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Floor Kids: Run-D.M.C. vs Jason Nevins scansate

Floor Kids: Run-D.M.C. vs Jason Nevins scansate

I giochi di ballo sono un genere tipicamente da sala giochi e definito da titoli come Dance Dance Revolution e tutti gli altri videogiochi con pedana, che negli anni ‘00 sono stati protagonisti di un grande successo, più o meno parallelo a quello dei vari Guitar Hero. Con il passaggio del decennio, la bolla dei titoli musicali con periferiche è scoppiata, sommersa da milioni di chitarrine e tamburi di plastica, relegando nuovamente i giochi di ballo al mondo degli arcade. Accanto a questo segmento principale, esiste poi anche un secondo tipo di giochi di ballo, in cui l’esponente più di spicco è probabilmente Space Channel 5; si tratta fondamentalmente di rhythm game, in cui l’eroe balla più o meno bene in base a quanto il giocatore va a ritmo con la musica. E infine, esiste anche un terzo filone di giochi di ballo, semisconosciuto e rappresentato unicamente dall’antico Bust a Groove per la prima PlayStation. Bust a Groove era un titolo molto particolare, perché mischiava il concetto dei giochi di ballo con quello dei picchiaduro: lo scopo del gioco era battere un avversario in una gara di ballo, in cui si potevano eseguire mosse gradualmente più complicate premendo a tempo non singoli tasti, ma combinazioni in stile Street Fighter, con una notevole discrezionalità per il giocatore, che poteva scegliere che tipo di combo fare. Ebbene, dopo quasi vent'anni, questo sotto-sottogenere torna finalmente attuale con Floor Kids!

In Floor Kids lo scopo del gioco è infatti combinare mosse di ballo su di una base di musica hip hop, al fine di ottenere un voto da una a cinque stelle, con cui poi sbloccare i livelli successivi. Il gioco offre anche una modalità multigiocatore, in cui i due sfidanti ballano a turno. Proprio come nel caso del vecchio Bust a Groove, la struttura non è insomma molto diversa da quella di un picchiaduro a incontri, con la differenza che in questo caso non si combatte ma si balla! E anche in termini di gameplay, la differenza principale con i picchiaduro è che in questo caso bisogna non solo combinare tasti e direzioni, ma anche farlo a tempo. Un compito che potrebbe sembrare arduo ma risulta in realtà semplificato dal fatto che le mosse eseguibili sono di meno e si dividono in quattro categorie: mosse in piedi, mosse a terra, freeze e rotazioni. Le mosse in piedi e a terra funzionano in modo molto simile, ognuno dei quattro tasti a destra è associato a una routine di ballo ciclica, per cui basta premere lo stesso tasto a ritmo perché il personaggio balli ripetendo la stessa mossa. Cambiando tasto, si cambia mossa, e inclinando la leva analogica in basso si eseguono altre quattro mosse di ballo a terra. I freeze sono delle pose plastiche, in cui il b-boy rimane immobile per qualche secondo, sospeso su di una mano o in una posizione acrobatica; per eseguire questo tipo di mossa, bisogna inclinare la leva in una direzione e premere sulla destra il pulsante corrispondente alla medesima direzione, mantenendo la pressione per tutto il tempo per cui si vuole tenere la posa. Infine, le rotazioni si realizzano ruotando in senso orario o antiorario la leva sinistra, eventualmente premendo L o R per una variante. Durante un'esibizione, il giocatore deve combinare tutte queste mosse in modo completamente libero, variando il più possibile, andando a ritmo e creando combo inedite. In Floor Kids, tutti i personaggi condividono queste sedici mosse base (quattro routine alte e basse, quattro freeze e quattro rotazioni), ma le eseguono in modo visivamente diverso e ognuno di essi ha combo differenti, ovvero può eseguire in modo unico alcune transizioni da una mossa all’altra, ottenendo così più punti.

Accanto alle fasi di ballo libero, ogni esibizione si compone anche di un’altra fase, ripetuta a metà e alla fine di ogni traccia. In questi intermezzi il ballerino si ferma e sullo schermo compare una barra di quelle tipiche da rhythm game, con degli indicatori colorati che rappresentano i punti in cui bisogna premere a tempo un pulsante; seguita da una seconda barra da riempire premendo rapidissimamente qualsiasi tasto. Devo dire che entrambi questi intermezzi spezzano l’azione di gioco e onestamente non ho idea del perché siano stati inseriti, dato che hanno davvero poco a che fare con il resto, soprattutto la barra da riempire premendo a caso. Addirittura, in queste fasi il b-boy rimane completamente immobile sullo sfondo; se almeno avesse eseguito delle routine speciali, in concomitanza con la pressione dei pulsanti, ci poteva essere un collegamento con il concetto di ballo, ma così è proprio un momento di gioco scollegato... boh.

