Rayman Origins su PS Vita è mirabile, ma si sapeva già.
Visto il ritardo d'oltre un mese accumulato sulla tabella di marcia della stampa specializzata, dell'informazione videoludica globalizzata e dei fatti del cosmo intero, questa sintetica "recensione" di Rayman Origins in formato PS Vita punterà dritta al sodo, affermando solamente quanto segue...
La versione da passeggio di Rayman Origins è l'esatta copia in miniatura di quella per PlayStation 3, raggiungendo in questa sintesi una perfezione assoluta, per non dire paradossale. Infatti, se rimpicciolito e posto dietro al pregevole schermo di PS Vita, Rayman Origins ammalia l'occhio umano (uno qualsiasi) anche più di quanto riesca a fare la controparte extra-large su un pannello HD da salotto. Voglio dire: stringere tra le mani un codice così prodigioso ed esemplare, così minuscolo eppure meravigliosamente animato, che salta, gioca e sghignazza di gioia, restituisce la corroborante sensazione di un'avvenuta evoluzione tecnologica nel palmo della propria mano. Per di più, trascende i limiti obsolescenti della tipica killer application, consegnando alla storia dei videogiochi, se non il miglior platform bidimensionale di sempre (che è un Super-Mario-Qualcosa), sicuramente quello dall'aspetto più affascinante. È roba così vivida, splendida e raffinata, insomma, che un gioco così non s'era mai visto prima d'ora, né a scuola né al parco o giù in metropolitana, su nessuna console portatile. Senza contare il fatto, poi, che se non è arte questa…
Tra tutti gli annessi e i connessi che il famigerato rapporto 1:1 tra la versione tascabile e quella allargata di Rayman Origins consegna al gioco in formato PS Vita (tutto immutato: level design, character design, gameplay, difficoltà progressiva, comparto tecnico, sonoro e divertimento), però, non trova più spazio lo spassoso multiplayer in locale fino a quattro giocatori. Date le invidiabili capacità di connessione della PS Vita e vista la diffusione pro capite della console di Sony sul territorio italiano, congegnare una qualche sorta di modalità online in cooperativa - ma solo per fare un po' di casino ogni tanto con un amico che magari abita lontano - sarebbe stata certamente una trovata ragionevole e ben gradita. Poco importa, alla fin fine, se bisognerà affrontare sessanta livelli e relativi fantasmi in solitaria: immersi nello stage subacqueo, tinto d'una bellezza mozzafiato, vorrete certamente restare un po' da soli, a nuotare esattamente così…
Rayman Origins smetterà di essere il miglior platform bidimensionale per PS Vita solo nella fantasiosa eventualità in cui Nintendo realizzi un Super Mario 3D Land apposta per il portatile di Sony. La riprova di ciò sta nelle incantevoli immagini disseminate qui in giro, nel voto affibbiato in calce e finanche in un lodevole fatto: la versione portatile di Rayman Origins non è stata in alcun modo abbrutita dall'iper-utilizzo dei controlli tattili. Con buona pace del touch pad posteriore, infatti, il reparto sensori della console si limita solamente all'implementazione di due gesti che oggigiorno sono diventati praticamente naturali: il tipico "pizzicotto" a due dita che ingrandisce la visuale (e tutta l'arte che ne consegue) e il tocco singolo via polpastrello, per far esplodere i nemici ormai ridotti a inerti palloncini fluttuanti. Nulla di così scomodo, insomma, da rendere Rayman Origins per PS Vita la solita conversione portatile con il sistema di controllo puerile, fatto di gesti socialmente inadeguati e per lo più imbarazzanti.
Piuttosto che il vuoto contenitore marchiato Ridge Racer, allora, il neo-possessore di PS Vita dovrebbe acquistare senza ombra di dubbio Rayman Origins (si risparmia qualche euro comprandolo su PlayStation Store), assicurandosi così la possibilità di godere appieno del miglior platform 2D degli ultimi anni, tanto mirabile alla vista quanto appagante/coinvolgente/divertente sul piano prettamente ludico. Qualora l'abbia già spolpato tramite PlayStation 3, invece, potrebbe comunque rigiuocarselo ancora una volta, magari in speed run, su un dispositivo tecnologico in grado di esaltarne il suo evidente splendore bidimensionale. Il punto è che è persino migliore di WipEout 2048 e… si, anche di quel Golden Abysslì. Anzi, con tutta probabilità si tratta del miglior videogioco dell'intera lineup di PS Vita: hail to the eggplant!