livello, ma comunque stonano un pochino con la sensazione di adrenalinica immediatezza che il gioco trasuda da tutti i pori. Però si tratta appunto di due nei di poco conto che, alla fine, non intaccano la solidità di un gioco divertente, variegato il giusto e dalla difficoltà esigente ma mai frustrante che, anzi, lascia tanto bel margine per farti credere di essere in grado di fare figate come questa qui sotto. Poi, certo, la realtà sta da un’altra parte e quando ci provi ti scopri flessibile come Stephen Hawking, però trovalo un altro gioco impegnativo che ti lascia il margine e lo stimolo per fare cose così, nel 2014. Niente male.

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E poi, come dicevo qui, "tutto il gioco è accompagnato da una colonna sonora da urlo, un’estetica al neon burrosa e da illustrazioni di intermezzo splendide, realizzate da Chris Goff, Jack Hamilton e Callum Roberts. Un trio dall’indiscutibile talento, che grazie a un look spigoloso e a una colorazione simil-vettoriale ha dato un’ottima video-definizione di 'eye candy'". Insomma, Velocity 2X è un gioco davvero molto bello, che tutti gli utenti PlayStation avrebbero dovuto portarsi a casa immediatamente già all’inizio di settembre, senza aspettare pareri illuminati e consigli per gli acquisti, specialmente se in ritardo. Ora che la Instant Game Collection di ottobre incombe, se non vi siete ancora portati a casa l’ultima fatica di FuturLab Games è il momento di agire, in maniera ovviamente fulminea. Se poi vi dimenticate, beh, a quel punto cacciate i 15,99 € necessari e godetevi comunque un inesauribile shot di adrenalina e colori estasianti. Ma non dite che non vi avevo avvertito.

Ho giocato a Velocity 2X grazie all’abbonamento PlayStation Plus che Sony ha pensato bene di rinnovarmi in automatico, senza farmi capire niente fino al momento post-prelievo dei soldi. Delicatissimi. Ci ho giocato un paio d’ore su PS Vita e altrettanto su PlayStation 4 (il gioco è cross-buy e, come dicevo, cross-save), ed è abbastanza inutile dire che con uno schermone davanti agli occhi e un pad vero tra le mani è tutt’altra roba, anche se pure su PS Vita non ci si può davvero lamentare.

Voto: 8,5