Old! #227 – Ottobre 1977
Old! è esattamente quella stessa rubrica che da vent'anni vedete apparire su tonnellate di riviste o siti di videogiochi. Quella in cui si dice "cosa accadeva, nel mondo dei videogiochi, [inserire a piacere] anni fa?" Esatto, come su Retro Gamer. La facciamo anche noi, grazie a Wikipedia, pescando in giro un po' a caso, perché siamo vecchi nostalgici, perché è comoda per coprire il sabato e perché sì. Ogni settimana, anni Settanta, Ottanta, Novanta e Zero, o come si chiamano. A volte saremo brevissimi, a volte saremo lunghissimi, ogni singola volta si tratterà di una cosa fatta senza impegno, per divertirci assieme a chi legge, e anzi ci piacerebbe se le maestrine in ascolto venissero a dirci "oh, avete dimenticato [inserire a piacere]".
A ottobre del 1977, Commodore lancia il PET 2001, primo vero e proprio personal computer fatto e finito, tutto in uno, guarda che bello, messo in vendita dall’azienda di Jack Tramiel (e terzo in generale al mondo, dopo Apple II e TRS-80). Il PET si propone come pacchetto unico, che mette a disposizione in un bel blocco turgido tastiera, monitor monocromatico e registratore a cassette, con supporto per varie periferiche aggiuntive. Al suo interno si trova il linguaggio BASIC sviluppato da Microsoft: Commodore è infatti la prima azienda a utilizzarlo su licenza, per altro con un contratto “furbetto” (i pagamenti arriveranno solo dopo la messa in vendita del computer) che quasi manda in crisi la casa di Redmond, poi salvata, pensa te, da una Apple che decide di utilizzarlo pure lei.
Il Commodore PET non riuscirà a contrastare lo strapotere dell’Apple II ma riscuoterà un buon successo, dando vita a una linea di modelli piuttosto ampia, evolvendosi con proposte finalizzate al business e all’ambito educativo e facendo comunque da base per l’intera serie di prodotti a 8 bit targati Commodore, compreso ovviamente il (clamoroso successo mondiale del) Commodore 64. A causa delle sue limitate capacità grafiche, il PET non decollerà mai più di tanto come macchina da gioco, ma sarà comunque una palestra importante per svariati giovani talenti che faranno poi il botto su altre piattaforme.