Un'avventura indie dalla Malesia mancava ancora nei miei orizzonti ludici, ma per tutto c'è una prima volta e il fatto che Hoodwink sia distribuito da Origin mi ha fatto sperare in un progetto quantomeno serio e realizzato con attenzione. Disponibile qui al prezzo non proprio popolare di 12,99 euro (vedremo dopo perché), Hoodwink dovrebbe essere, nelle speranze degli sviluppatori di E-One Studio, una serie a puntate in stile Telltale Games. In effetti il finale lascia parecchi snodi narrativi in sospeso, ma su Origin non si fa cenno alla serialità del progetto e qualcosa mi dice che sarà solo l'eventuale successo del gioco a decretare l'uscita di successivi episodi.
Hoodwink è un'avventura un po' bizzarra e non solo per la grafica in cel-shading o per gli strani personaggi che la popolano. L'ambientazione è quella (ormai straclassica) di un futuro distopico con tanto di città triste e cupa (Global-01), accenni steampunk, robottini scemi e l'inevitabile corporation bastarda a rovinare l'esistenza di tutti (UniCorp). In questo mondo sporcato da note jazzistiche, il protagonista Michael vorrebbe soltanto sposare l'amata Francesca e vivere felice e contento, ma un investigatore privato con le fattezze di una tigre, la sfiga e la corporazione si mettono di mezzo e lo costringono a risolvere un ingarbugliato casino legato ai destini stessi dell'umanità. Michael è il classico eroe per caso in una situazione più grande di lui e, come spesso succede in questi casi, il tono del gioco è volutamente ironico, sopra le righe e a tratti anche demenziale. Purtroppo, escludendo qualche bel dialogo e qualche personaggio azzeccato, Hoodwink offre uno svolgimento narrativo un po' troppo piatto e risaputo, con il solo Michael capace di sprigionare un minimo di carisma e con colpi di scena quasi inesistenti. Poco male, visto che in un'avventura sono soprattutto i puzzle e gli enigmi a contare, ma nemmeno in questo caso E-One Studio riesce a proporre qualcosa di veramente valido. Tanto per cominciare ho finito il tutto in circa 100 minuti e difficilmente anche i meno esperti supereranno le due ore e mezza di gioco. Questo perché gli enigmi sono semplicissimi, l'inventario conta pochissimi oggetti e il gioco fa di tutto per suggerire le giuste combinazioni. Non che le soluzioni siano automatiche, ma poco ci manca e, tra le pochissime location a disposizione e alcuni puzzle noiosi da risolvere e ben poco divertenti, l'avventura riesce a emozionare solo in pochi frangenti.
http://youtu.be/0HrbW2hy54s
A ciò bisogna poi aggiungere una realizzazione piuttosto immatura e scelte strutturali molto discutibili. Per queste ultime mi riferisco all'assenza di salvataggi liberi (davvero inspiegabile per un'avventura grafica), sostituiti dai classici save point automatici, presenti però solo alla fine di ogni capitolo (ovvero molto raramente). Inoltre il sistema di puntamento dà parecchi problemi e in alcuni casi, solo spostandoci in una zona della stanza dove l'inquadratura cambia, siamo riusciti a interagire con un oggetto visibile già prima ma non segnalato dal puntatore. Quello del puntamento "buggato" diventa un difetto spiacevole soprattutto nei puzzle, come ad esempio lo spostamento della manopola all'inizio del gioco che obbliga a continue ripetizioni dei movimenti perché il mouse non sembra funzionare. Anche il sonoro, nonostante i bei temi jazzistici di sottofondo, non è immune da bug, come dimostrano l'assenza di alcuni effetti e la scomparsa improvvisa delle musiche senza un apparente motivo.
Non si tratta per fortuna di magagne che impediscono un normale svolgimento del gioco, ma anche i sottotitoli in italiano hanno qualche problema (però è già un mezzo miracolo che ci siano) e in generale Hoodwink sembra il classico gioco pubblicato in fretta e furia e non ancora limato a dovere. Se non altro il comparto grafico convince maggiormente e il character design è fantasioso e originale, ma, contando anche il prezzo tutt'altro che aggressivo (in pratica 6,5 euro all'ora), la lunghezza dei caricamenti e le performance un po' indecise anche con PC di medio livello, non si può dire che l'esordio di questo volenteroso team malese sia riuscito alla perfezione. La speranza, comunque, è che le copie vendute su Origin (e tra un po' anche su Steam) siano tali da assicurare un secondo episodio, magari con un beta testing più accurato alle spalle e con un sistema di salvataggio finalmente libero.
Ho recensito Hoodwink grazie a una copia fornitami direttamente da E-One Studio, terminando l'avventura in poco più di un'ora e mezza. Il gioco è disponibile in versione download da Origin al prezzo di 12,99 euro e contiene anche i sottotitoli in italiano.