Outcazzari

Old! #113 – Maggio 2005

Old! #113 – Maggio 2005

Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".

Il 3 maggio 2005 si manifesta su Xbox il primo Forza Motorsport, gioco d'esordio di Turn 10 Studios che darà vita a una serie in ottima salute ancora dieci anni dopo, a due generazioni di console di distanza. E sull'argomento mi sembra giusto cedere la tastiera al nostro Fotone.

Il 3 maggio 2005 uscì Forza Motorsport Uno. Il primo Forza Motorsport, l'antagonista che tutti i fan(atici) di Gran Turismo tenevano in gran sospetto e guardavano di sbieco, a soli trenta fotogrammi al secondo. Forse dipendeva dalla copertina bruttona, forse dal titolo abbastanza bislacco o magari da atavici retaggi duri ad esser soppiantati? Del resto, quando eravamo tutti più scemi e innocenti, Gran Turismo era ancora il The Real Driving Simulator… e che voleva 'sto Forza, mo'?

La verità è che il gioco di Turn 10 pose le basi – e che basi – per il mastodonte che sarebbe diventato oggi (Forza Motorsport 5) e dopodomani (Forza Motorsport 6). Lo fece addirittura affinando sensibilmente il sistema di guida tramandato nei secoli dei secoli da Polyphony (la frenata e le relative sensazioni erano qui più autentiche, complessivamente migliori), e poi ancora aggiunse danni meccanici ed estetici sulle vetture, gioco online, un articolato editor di decalcomanie e persino la possibilità di associarsi, sfidarsi e fare caciara e compravendite su Xbox Live. Insomma, era più di Gran Turismo, prometteva grandi cose, ma a quel tempo io non volevo crederci. Non ancora.

Da quel giorno in poi, fu una continua rincorsa tecnica e tecnologica tra i due pseudo-simulatori su console, che per quel che mi riguarda è terminata l'altro ieri con un bel "Fatevi un clistere, fate quello che vi pare, siete comunque entrambi pesce: Assetto Corsa, arrivederci e grazie." Adesso basta parlare di Forza Motorsport, però: è uscito Farming Simulator 15 e ci sono le Lamborghini. Ripasso la parola a chi di dovere e vado a zappare la terra.

A proposito di generazioni di console successive: il 12 maggio 2005 Microsoft annuncia Xbox 360 tramite una presentazione speciale trasmessa su MTV e condotta da Elijah Wood, all'epoca ancora discretamente sulla cresta dell'onda grazie a Il signore degli anelli. Fra l'altro, nel corso dell'evento viene mostrato Alan Wake, che però uscirà solo nel 2010. Quello sì che è prendersela comoda, noi al confronto siamo dei dilettanti. Quattro giorni dopo risponde Sony con la sua presentazione di PlayStation 3 alla conferenza pre-E3 e a quel punto si aprono le danze per l'undicesima edizione dell'Electronic Entertainment Expo, che vanterà la bellezza di settantamila partecipanti. Ovviamente Nintendo non può starsene zitta: la sua risposta si chiama Revolution e ci vorrà quasi un anno perché venga svelato il suo nome definitivo, Wii. Per dare uno sguardo al rivoluzionario (?) controller, in compenso, dovremo aspettare solo fino al Tokyo Game Show autunnale.

Il 23 maggio 2005 arriva negli USA WarioWare: Twisted! per Game Boy Advance, terza uscita nella serie di giochi dedicati a quello squilibrato di Wario. Solitamente in questa rubrica cerco di stare dietro alle uscite europee, ma il gioco in questione dalle nostre parti non ci è mai arrivato, quindi dobbiamo accontentarci. La particolarità di Twisted sta nella presenza di un giroscopio e un motore per le vibrazioni all'interno della cartuccia, cosa che viene ovviamente sfruttata senza tregua dalla valanga di minigiochi che compongono l'esperienza. E come mai non arriverà mai dalle nostre parti? Vai a sapere! Stando a Wikipedia, il problema nasce dall'impossibilità di ricevere approvazioni di vario tipo legate all'hardware. Ma insomma, la sostanza non cambia. Meno male che il GBA non aveva blocchi territoriali!

Colonel Campbell’s Art Soup #115

Colonel Campbell’s Art Soup #115

L'effimera sottigliezza di Paperbound