Sul piano dei contenuti, Floor Kids è più o meno tutto qua: il fulcro del gioco sono la modalità storia e il multiplayer, che funziona come una partita single player con i due ballerini che si alternano, con quello in pausa che, mantenendo la pressione dei pulsanti a tempo, può lanciare un “attacco” a quello che balla, che a sua volta può “parare” con la pressione di L ed R. Inoltre, segnalo che i b-boy vanno sbloccati uno a uno, ottenendo delle carte che li rappresentano, e che ogni singolo ballerino ha anche un “mazzo” di posizioni che può sbloccare man mano che le esegue la prima volta. Il mazzo in sé non ha una sua utilità intrinseca, è solo un archivio di mosse, con il valore aggiunto di specificare le combo uniche.

Dal punto di vista grafico, tutto Floor Kids si basa sullo stile visivo dell’artista JonJon (che onestamente non conoscevo), mentre le musiche sono di Kid Koala. Non ho la più pallida idea di quanto questi due siano famosi, ma senz’altro il gioco ha un’ottima caratterizzazione e le tracce musicali, per quanto tutte un po’ simili, rendono molto. Il design del gioco si ispira al mondo underground, che sposa perfettamente i tratti accennati di JonJon, con il risultato che Floor Kids ha davvero stile da vendere e colpisce molto per le sue visuali.

Il problema principale che ho notato in questo gioco è che in generale è piuttosto “leggero”, ovvero realizza subito il suo potenziale e anche dopo averci giocato un po’ non mi ha dato l’idea di essere particolarmente profondo o avere più livelli di gameplay. Fondamentalmente, in tutti gli stage si balla in modo simile e non c’è nulla che spinga a cambiare una certa sequenza di mosse che funziona. L’unica reale variabile di ogni livello è il momento del rhythm game, che sospetto sia stato inserito proprio per questa ragione, ma rimane una variabile molto artificiale, che c’entra poco o nulla con tutto il resto del gioco.

L’altro grosso limite è che tutti i personaggi si giocano in fondo allo stesso modo: certo, dal punto di vista visivo i movimenti sono diversi, ma è una differenza più vicina a una “skin” dello stesso personaggio, che non a una reale differenziazione di stile di gioco. L’unica caratteristica distintiva di ogni b-boy sono le quattro combo uniche, ma anche qui non stiamo parlando di vere e proprie “mosse speciali”, piuttosto di un bonus di punti assegnato alle mosse A+B+C in un caso, e B+D+E in un altro, dove A, B, C, D ed E sono movimenti che possono eseguire tutti. Una differenza abbastanza da poco nell’economia complessiva del gioco, con il risultato che si finisce per utilizzare il personaggio con le animazioni che piacciono di più. E, per carità, va anche bene, ma è un po’ riduttivo.

Nel complesso, Floor Kids è un titolo onesto, molto diretto e chiaro in quello che offre, ma che avrebbe potuto essere molto di più con davvero poco sforzo extra. Semplicemente adottando la formula delle sfide di ballo di Bust a Groove, che per altro si presta molto bene al mondo underground descritto dal gioco, Floor Kids avrebbe potuto essere un ottimo ibrido rhythm game / beat’em’up. Così com’è, invece, è un gioco carino, da mostrare agli amici e a cui giocare con leggerezza tra un titolo impegnativo e l’altro. In tal senso il multiplayer, per quanto giocoforza limitato, visti i personaggi simili, costituisce un’ottima aggiunta. La fortuna principale di Floor Kids è che non ci sono concorrenti in questo sottogenere, pertanto, se vi piace l’idea di scombare facendo break dance, questo c’è. E poi in fondo il gioco ha stile, su questo non c’è dubbio.

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Ho giocato a Floor Kids grazie a un codice fornito dallo sviluppatore, scaricandolo dallo store US. Non credo ci sia nessun tipo di differenza con l’edizione EU, ma lo segnalo, che non si sa mai. Ho giocato a quasi tutto lo story mode (manca l’ultimo livello, che ha una barriera di ingresso impegnativa) e un po’ di multiplayer. Ho sbloccato tutte le carte per i personaggi che ho ottenuto e smanacciato un po’ con il resto (ovvero con le opzioni).

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