Novembre 2011: La grande abbuffata | Old!
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".
Il primo di novembre del 2011 si manifesta su PC To the Moon, intrigante avventura di stampo narrativo che per certi versi fa esplodere il “filone” dei giochi commerciali sviluppati tramite RPG Maker e che lancia l’attività di Freebird Games. Molto apprezzato per la forza narrativa e le tematiche trattate, viene anche criticato da alcuni per il gameplay semplicistico ma complessivamente raccoglie molti consensi e finisce per diventare un mezzo fenomeno, successivamente convertito su console e in grado di generare seguiti assortiti.
Restando in zona indie, il giorno dopo tocca a Escape Goat, bizzarro puzzle/platform game in cui si controlla una capra impegnata a cercare di fuggire da una prigione. Il gioco diventa in fretta un piccolo cult e qualche anno dopo si meriterà un seguito pubblicato addirittura da Double Fine Productions.
Alziamo il tiro con Uncharted 3: L'inganno di Drake, che il 2 novembre 2011 va a chiudere la trilogia "principe" di PlayStation 3. Pur non esente da qualche critica e generalmente considerato inferiore al secondo episodio, Uncharted 3 viene comunque accolto con entusiasmo, conferma il successo di pubblico e critica della serie e pone le basi per il salto generazionale intrapreso dalla serie qualche anno dopo. L'abbiamo ricordato di recente con un Racconto dall'ospizio.
Il giorno dopo scatta l’operazione nostalgia con Sonic Generations, che celebra i vent’anni del suo protagonista infilandolo in un delirio spaziotemporale che lo vede allearsi con le sue incarnazioni precedenti, mescolando fasi tridimensionali a quelle classiche bidimensionali. Ne viene fuori un gioco imperfetto ma complessivamente riuscito e da molti considerato il miglior Sonic 3D.
L’11 novembre esce un giochino dall’importanza discreta. The Elder Scrolls V: Skyrim porta avanti la serie regina di Bethesda cinque anni dopo l’ultima uscita e va probabilmente a incastonarsi nella storia come il suo episodio più popolare. O, perlomeno, questo sembrerebbe suggerire il fatto che continueranno a uscirne riedizioni per un decennio. Lo abbiamo ricordato con un Racconto dall’ospizio.
Lo stesso giorno si manifesta un altro nuovo episodio di saga storica, anche se con esiti non proprio paragonabili. Shinobi torna infatti in azione su Nintendo 3DS, per mano dello studio californiano Griptonite Games. Si tratta di un ritorno all’impostazione classica bidimensionale dopo i due esperimenti 3D dell’epoca PlayStation 2 e viene purtroppo accolto in maniera modesta, decretando una nuova ibernazione per un marchio che sembra ormai essersi abituato a riemergere ogni dieci anni. Wink wink.
Passano due giorni e spunta Assassin's Creed: Revelations, quarta uscita nella serie targata Ubisoft e capitolo conclusivo della "trilogia di Ezio". L'assassino italiano si reca a Costantinopoli e si ritrova a esplorare il lascito di Altair, protagonista del primo episodio, che qui torna anche a fare una comparsata. Il gioco viene accolto positivamente ma non proprio all'insegna dell'entusiasmo: si percepisce il bisogno di un rinnovamento, cosa che per altro genererà qualche problema con il non riuscitissimo Assassin's Creed III.
Il 15 novembre 2001 Telltale Games lancia Jurassic Park, con cui porta avanti la svolta a base di licenze "importanti" avviata con Back to the Future ma soprattutto introduce una nuova formula di gioco, abbandonando quasi completamente le dinamiche da avventura punta e clicca tradizionale in favore di un modello accostabile a quello di Heavy Rain. I risultati non sono entusiasmanti ma il modello è solido e pagherà qualche tempo dopo con The Walking Dead.
A proposito di reinvenzioni, tre giorni dopo Electronic Arts lancia Need for Speed: The Run, che prova a reimpastare il marchio di racing game incentrandolo su una corsa a tappe da un lato all'altro degli Stati Uniti e infarcendo l'esperienza di situazioni altamente spettacolari e cinematografiche. Rimarrà un esperimento isolato.
Nello stesso giorno escono altri giochi decisamente più significativi, a cominciare dalla doppietta Nintendo. Abbiamo infatti Super Mario 3D Land, con cui il Mario tridimensionale sbarca sulla nuova console portatile Nintendo portandosi dietro un design croccante a compartimenti stagni e qualche gustosa sperimentazione stereoscopica. Il gioco troverà due anni dopo un bel seguito su Wii U.
E poi c'è The Legend of Zelda: Skyward Sword, primo (e ultimo) Zelda pubblicato in esclusiva su Wii e che fa quindi un grande uso del motion control. Il mix di novità ed elementi classici funziona come al solito e il gioco viene accolto in un tripudio d'entusiasmo.
Ma sempre il 18 novembre 2011 abbiamo anche l'uscita della versione 1.0 di Minecraft, che comunque a quel punto è già un fenomeno colossale da oltre sedici milioni di utenti e ha già fatto piazza pulita ai Game Developers Choice Awards di qualche mese prima. Il fenomeno, comunque, non accennerà a fermarsi e, nel corso dei dieci anni successivi, sfonderà il tetto fantascientifico dei trecento milioni di giocatori. E qui ci sta bene il solito Racconto dall’ospizio dedicato dal Bortolotti all’alpha di Minecraft.
Il mese si conclude con una doppia scarica d'amore per il platform game tradizionale. Abbiamo infatti Kirby's Adventure Wii (anche noto come Kirby's Return to Dream Land), che abbandona la svolta "lanosa" di Kirby e la stoffa dell'eroe per tornare a un'impostazione più classica. Per molti versi, si tratta sostanzialmente di un riarrangiamento delle idee che avrebbero dovuto fare da base al mai pubblicato Kirby Adventure per GameCube. Per altro, i concetti di quel gioco non sfruttati in Kirby's Adventure Wii verranno riproposti anni dopo in Kirby Star Allies per Switch.
E infine abbiamo Rayman Origins, con cui la bizzarra creatura di Michel Ancel abbandona l'impostazione tridimensionale di secondo e terzo episodio per tornare alle sue origini 2D, abbracciando un'impostazione grafica cartoonesca da lasciare a bocca aperta. Lo abbiamo ricordato con addirittura due affettuosi Racconti dall'ospizio. Uno sta qui e uno sta qua.