Gli Avengers che non vi aspettavate
Dopo l’annuncio caduto un po’ nel vuoto due anni e mezzo fa, non si è più sentito parlare di Marvel’s Avengers per lungo tempo, se non attraverso leak, voci di corridoio, mezze conferme. O, perlomeno, non se ne è più sentito parlare fino a quando Square Enix si è decisa a tirarlo fuori per concludere la sua conferenza dell’E3 2019. E le reazioni non sono state proprio cariche d’entusiasmo, di fronte a un gioco che, pur più convincente nella presentazione a porte chiuse rispetto all’apparizione in conferenza, lascia comunque addosso qualche perplessità e sembra confermare le difficoltà di lavorazione delle quali si mormorava. Durante la fiera, comunque, ho avuto modo di assistere alla presentazione in questione, osservare quindi un po’ di gameplay vero e proprio, intervistare Rose Hunt (lead producer) e Philippe Therien (lead designer). In questo articolo su IGN Italia potete leggere le mie impressioni con integrati ampi brani dell’intervista, nell’Outcast Reportage dedicato alle interviste dell’E3 2019 potete ascoltare la conversazione in inglese e di seguito potete leggerne la trascrizione integrale in italiano.
Che altro… Vendicatori uniti?
State utilizzando una licenza molto forte e ne state dando la vostra interpretazione ma tantissima gente conosce quei personaggi tramite i film e guardando i trailer, si capisce che non è il gioco del film ma… la formazione degli Avengers è quasi la stessa, la faccenda dei cinque anni dopo ricorda Avengers: Endgame…
Philippe Therien: È una buona domanda e diciamo che ci sono due aspetti. Fin da subito abbiamo deciso che volevamo raccontare una storia originale. Abbiamo collaborato con Marvel per parecchi anni su questo gioco…
Quanti anni?
Philippe Therien: Non vogliamo dirlo con esattezza, ma è da parecchio. La chiave è che, certo, c’è un senso di familiarità, è nel DNA Marvel, ma è una storia inedita. Per noi non è mai stato difficile prendere questa decisione: vogliamo raccontare una storia inedita, con personaggi inediti. E abbiamo assemblato un grande cast di doppiatori, con Nolan North, Troy Baker, Travis Willingham, Laura Bailey.
Rose Hunt: Per noi era importante partire da un gruppo base di Avengers, ma negli anni a venire espanderemo tantissimo la formazione, con molti personaggi aggiuntivi, che andranno ben al di là.
Ma i personaggi aggiuntivi saranno per il multiplayer?
Philippe Therien: Saranno per il gioco. Se c’è un contenuto che vuoi usare, per esempio i nuovi supereroi, puoi farlo, puoi rigiocare a parte del gioco con i personaggi nuovi.
Dalla demo di gameplay, sembra che sia tutto molto guidato, il gioco ti dice che personaggio usare. E ha senso, puoi cucire le missioni addosso agli eroi. Ma tu stai dicendo che potrai invece usare personaggi diversi in quelle sezioni?
Philippe Therien: Dipende. Il prologo, nello specifico, deve raccontare una storia con quei personaggi, quindi sei costretto a usarli. E ci saranno altri livelli impostati in quella maniera. Ma ci saranno diverse missioni in cui potrai usare qualunque Avenger tu voglia e, quindi, quando ne saranno disponibili altri, potrai utilizzarli.
Quindi non è sempre il gioco a dirti chi usare.
Philippe Therien: No. E oggi hai visto solo una piccolissima parte del gioco, abbiamo parecchio altro da mostrare.
Però è interessante, perché sono personaggi molto diversi fra loro. Come progetti una missione in modo che abbia senso affrontarla tanto con la Vedova Nera quanto con Hulk?
Philippe Therien: È un mix di ambienti e nemici che creano situazioni in cui in momenti diversi, eroi diversi possono essere avvantaggiati. Ma la scelta rimane tua: puoi decidere che un Avenger è più adatto a una missione specifica. È la tua scelta. Oppure puoi gestire la missione in modo da sfruttare le abilità specifiche di un personaggio, anche se magari la missione non fa per lui. È un gioco versatile, in questo senso.
Rose Hunt: Abbiamo una campagna di base, con alcuni livelli in cui vuoi giocare con un personaggio specifico, per scoprire aspetti della storia che lo riguardano, legati a quel momento della storia, e poi la situazione si amplia e puoi decidere, usare chi vuoi. Va e viene. Oppure puoi dedicarti al multiplayer, e lì usi i personaggi che preferisci.
