A Valley Without Wind 2 (d'ora in poi Valley 2) è il seguito di un platform game sandbox uscito l'anno scorso, che ha lasciato gran parte della critica piuttosto freddina. Il problema principale del primo capitolo risiedeva nell'esagerata libertà lasciata al giocatore, non controbilanciata da obiettivi da raggiungere chiari e definiti. Forte del feedback della community, Arcen Games ha deciso di reimmaginare l'intero impianto di gioco, lasciando quasi invariata l'ossatura delle parti action, ma rendendo più interessante e compatta la parte "gestionale", ora deputata a un vero e proprio gioco di strategia a turni light. Come ulteriore bonus, Arcen ha deciso di regalare questo seguito a tutti gli acquirenti del primo capitolo e viceversa: acquistando Valley 2, infatti, viene automaticamente sbloccato anche il predecessore.
Lo scopo del gioco è quello di potenziare il proprio personaggio quanto basta per riuscire a sconfiggere l'oscura minaccia rappresentata dal possente Demoniaca e dai suoi mostruosi seguaci. Per farlo, sarà necessario reclutare compagni sulla mappa strategica e impiegarli in vari compiti. Ogni casella presente sulla mappa ha una funzione e può essere sfruttata in maniera diversa. Lasciare un compagno su una casella con un ospedale consentirà di far recuperare energia a tutti i membri del clan, mentre posizionarlo su un campo coltivato permetterà di recuperare buone quantità di cibo. A intervalli regolari, sbucheranno dall'antro nemico sempre più avversari, fino all'arrivo di Demoniaca stesso, che inizierà a radere al suolo e annientare tutto ciò che troverà sul suo cammino. Anche in Valley 2, insomma, Arcen Games sfrutta il concetto alla base del suo RTS fantascientifico AI War, ovvero una minaccia nemica che si fa sempre più pericolosa col passare del tempo. È proprio questa sezione strategica il pezzo forte di Valley 2, tanto da eclissare, a livello di interesse, le purtroppo frequenti e inevitabili sezioni platform.
Per passare al "turno" successivo della fase gestionale, infatti, bisognerà esplorare una casella della mappa con il proprio personaggio e distruggere il generatore di tempeste lì presente. Fin qui, AVWW2 sembra l'erede spirituale di Actraiser (famoso ibrido gestional-piattaformico per Super Nintendo) e l'idea di affrontare sezioni platform in stile Metroidvania con il richiamo aggiunto della generazione casuale dei livelli è, sulla carta, davvero stimolante. Come vedremo, però, AVWW2 non riesce a essere all'altezza delle sue brillanti premesse.
Il vero, fondamentale, problema di Valley 2 risiede proprio nei capolavori a cui si ispira. Dopo aver guidato, fra l'altro quindici anni fa, un Alucard splendidamente animato nelle spettacolari ambientazioni di Castlevania: Symphony of the Night, il maldestro zoppicare dei personaggi di Valley 2 e la generale piattezza degli scenari (figlia, almeno in parte, della generazioni casuale dei livelli) fanno ben poco per incollare il giocatore allo schermo. Lo stesso dicasi per le numerosissime classi di personaggi a disposizione: a volte il troppo stroppia. Che senso ha avere venti e più classi diverse se, a conti fatti, molte sono davvero simili fra loro e altre decisamente scomode da utilizzare? Una minore scelta, ma accompagnata da una maggiore attenzione in fase di bilanciamento e resa grafica sarebbe stata decisamente apprezzata. A questo si aggiunge anche il "problema" dei controlli: il gioco è pensato per essere affrontato col pad, ma è necessario impostare manualmente i comandi per ottenere una buona configurazione. Anche dopo aver trovato le proprie impostazioni ideali, comunque, il controllo del personaggio non risulta mai pienamente soddisfacente: i salti troppo alti e rappresentati con soli due frame d'animazione, e l'assenza di inerzia e feedback "fisico" su attacchi e nemici non danno mai quella sensazione di rigorosa precisione tipica dei migliori esponenti del genere. Il nostro personaggio, inoltre, può trasportare un unico oggetto alla volta: comprendo la volontà di semplificare l'impianto del tentacolare Valley 1, ma forse in questo caso Arcen Games ha un po' esagerato. Inoltre, nella maggior parte dei casi, evitare gli scontri cercando di raggiungere il più rapidamente possibile la fine del livello risulta essere la strategia migliore da adottare: peccato che sia anche piuttosto noiosa. In rari momenti, anche la parte action funziona: i nemici presenti nel gioco, infatti, sono caratterizzati da pattern comportamentali piuttosto interessanti e capire come affrontarli al meglio contribuisce a rendere leggermente meno blande le scorribande nel mondo di Valley 2.
La grafica del gioco è piuttosto incostante: a fondali ispirati e gradevoli, si mescolano effetti grafici fuori luogo, come un parallasse dello sfondo decisamente troppo "veloce" e animazioni scadenti. Sul fronte audio , Valley 2 si comporta un po' meglio: musica dei titoli epica e orecchiabile e brani in-game di buon livello, anche se a tratti un po' fuori contesto.
Concludendo, è difficile capire "a chi" consigliare A Valley Without Wind 2: i fan degli strategici troveranno le parti action monotone e persino fin troppo impegnative, mentre gli appassionati del genere Metroidvania difficilmente digeriranno le blande animazioni e la non esaltante esplorazione di ambienti generati casualmente.
Ho giocato a Valley 2 una decina di ore utilizzando un codice Steam fornito dagli sviluppatori e apprezzando il gioco molto più in teoria che in pratica.