Outcazzari

Librodrome # 38 – The Art of Video Games - From Pac-Man to Mass Effect

Librodrome # 38 – The Art of Video Games - From Pac-Man to Mass Effect

Attenzione. Ogni due settimane, in questa rubrica si parla di cultura. Niente di strepitoso, o che ci farà mai vincere il Pulitzer, ma è meglio avvertire, perché sappiamo che siete persone impressionabili. E tratteremo anche dei libri. Sì, quelle cose che all’Ikea utilizzano per rendere più accattivanti le Billy. E anche le Expedit.

Grazie alle sue imponenti dimensioni (ventisei centimetri per lato, per 1500 grammi di peso!), forte di costine blindate e solidissime, nonché di una sovraccoperta che unisce l'opaco al dilettevole traslucido, The Art of Video Games – From Pac-Man to Mass Effect figura magnificamente sullo scaffale del buon collezionista videoludico. Soprattutto sul mio, sul tuo, sul vostro e certamente su quello di giopep.

Arte quadrata.

Arte quadrata.

Sebbene la sua struttura interna agevoli la fruizione rapsodica (da sfogliare e spiluccare quando se ne ha più voglia), rapendo il nostalgico con iconiche immagini a tutto campo e nozioni/curiosità sul tema videoludico, data la sua ingombrante mole, se ne sconsiglia la consultazione in bagno, sul tram e più in generale lontano da un divano di pelle. Anzi, si raccomanda vivamente di sfogliarlo munendosi di un ditale da lettura, di un monocolo da lettura, una pipa da lettura (va bene anche elettrica) e una calda vestaglia di flanella, da lettura. Il grosso tomo nacque come "companion book" per l'omonima mostra allestita dal 16 marzo al 30 settembre 2012 presso lo Smithsonian Art American Museum, curata da Chris Melissinos, fondatore di Past Pixel, collezionista di videogiochi e autore del suddetto. The Art of Video Games - From Pac-Man to Mass Effect vanta una prefazione di Elizabeth Broun, direttore del Smithsonian American Art Museum e una introduzione di Mike Mika, responsabile dello sviluppo per Other Ocean Interactive ed esponente di rilievo per la conservazione della storia dei videogiochi. Il libro, edito da Welcome Books in collaborazione con lo Smithsonian American Art Museum, è disponibile online e nelle librerie di tutto il mondo al prezzo di quaranta dollari (assolutamente ben spesi, viste le oltre 100 immagini videoludiche assemblate con gusto e raffinatezza da Patrick O'Rourke). Lo scopo, chiaramente, è quello di raffigurare l'evoluzione artistica del nostro medium nel corso di quarant'anni di balzelli e game over.

Hyrule cartacea.

Hyrule cartacea.

Non ci sarebbe molto altro da dire o recensire, qui, ma vale senz'altro la pena di citare interessantissimi contributi e/o interviste ai personaggi di spicco del settore, quali Nolan Bushnell, David Cage, Steve Cartwright, Jenova Chen, Don Daglow, Noah Falstein, Ed Fries, Ron Gilbert, Robin Hunicke, Henry Jenkins, Jennifer MacLean, RJ Mical, Mike Mika, David Perry, Jane Pinckard, Kellee Santiago, Tim Schafer, Jesse Schell, Warren Spector e Tommy Tallarico. Date uno sguardo – che vale più di ottanta parole – all'indice sfocato del volume:

Sorry: col monocolo d'ingrandimento, riuscirete senza dubbio a decifrarlo.

Sorry: col monocolo d'ingrandimento, riuscirete senza dubbio a decifrarlo.

The Art of Video Games - From Pac-Man to Mass Effect rappresenta un acquisto animosamente raccomandabile anche a chi sia a digiuno di inglese (la lingua del volume), perché basterebbero anche solo tutte le immagini per emozionarsi molto più di un bel po'. Lo trovate su Amazon, credo.

Cammelli.

Cammelli.

Ho acquistato la mia pregevole e pesantissima copia di The Art of Video Games - From Pac-Man to Mass Effect (35 €) nel corso della GDC Europe 2013 in quel di Colonia, sprezzante dei limiti di peso imposti da Ryan Air. Ce l'ha anche giopep. 

Gattonando allegramente per il regno dei funghi con Super Mario 3D World

Godus, il Populous per il nuovo millennio firmato Peter Molyneux