Nel trailer e nella demo mostrate che ci sono altri personaggi come Hank Pym e Taskmaster… quindi possiamo aspettarci una mitologia ben più ampia rispetto a quella dei film?
Philippe Therien: Sì. Il gioco è impostato in maniera da poter crescere tantissimo nel corso degli anni.
Rose Hunt: Abbiamo ottant’anni di materiale Marvel a cui attingere, ci sono stati tantissimi Avenger diversi.
E li ricreate tutti attraverso la vostra lettura. Come affrontate questo aspetto? Come create la vostra versione di quei personaggi?
Philippe Therien: È un mix di diverse cose. Noi vogliamo raccontare la nostra storia ma lavoriamo con Marvel per assicurarci di conservare il DNA originale. Hai visto, in conferenza, quanto Bill (Rosemann, vicepresidente di Marvel Games) è appassionato di quel materiale. È molto divertente. Noi facciamo proposte, lui ci dice la sua, ci manda riferimenti, materiale magari di cinquant'anni fa. Il motivo per cui molte cose risultano familiari è che iniettiamo un sacco di riferimenti e piccoli dettagli, che magari non cogli nemmeno a un livello consapevole ma, se sei un fan dei fumetti Marvel, ti colpiscono. Per questo vorrei incoraggiare i fan ad analizzare i trailer, perché sono pieni di omaggi.
Quanta libertà avete? Mi viene in mente il Batman di Telltale: hanno cambiato parecchie cose, rispetto ai fumetti, ed è sorprendente, ma allo stesso tempo anche un po' MACCOSA.
Philippe Therien: [ride] Per noi è importante che gli eroi risultino familiari. Devi essere in grado di riconoscere Thor in quanto tale. Quel che gli succede, però, viene dettato dalla nostra storia. Non vogliamo che il feeling sia talmente diverso da risultare alienante, ed è anche per questo che collaboriamo con Marvel.
La personalizzazione degli eroi sarà solo per il multiplayer o anche per il gioco in singolo?
Rose Hunt: Avremo una selezione di costumi, abilità, equipaggiamento. Il mio Hulk sarà diverso dal tuo.
E mi pare di capire che si assegnino abilità ai tasti…
Rose Hunt: Al momento non ne parliamo.
Philippe Therien: Diciamo, però, che se guardi il video puoi farti un’idea. Arriveranno più dettagli in futuro.
Devo dire che questo aspetto, il riprodurre le abilità dei personaggi, mi sembra molto riuscito.
Rose Hunt: Per noi era fondamentale. Quando controlli quegli eroi devi sentirti un supereroe. È così che si comporta la Vedova Nera, è così che si comporta Hulk.
Philippe Therien: E ripeto: hai visto solo una minima parte del gioco, una minima parte delle abilità.
Immagino ve l’abbiano chiesto in molti ma… dov’è Occhio di falco?
Philippe Therien: [ride] Eri alla conferenza?
Rose Hunt: Eri tu?
Philippe Therien: Chiaramente, tutti hanno il loro eroe preferito e sperano di vederlo. Incoraggiamo tutti a farcelo sapere, magari non urlando alla conferenza, e ascolteremo i giocatori. Sarà dura accontentare tutti ma faremo il possibile.
Rose Hunt: Qual è il tuo preferito?
È una domanda difficile…
Rose Hunt: Lo è anche per noi.
Devo ammettere che da ragazzino non ero un grande fan degli Avengers, li apprezzo più adesso, magari grazie ai film. Da ragazzo ero più fissato con gli X-Men… ma Iron Man mi è sempre piaciuto, sì.
Rose Hunt: OK, quindi ce l’hai.
Ultima domanda, la faccio a tutti: qual è l’ultimo gran gioco a cui avete giocato e perché lo ritenete un gran gioco?
Philippe Therien: L’ultimo gioco con cui mi sono divertito parecchio è The Division 2. È veramente un gran bel mondo, molto divertente da esplorare, soprattutto in cooperativa.
Rose Hunt: Devo confessare che l’ultimo gioco che ho amato è Spider-Man. Ho adorato penzolare per la città e picchiare i criminali!
Beh, è un amico!
Rose Hunt: Già.